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SPIEGAZIONE DEL CATECHISMO; PRIME NOZIONI DI DOTTRINA CRISTIANA; 12. Dio ha cura delle cose create?


Valerio

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Dio ha cura e provvidenza delle cose create, e le conserva e dirige tutte al proprio fine, con sapienza, bontà e giustizia infinita.

Il Salvatore ci raccomanda: Non angustiatevi per la vostra vita, di quello che mangerete, né per il vostro corpo, di quello che vestirete. La vita non vale forse più del cibo e il corpo più del vestito? Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, non mietono, non raccolgono in granai, e il Padre vostro celeste li nutre. E voi non valete di più? (Mt 6, 25-26; cfr. ivi, 26-34).

La cura che Dio ha per le sue creature è immensamente più grande di quella della mamma per i figli. Dio è sapienza infinita e conosce ciò che ha creato; è onnipotente e può averne cura; è infinitamente buono, ama le sue creature, e non può fare a meno di averne cura e di provvedere ad esse quanto occorre.

Come un fiume per scorrere deve essere alimentato dalla sorgente, così le creature, per continuare ad esistere e ad agire, devono essere conservate da Dio, sorgente del loro essere e del loro potere, altrimenti scomparirebbero istantaneamente nel nulla da cui furono tratte.

Dio ha creato ogni essere per un fine specifico e dirige ogni cosa al fine generale che è la sua gloria. Il Signore, infatti, ha fatto tutte le cose per se stesso (Pr 16, 4). Con le leggi fisiche dirige le cose prive di libertà; con la legge morale governa gli esseri liberi, come la via guida il viandante alla meta.
La provvidenza divina si manifesta specialmente nel dare alle cose le vie e i mezzi necessari per raggiungere il fine voluto per esse, e nel dirigerle con la sua potenza perché ognuna lo consegua e tutte insieme gli diano la gloria di cui ha diritto.

Gli attributi divini che più rifulgono nella divina provvidenza sono:

1) la sapienza. - Nel creato esiste un ordine meraviglioso, dall'attività degli esseri liberi al movimento degli astri, alla composizione dell'atomo invisibile. In tale ordine perfetto ogni cosa tende al suo fine particolare e tutti gli esseri uniti cantano la sapienza e la grandezza di Dio. Solo l'uomo che usa male della sua libertà può andare contro l'ordine della sapienza divina. Tutto è regolato da leggi e condotto per vie che sono l'impronta dell'infinita sapienza divina;

2) la bontà. - Nell'ordine della provvidenza rifulge sovrana la divina bontà, che crea, conserva, dirige per amore ogni cosa alla perfezione e tutto ha posto al servizio dell'uomo, perché riconosca l'amore di Dio e canti, a nome di tutti gli esseri, la gloria divina;

3) la giustizia. - La giustizia di Dio si manifesta nel dare a ogni cosa ciò che le è necessario per conseguire il fine particolare (all'occhio perché possa vedere, al cibo perché nutra, all'intelligenza perché conosca la verità...) e il fine generale della gloria di Dio. La giustizia divina, inoltre, si manifesta nel premiare gli esseri liberi che osservano la legge morale e nel castigare quelli che la trasgrediscono.

In Dio le vie della sapienza, bontà e giustizia sono infinite, come tutte le altre perfezioni. Nel creato non si manifesta tutta l'infinità delle divine perfezioni, ma la loro impronta è così manifesta, grande, fulgida, che ci riempie di stupore, ancorché non comprendiamo l'opera divina che in minima parte.

Dall'umile filo d'erba agli astri smisurati, tutto canta la sapienza, la bontà, la giustizia di Dio, ed è via che ci conduce a Lui nostro principio, modello e fine.

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