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La Chiesa sta cedendo il suo posto all'ambientalismo ed al filantropismo ateo? Di Gotti Tedeschi e Bux


Claudio C.

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Riportiamo di seguito l'articolo che trovate sul numero della Quotidiano - La Verità a doppia firma di Mons. Nicola Bux (qui la biografia ) ed Ettore Gotti Tedeschi (qui la sua biografia).

La paura di perdere la vita grazie alla pandemia e l’isolamento  forzato per evitare contagi, avrebbero potuto essere due grandi  opportunità  per la nostra amata Chiesa per far riflettere sul valore e sul senso della vita e  sul valore della libertà.  Questo è un compito primario  della Chiesa, come peraltro la prima Enciclica di questo pontificato, Lumen Fidei, chiaramente indica. La Chiesa dovrebbe infatti  imitare  Cristo :  “Io sto in mezzo a voi ,come colui che serve" ( Lc,22-27)

Avendolo  forse fatto così discretamente, e con tale “rispetto umano”, che pochi se ne sono accorti, la nostra Chiesa ha  perso una grande opportunità di confortare spiritualmente  chi ne aveva bisogno,  rischiando anche  di perdere  credibilità  nella sua missione soprannaturale.

L’Autorità morale in questo periodo sembrerebbe voler comunicare all’esterno una tiepida “neutralità  morale”. 

  • Non è stata  colta una  forte ed eroica proposta di voler esser utile alla sofferenza spirituale , riaffermando in ogni modo ed occasione  la Verità .
  • Non è stata notata una  eroica volontà di voler cogliere questa occasione  per proporre efficacemente  la ricerca di  conversione personale ed il desiderio di Dio .
  • Non è stato notato un grande ed opportuno sforzo eroico per  cercar di spiegare in queste circostanze cosa è moralmente vero o falso, moralmente giusto ingiusto, bene o male.

In compenso si sono lasciati intendere tentativi di banalizzazione della scienza e della ragione, quando si è tentato di spiegare la cause della pandemia. Certo per nostra scarsa  diligenza o pregiudizi, non abbiamo ben percepito indicazioni spirituali per beneficiare di questi momenti di paura ed isolamento. Son stati invece intesi auspici per una  misteriosa “fratellanza" umana ( senza riferimenti a Dio che la giustifichi ) e sollecitazioni per  un non definito  dialogo inter-religioso, con vaghe indicazioni di un Dio unico per tutte le religioni, accompagnato da una altrettanto vaga preghiera universale.

Ma attenzione! Questi sono i concetti fondanti di sincretismo religioso fra fedi, prima inconciliabili , miranti a forme di unità religiosa al di là di dogmi di fede. Abbiamo anche inteso l’annuncio  di una proposta di  <nuovo umanesimo>.  Nuovo perché si pensa di  considerare superato l’antico umanesimo cristiano fondato sulla natura umana fatta di anima, corpo, intelletto, ferita dal peccato originale, redenta da Dio incarnato? Come si può pensare di umanizzare qualcuno o qualcosa se prima non si riconosce chi è il Creatore di ciò che è umano? 

Ma c’è un fatto più misterioso che va compreso. Se la Chiesa ormai si presenta e propone come istituzione operante nel sociale, e nei fatti lascia intuire che la Santa Messa, anziché “santo sacrificio divino” è solo una “assemblea”, come tale deve esser regolata dalle disposizioni del governo per le riunioni pubbliche. Perché lamentarsene allora? Per queste ragioni  temiamo  che il maggior cambiamento post-Covid possa riguardare proprio l’Autorità Morale. L’Autorità Morale rischia infatti di esser dis-intermediata non solo da religioni pragmatiche, ma persino dal filantropismo. Il filantropismo (o carità senza Verità) vorrebbe esser proprio il competitore laico della carità cristiana. Grazie alle lusinghe e all'influenza del filantropismo  l’Autorità Morale  rischia di convertirsi in alfiere della nuova religione universale, l’ambientalismo, destinato ad accomunare tutte le culture verso un unico valore universale. 

A volte la Chiesa sembra esser stata profetica per il post-Covid, avendo persino anticipato il riconoscimento di un ruolo dominate dello stato, cercando appoggi geopolitici fuori da quelli tradizionali occidentali, lasciando immaginare fusioni fra religioni ( come fossero imprese ), permettendo fossero sviliti  gli ostacoli a questa trasformazione ( dogmi, famiglia, sovranità, tradizione ..). Fino a qualche tempo fa la Chiesa non doveva occuparsi di economia di scienze e di politica, doveva limitarsi a pensare solo alle coscienze . Oggi viene imposto  alla Chiesa di occuparsi di economia, scienze,  politica, ma non di coscienze.E lei sembra aver accettato . E’ ineluttabile la sua disintermediazione  conseguente. Oggi, in questa situazione, la Chiesa dovrebbe ingegnarsi nel proporre e spiegare “il mistero trascendente”  di quanto è accaduto e potrà accadere, non proporre soluzioni che prescindono  da Cristo e illudono e basta. La Chiesa oggi deve  riaccendere e dare speranza  a tutti e  lo può  fare dialogando, ma  dialogando per far trovare Cristo, evangelizzando, perché oggi  la vera fame e sete è anzitutto di Dio . La vera soluzione sta nel ritrovare Dio. 

Così soltanto, "andrà tutto bene" , in questo mondo e nell'altro. 

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