"Senza Bellezza non possiamo vivere. La Musica Sacra secondo Benedetto XVI", di Eleonora Casulli.
La musica sacra, almeno dal Vaticano II in poi, è stata ed è spesso oggetto e fonte di tensioni interne alla Chiesa a tutti i livelli. Ho vissuto questa realtà nella mia esperienza ormai quasi ventennale di musicista di chiesa, attraversando in prima persona il territorio impervio e accidentato, del quale non si possiede una mappa sufficientemente veritiera e dettagliata quale appare ancora oggi la musica sacra nella Chiesa Cattolica in Italia e nel mondo.
In questa traversata Benedetto XVI si è rivelato senza dubbio una guida sicura, autorevole, ricca di esperienza e capace di guardare lontano e illuminare la strada, motivo per cui la trattazione in questo testo si basa sul suo pensiero, da cardinale, da papa e da papa emerito. Insieme a lui mi chiedo: non è sotto gli occhi di tutti la totale eterogenesi dei fini a cui si è andati incontro introducendo nella liturgia musica prettamente funzionale, spesso banale, semplice musica d’uso, usando la comprensibilità a tutti come unica categoria e mettendo alla porta la bellezza?
La liturgia non è diventata più comprensibile, ma solo più povera, banale e noiosa; le chiese non si sono nuovamente riempite, ma inesorabilmente svuotate.
La Prof.ssa Eleonora Casulli ne propone una disamina nel testo: "Senza Bellezza non possiamo vivere. La Musica Sacra secondo Benedetto XVI", con prefazione di Don Nicola Bux.
Per maggiori informazioni sul libro: Whatsapp al +39 3803523294; e-mail a eleonora.casulli@libero.it
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