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Ettore Gotti Tedeschi: Il Pensiero Cattolico e "la Società Aperta" o "Chiusa"


SEM IPC

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Probabilmente  mai come oggi  sentiamo offendere la nostra fede  cattolica sentendola descrivere come intollerante. Certo siamo distratti da altre offese che riteniamo più rilevanti e urgenti per una reazione.  Ma non sottovaluterei l’accusa di intolleranza. Spiego almeno due perché.

Primo: Perché  implicitamente  sentiamo  persino lasciar confermare questa accusa  dalla stessa autorità morale che su questo punto indirettamente da ragione a chi ha interesse a farlo ( proprio oggi ), essendo la chiesa cattolica la più ascoltata  autorità morale al mondo da duemila anni. E pertanto non può esser oggi intollerante  con chi la pensa diversamente nel mondo globale oppure con chi sta cercando di fare il bene dell’uomo secondo criteri non previsti dalla religione cattolica ( si  pensi al transumanesimo o al metaverso) .

Secondo: Perché   l’accusa di intolleranza potrebbe esser  un riferimento chiave per capire oggi come  bene e male si stanno confondendo e perché , e vale la pena parlarne e riflettere su cosa significa oggi esser tollerante o intollerante , su che .    

Il grande maestro che ha insegnato , riferendosi  sul tema tolleranza e intolleranza , implicitamente ed esplicitamente alla chiesa cattolica , è stato un “gigante” sacro e intoccabile   della filosofia : Karl Popper,  filosofo della scienza e della politica , nato esattamente 120anni fa ( 28luglio 1902 – morto nel 1994).

L’intolleranza della chiesa cattolica Popper la descrive indirettamente  nel suo "Paradosso della Tolleranza"  dove spiega che : < noi tolleranti dovremmo proclamare, in nome della tolleranza, il diritto di non tollerare gli intolleranti > ( che dovrebbero , appunto , esser i cattolici ).

Nella sua grande opera (una quasi bibbia ) : “La Società Aperta”, auspica appunto una società  tollerantissima , aperta a tutti i valori , visione filosofiche, politiche , e soprattutto religiose , aperta a tutte le idee, ideali, esperienze. Popper invece biasima ( dimenticandosi il principio di tolleranza)  la “società chiusa” a quei valori che lei considera negativi ,  chiusa ai corruttori delle idee , chiusa a ideali che considera negativi. Così schiaccia l’individuo. La società aperta  non teme il confronto perché  rappresenta una sfida alle capacità umane di realizzare  al massimo  le potenzialità dell’uomo. Così valorizza l’individuo. Chi frena l’espressione di queste capacità, è  la  società chiusa, che è chiusa perché pretende di possedere le verità ultime ed assolute e impone conseguenti comportamenti agli altri . E’  naturalmente  la  fede  cattolica l‘esempio di massima intolleranza, lo sapevate?? Magari Popper avrebbe apprezzato un capo della chiesa che affermasse che    la chiesa non ha nulla da insegnare , bensì tutto da apprendere da tutti. Ma Popper ha lasciato questa terra nel 1994...  Popper però  ha lasciato  una eredità  che mi pare sia stata ben compresa. Lasciò intendere  infatti,  indirettamente naturalmente,  come distruggere la chiesa intollerante . Spiegò  che le  “Istituzioni” sono come le Fortezze. Resistono se la guarnigione è forte e fedele. Per abbattere la fortezza non c’è  sempre bisogno di assalirla, se ci si riesce,  basta corrompere la guarnigione .

Seguace di Popper  è George Soros , fondatore della Open Society Foundation . Magnate esemplare  per la sua intolleranza verso le monete deboli  su cui speculare e per la sua intolleranza nei confronti di chi ha un credo religioso.  

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