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Don Alberto Strumia: Il metodo di san Giovanni Paolo II

Il metodo che possiamo imparare da san Giovanni Paolo II, per convincere a fare il suo stesso percorso anche l’uomo di oggi – che ha distrutto la stessa nozione di verità frammentandola in tante opinioni – è quello di procedere come in una dimostrazione matematica per assurdo. Ti faccio vedere che la negazione della “tesi” cristiana-cattolica porta alle contraddizioni che tu stesso puoi constatare nella realtà della società di oggi. Se la società e la tua vita sono divenute invivibili, la causa

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SEM IPC in Catechesi

Don Alberto Strumia :Il rapporto tra fede e ragione nel IV capitolo dell’enciclica Fides et Ratio (1998) - II parte

Proseguiamo qui la sintetica presentazione del tracciato del IV capitolo dell’Enciclica Fides et Ratio, frutto del lavoro, svolto in piena sintonia, di san Giovanni Paolo II e Benedetto XVI. II) Seconda parte - La progressiva separazione e contrapposizione tra fede e ragione A partire proprio dal tredicesimo secolo, dagli stessi contemporanei di san Tommaso, si comincerà a comprendere sempre meno la lezione dell’analogia dell’ente e del vero e, in nome di un maggior grado di certezza

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SEM IPC in fede e ragione

Don Alberto Strumia :Il rapporto tra fede e ragione nel IV capitolo dell’enciclica Fides et Ratio (1998) - I parte

Per un cattolico la fede è il compimento della razionalità e la ragione è il terreno naturale sul quale poggiare le basi della fede. Il cap.IV dell'Enciclica Fides et ratio, promulgata da Giovanni Paolo II nel 1998, non senza l'apporto dell'allora card.Joseph Ratzinger, viene proposto al nostro approfondimento dal reverendo professor Alberto Strumia.  Nella ricorrenza di san Tommaso d'Aquino, dottore della Chiesa (28 gennaio), costituisce una lettura davvero magistrale della storia del rapporto 

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SEM IPC in scienza e fede

Don Alberto Strumia : I “nostri vecchi” e la Provvidenza

I “nostri vecchi” – tra i quali anche i nostri genitori, se erano come si diceva una volta persone “religiose”, che non perdevano mai una Messa alla domenica e magari neanche in giorno feriale – avevano una grande fiducia in quella che chiamavano “la Provvidenza”. E questa arrivava puntualmente, quasi cronometricamente, sempre al momento giusto, per aiutarli a risolvere una situazione delicata, materiale o di coscienza che fosse. Loro non avevano la pretesa di pilotarla; semplicemente

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SEM IPC in Catechesi

Davide Fortunato: “…e chi è l’amico?” - Mi intrometto nel dialogo tra due giganti

In punta di piedi e sommessamente, come colui che osa sussurrare qualche banalità mentre assiste alla discussione tra due giganti, mi intrometto nel dialogo tra Don Alberto Strumia ed il Prof. Gotti Tedeschi, ringraziandoli sin d’ora per le riflessioni che hanno condiviso. Don Alberto, in prima battuta, indica in modo chiaro la “radice del problema”, evitando che certe letture sociologiche, psicologiche o ecclesiologiche falliscano il bersaglio e non arrivino alla radice della questione.

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SEM IPC in fede e ragione

Daniele Cordedda: L’ORDINE DELLA RISURREZIONE - Il commento di san Tommaso a 1Cor 15,20-28

Notre tour viendra bientôt d’être rassemblés dans votre grange et dans votre aire, Quand la gloire de Dieu vivant éclatera comme un coup de tonnerre! (Paul Claudel, Processional, 1910)   Qual è lo scopo della Risurrezione di Cristo? La domanda è meno banale di quanto non appaia ad un primo esame. Se consideriamo l’evento con cui Gesù Cristo sconfisse nella Sua carne mortale la morte stessa il più grande miracolo operato nella Historia Salutis, allora dobbiamo anche

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SEM IPC in Catechesi

Daniele Cordedda : "Nota su esperienza e testimonianza della Risurrezione nel Nuovo Testamento"

In questo breve articolo vogliamo puntare l’attenzione su un punto problematico di una parte purtroppo non minoritaria dell’esegesi neotestamentaria contemporanea: l’interpretazione della storicità della Risurrezione di Cristo e il ruolo della comunità primitiva nell’elaborazione dei racconti della tomba vuota. La Risurrezione va intesa come un fatto storico vero e proprio oppure come una pura esperienza interiore degli apostoli? Se la seconda ipotesi fosse vera, si dovrebbe creare artificiosame

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SEM IPC in Catechesi

Chiara Troccoli: Francesco, il giullare di Dio!

Francesco, il giullare di Dio! L'appellativo ideato da Roberto Rossellini nel 1950 racchiude perfettamente le caratteristiche dell'animo di San Francesco: il servizio, innanzitutto. Come tutti i giullari, servi di un sovrano, lui sceglie un sovrano-Padre, il sommo tra i sovrani. Opera un servizio totalizzante e vive la sua fede per tutta l'esistenza. Ma ha il grande pregio dell'umiltà, di chi si sente sempre  servo inutile, cioè quel servo che sa che Dio non ha bisogno di lui, ma trova in Dio la

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SEM IPC in cattolicesimo e arte

Chiara Troccoli Previati : In Rupnik manca la reciprocità dello sguardo tra il divino e l’umano

L’arte è sempre contemporanea, cioè è figlia del tempo nel quale vivono gli artisti che la producono. Ecco perché, se in questo momento ultimo del nostro mondo, da diversi decenni, Dio viene relegato ad un ruolo marginale o addirittura spesso dimenticato, l’arte sacra cristiana vive grandi difficoltà di inclusione. In questo vuoto che si è creato in Occidente l’arte bizantina, russa, ortodossa, che è sempre uguale a se stessa, fedele ai suoi rigorosi, riconoscibili, sacri canoni, immutabili per

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SEM IPC in cattolicesimo e arte

Ancora sul libro di Fontana "Ateismo cattolico?"- L'opinione di Ettore Gotti Tedeschi

Ettore Gotti Tedeschi interviene circa il libro di Stefano Fontana "Ateismo cattolico?". Parte da un testo di Marcello Pera che legge S. Agostino e Kant, ritenendo che quest'ultimo volesse unire Ragione e Scrittura. Kant era un uomo religiosissimo ma non cattolico. Un utile stimolo alla riflessione. Mi riferisco all’articolo di Nicola Barile, con cui commenta il libro di S.Fontana, (non ancora letto : "Ateismo cattolico?"). Barile riprende  opportunamente una considerazione di Fontana su Ka

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SEM IPC in Recensioni

«Ciò che per le generazioni anteriori era sacro, anche per noi resta sacro e grande, e non può essere improvvisamente del tutto proibito o, addirittura, giudicato dannoso» (Benedetto XVI).

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO IL SEGUENTE  COMUNICATO STAMPA   Da questa mattina, per 15 giorni, nei pressi del Vaticano resteranno affisse alcune decine di manifesti dedicati alla Liturgia tradizionale.   Un comitato di promotori, che partecipano a titolo personale pur provenendo da diverse realtà cattoliche (come i blog Messainlatino e Campari & de Maistre, e le associazioni Coordinamento Nazionale del Summorum Pontificum e Ass. San Michele Arcangelo), ha voluto rendere

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SEM IPC in Liturgia

"Benedetto XVI se ne è andato... Quanti epitaffi ipocriti". di Eusebio Episcopo

Riprendiamo una pungente ma quanto mai verace riflessione di Eusebio Episcopo, tratta da "Lo Spiffero", il quale mette in fila date, circostanze e nomi di chi oggi versa lacrime di coccodrillo.   Nel 1998 alla conferenza che tenne al Regio era assente tutta la nomenclatura della Chiesa locale, quella che oggi è al potere. In seminario i suoi saggi erano semiclandestini. Lo stringato messaggio dell'arcivescovo Repole.    Benedetto XVI se ne è andato l’ultimo giorno dell’anno c
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