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-Ci si sta domandando da più parti se la Chiesa debba pronunciarsi sull’ uso etico e responsabile della Intelligenza Artificiale . Leggendo fra le righe il suo Magistero, si può scoprire che la Chiesa ha indirettamente già fatto sentire la sua voce , chiedendo un nuovo capitalismo sostenibile ed inclusivo . Che sia voluto, capito o meno, questo nuovo capitalismo significa, di fatto "digitale ". Il bene degli esseri umani e dell’ambiente sarà grazie al digitale. Così è stato deciso -Infatti sostenibilità e inclusione si traducono in questa parola < digitalizzazione> che è un vero progetto, una concreta idea . E’ il progetto voluto e supportato dal “mondo intero “ , è la base chiave del nostro avvenire , poiché sarà grazie alla Intelligenza Artificiale che il progetto di digitalizzazione si compirà per salvare il mondo intero, permettendo la crescita economica ( senza natalità naturalmente ), la fine delle diseguaglianze e soprattutto permettendo la protezione del pianeta . -Ma l’Intelligenza Artificiale è uno strumento , di per sé neutro, di un'altra vera scelta strategica riguardante la nostra civiltà: il Transumanesimo , cioè quel pensiero filosofico scientifico che è convinto che la condizione umana possa esser migliorata solo dalla scienza. Solo la scienza può migliorare l’umanità. L’Intelligenza Artificiale è solo lo strumento con cui rafforzare dette facoltà umane. Ma essendo l’ Intelligenza Artificiale un <algoritmo> non può , in sé , esser valutato moralmente, lo deve esser solo il pensiero filosofico-scientifico che la utilizza . -La chiesa dovrebbe pertanto semmai occuparsi di questo . Prima che anche lei possa esser disintermediata da nuovi attori digitali come sta succedendo a quasi tutte le istituzioni sociali cui siamo abituati . Amazon sta sostituendo gli acquisti nei centri commerciali . Facebook sta sostituendo gli incontri sociali al bar. Google sta sostituendo la lettura dei giornali. Netflix sta sostituendo le sale cinematografiche , ecc. Magari “qualcuno” (che magari viene anche a far visita in Vaticano ) sta pensando anche alla sostituzione della Chiesa e delle sue funzioni con qualche soluzione di “Metaverso”, anch’esso frutto del digitale , che è una sorte di “creazione” fatta dall’uomo, una specie di “incarnazione “ di internet . -Se all’interno della chiesa non si rifletterà adeguatamente e si reagirà soprannaturalmente , l’Intelligenza Artificiale potrebbe diventare la nuova “eucarestia” in una religione relativizzata e spenta dove i sacerdoti saranno neo-tecnocrati digitali , che ha fatto il “seminario” in Silicon Valley… .
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Riportiamo di seguito l'articolo che trovate sul numero della Quotidiano - La Verità a doppia firma di Mons. Nicola Bux (qui la biografia ) ed Ettore Gotti Tedeschi (qui la sua biografia). La paura di perdere la vita grazie alla pandemia e l’isolamento forzato per evitare contagi, avrebbero potuto essere due grandi opportunità per la nostra amata Chiesa per far riflettere sul valore e sul senso della vita e sul valore della libertà. Questo è un compito primario della Chiesa, come peraltro la prima Enciclica di questo pontificato, Lumen Fidei, chiaramente indica. La Chiesa dovrebbe infatti imitare Cristo : “Io sto in mezzo a voi ,come colui che serve" ( Lc,22-27) Avendolo forse fatto così discretamente, e con tale “rispetto umano”, che pochi se ne sono accorti, la nostra Chiesa ha perso una grande opportunità di confortare spiritualmente chi ne aveva bisogno, rischiando anche di perdere credibilità nella sua missione soprannaturale. L’Autorità morale in questo periodo sembrerebbe voler comunicare all’esterno una tiepida “neutralità morale”. Non è stata colta una forte ed eroica proposta di voler esser utile alla sofferenza spirituale , riaffermando in ogni modo ed occasione la Verità . Non è stata notata una eroica volontà di voler cogliere questa occasione per proporre efficacemente la ricerca di conversione personale ed il desiderio di Dio . Non è stato notato un grande ed opportuno sforzo eroico per cercar di spiegare in queste circostanze cosa è moralmente vero o falso, moralmente giusto ingiusto, bene o male. In compenso si sono lasciati intendere tentativi di banalizzazione della scienza e della ragione, quando si è tentato di spiegare la cause della pandemia. Certo per nostra scarsa diligenza o pregiudizi, non abbiamo ben percepito indicazioni spirituali per beneficiare di questi momenti di paura ed isolamento. Son stati invece intesi auspici per una misteriosa “fratellanza" umana ( senza riferimenti a Dio che la giustifichi ) e sollecitazioni per un non definito dialogo inter-religioso, con vaghe indicazioni di un Dio unico per tutte le religioni, accompagnato da una altrettanto vaga preghiera universale. Ma attenzione! Questi sono i concetti fondanti di sincretismo religioso fra fedi, prima inconciliabili , miranti a forme di unità religiosa al di là di dogmi di fede. Abbiamo anche inteso l’annuncio di una proposta di <nuovo umanesimo>. Nuovo perché si pensa di considerare superato l’antico umanesimo cristiano fondato sulla natura umana fatta di anima, corpo, intelletto, ferita dal peccato originale, redenta da Dio incarnato? Come si può pensare di umanizzare qualcuno o qualcosa se prima non si riconosce chi è il Creatore di ciò che è umano? Ma c’è un fatto più misterioso che va compreso. Se la Chiesa ormai si presenta e propone come istituzione operante nel sociale, e nei fatti lascia intuire che la Santa Messa, anziché “santo sacrificio divino” è solo una “assemblea”, come tale deve esser regolata dalle disposizioni del governo per le riunioni pubbliche. Perché lamentarsene allora? Per queste ragioni temiamo che il maggior cambiamento post-Covid possa riguardare proprio l’Autorità Morale. L’Autorità Morale rischia infatti di esser dis-intermediata non solo da religioni pragmatiche, ma persino dal filantropismo. Il filantropismo (o carità senza Verità) vorrebbe esser proprio il competitore laico della carità cristiana. Grazie alle lusinghe e all'influenza del filantropismo l’Autorità Morale rischia di convertirsi in alfiere della nuova religione universale, l’ambientalismo, destinato ad accomunare tutte le culture verso un unico valore universale. A volte la Chiesa sembra esser stata profetica per il post-Covid, avendo persino anticipato il riconoscimento di un ruolo dominate dello stato, cercando appoggi geopolitici fuori da quelli tradizionali occidentali, lasciando immaginare fusioni fra religioni ( come fossero imprese ), permettendo fossero sviliti gli ostacoli a questa trasformazione ( dogmi, famiglia, sovranità, tradizione ..). Fino a qualche tempo fa la Chiesa non doveva occuparsi di economia di scienze e di politica, doveva limitarsi a pensare solo alle coscienze . Oggi viene imposto alla Chiesa di occuparsi di economia, scienze, politica, ma non di coscienze.E lei sembra aver accettato . E’ ineluttabile la sua disintermediazione conseguente. Oggi, in questa situazione, la Chiesa dovrebbe ingegnarsi nel proporre e spiegare “il mistero trascendente” di quanto è accaduto e potrà accadere, non proporre soluzioni che prescindono da Cristo e illudono e basta. La Chiesa oggi deve riaccendere e dare speranza a tutti e lo può fare dialogando, ma dialogando per far trovare Cristo, evangelizzando, perché oggi la vera fame e sete è anzitutto di Dio . La vera soluzione sta nel ritrovare Dio. Così soltanto, "andrà tutto bene" , in questo mondo e nell'altro.
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