SPIEGAZIONE DELLA SANTA MESSA NEL RITO TRADIZIONALE TRIDENTINO; PREPARAZIONE O MESSA DEI CATECUMENI (PARTE 3)
Il salmo 42: Judica me
C - Introibo ad altare Dei.
S - Ad Deum qui laetificat iuventutem meam.
C - Judica me, Deus, et discerne causam meam de gente non sancta: ab homine iniquo, et doloso érue me.
S - Quia tu es, Deus, fortitudo mea: quare me repulisti, et quare tristis incédo, dum afflìgit me inimìcus?
C - Emìtte lucem tuam et veritatem tuam: ipsa me deduxèrunt et adduxèrunt in montem sanctum tuum, et in tabernàcula tua.
S - Et introìbo ad altàre Dei: ad Deum qui laetìficat iuventutem meam.
C - Confitèbor tibi in cìthara, Deus, Deus meus; quare tristis es, anima mea, et quare contùrbas me?
S - Spera in Deo, quòniam adhuc confitèbor illi: salutare vultus mei, et Deus meus.
C - Mi accosterò all'altare di Dio.
S - A Dio che allieta la mia giovinezza.
C - Fammi giustizia, o Dio, e difendi la mia causa da gente malvagia: liberami dall'uomo iniquo e fraudolento.
S - Tu sei la mia forza, o Dio; perché mi respingi? E perché devo andare così triste sotto l'oppressione del nemico?
C - Degnami del tuo favore e della tua grazia, onde mi guidino e mi conducano al tuo santo monte e ai tuoi tabernacoli.
S - Mi accosterò all'altare di Dio, a Dio che allieta la mia giovinezza.
C - Te loderò sulla mia cetra, o Dio, Dio mio; perché sei triste, anima mia? Perché mi turbi?
S - Spera in Dio, perché ancora potrò lodarlo, Lui che è la salvezza mia e il mio Dio.
Nostro Signore Gesù Cristo, segno di contraddizione, è stato molto amato, ma anche odiato, al punto da essere perseguitato e messo a morte. Ha offerto la sua vita per amore del Padre e per amore delle anime. In questo salmo si può vedere Nostro Signore che implora il soccorso del Padre in mezzo alle prove che lo condurranno fino all'altare del suo Sacrificio. Il sacerdote, altro Cristo, deve a sua volta attingere le proprie forze in Dio per portare generosamente la croce.
1. Nostro Signore, segno di contraddizione.
"Quando, all'inizio della Messa, diciamo: "Judica me, Deus, et discerne causam meam de gente non sancta", "O Dio, giudicami e separami da coloro che non sono santi", sembra che consideriamo noi stessi puri e gli altri impuri; ma non possiamo negare la verità che ci siano coloro che non vogliono Nostro Signore Gesù Cristo. Nell'inno (della festa di Cristo Re) cantiamo: "La folla scellerata grida: Non vogliamo Cristo Re". Eh si, esiste questa folla. E' dappertutto nel mondo, più che mai! Più che mai si dicono parole: "Non vogliamo Cristo Re!". Ebbene, da parte nostra, al contrario, dobbiamo sempre affermare questo desiderio, questa volontà di ricercare sempre il regno di Nostro Signore.
Una lotta è cominciata all'inizio dei tempi, quando i nostri progenitori hanno peccato, e continua ancora ai nostri giorni. Noi siamo i testimoni di questo gigantesco combattimento tra Nostro Signore Gesù Cristo e Satana, tra i seguaci di Satana e i discepoli della Croce di Nostro Signore Gesù Cristo.
Questa lotta è stata sostenuta, nell'Antico Testamento, da coloro che formavano il popolo di Israele, il popolo scelto da Dio perché da esso nascesse Colui che sarebbe stato il vincitore del demonio, del mondo e del peccato: Nostro Signore Gesù Cristo.
Il popolo d'Israele, che prefigura la Chiesa, ha dovuto lottare con fermezza e forza contro coloro che volevano la sua distruzione, contro Satana che voleva la sua distruzione. Ha lasciato l'Egitto rimanendo quarant'anni nel deserto, mentre dietro di sé, tutta l'armata del Faraone veniva inghiottita dai flutti del mare. Forse che tutto questo non rappresenta una lotta, un combattimento?
E questo scontro si perpetuerà fino ai tempi di Nostro Signore. Nostro Signore ne sarà la Vittima, ma la Vittima trionfante.
Da quel momento la storia della Chiesa non sarà altro che la lotta tra Satana e i fedeli della Croce di Nostro Signore Gesù Cristo. La Croce sarà il segno della vittoria di Costantino sui suoi nemici. La Chiesa trionferà su coloro che vogliono la sua scomparsa.
La nostra società deve restare cattolica, oggi è minacciata di diventare protestante, atea, pagana, apostata, di abbandonare Nostro Signore Gesù Cristo, di non avere più alcuna religione, se non quella della lussuria, del piacere, del denaro, della concupiscenza. Per questo, nel momento in cui si assassinano i bambini attraverso la legge dell'aborto e presto gli anziani con l'eutanasia, noi dobbiamo essere i difensori della nostra santa religione, dobbiamo lottare contro coloro che vogliono ridurci al peggiore dei paganesimi. Dobbiamo giurare, oggi, di custodire la Legge di Dio, di custodire l'amore per la Croce di Nostro Signore Gesù Cristo, essere fedeli alla sua Croce."
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