SPIEGAZIONE DEL CATECHISMO; PRIME NOZIONI DI DOTTRINA CRISTIANA; 8. Dio è sempre stato?
Dio è sempre stato e sempre sarà: Egli è l'Eterno.
Tutti gli esseri viventi, composti di materia, nascono e finiscono con la morte, che è la disgregazione delle parti che li compongono.
L'uomo muore quando l'anima spirituale si separa dal corpo.
I viventi materiali sono mortali; quelli spirituali, essendo semplici, non possono disgregarsi nelle loro parti e quindi morire. L'angelo, dopo che è stato creato, non può morire e cessare di esistere. Lo spirito, che comincia ad esistere con la creazione, non finisce più, è immortale. Sono esseri immortali gli angeli e l'anima dell'uomo, che hanno principio, ma non fine.
Dio è spirito purissimo da ogni limite, e non avrà mai fine; è perfettissimo ed esiste necessariamente, e non può avere né principio, né fine. Ciò che esiste senza fine e senza principio è "eterno". Perciò nel Simbolo Atanasiano diciamo di Dio: "Eterno è il Padre; eterno il Figlio; eterno lo Spirito Santo; tuttavia non sono tre eterni, ma un solo eterno".
La Sacra Scrittura attesta: Prima che si formassero i monti e che fossero fatti la terra e il mondo, dal principio alla fine tu sei Dio (Sal 89, 2).
Riflessione. - Gli astronomi calcolano che l'universo abbia avuto inizio circa due miliardi e mezzo di anni fa. Che cos'è la nostra esistenza terrena in confronto dell'età del mondo? e che cos'è questa di fronte all'Eterno?
Esempi: 1. Il fratello di san Gregorio Nazianzeno, risparmiato miracolosamente con la sua casa da un terremoto che aveva distrutto tutta la città, propose di costruirsi una casa che non potesse venir distrutta in eterno, e si ritrasse nella solitudine a servire Dio con più impegno.
2. La moglie di san Tommaso Moro s'era recata dal marito chiuso in carcere per indurlo a rinnegare la fede cattolica per aver salva la vita. Alla prospettiva di aver ancora una ventina d'anni di vita felice e onorata il santo esclamò: "E vuoi che per una ventina d'anni perda l'eternità beata?".
3. Gesù a Santa Margherita Maria Alacoque, che si rifiutava di scrivere le grazie ricevute perché non le ricordava, disse: "Io sono la memoria eterna del Padre, nel quale l'avvenire e il passato sono presenti".
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