SANTA TERESINA DI LISIEUX: LA PERFETTA FELICITÀ NELLA SOFFERENZA (PARTE 6)
Santa Teresina prediligeva le croci nascoste. "Conosco un'altra sorgente - scrisse - quella dove, dopo aver bevuto, si ha ancora sete, ma d'una sete che non tormenta, anzi al contrario, è piena di dolcezza, perché ha sempre di che soddisfarsi. Questa sorgente è la sofferenza conosciuta da Gesù solo!". Perciò cantava: "Quant'è soave il saper velare il dolore! Si, voglio patire e non dirlo, perché Gesù si consoli: che m'è gioia il vederLo sorridere quando il mio cuore è in esilio".
Riguardo alle sue pesanti prove interiori, scrisse: "Per cinque anni è stata questa la mia via, ed ero la sola a conoscerla. Ecco appunto il fiore ignorato che volevo offrire a Gesù, quel fiore il cui profumo non esala che per la regione del Cielo". Perché quest'amore speciale per le croci nascoste? "Esiste forse, o mio Dio, una gioia più grande che soffrire per amor Vostro? Più la sofferenza è intima, più è nascosta agli occhi delle creature, e tanto più Vi rallegra, o Dio mio!".
Perciò, "Dio non disprezza quelle lotte contro noi stesse, le quali proprio perché sono nascoste, sono tanto ricche di meriti...Con i nostri piccoli atti di carità praticati nell'ombra, noi convertiamo gli infedeli, aiutiamo i missionari e otteniamo per loro aiuti abbondanti, per costruire dimore materiali e spirituali al nostro Eucaristico Signore".
Anche nel tempo della sua agonia, amara e lunga, santa Teresina preferiva stare sola durante la notte: "Mi stimo felicissima di trovarmi in una cella abbastanza appartata per non essere udita dalle mie consorelle (a causa della tosse fortissima). Sono contenta di soffrire da sola, perché appena mi sento compatita e colmata di attenzioni, non godo più".
Ella vedeva bene la debolezza dell'anima che non trova riposo fino a quando non gode l'umana consolazione di sapere che altri conoscono le sue pene, com'è evidente da un suo rimprovero ad una novizia: "Lei sente tanto maggiormente la sua stanchezza perché essa non è nota alle altre. Desiderare che altri conoscano i nostri dolori e le nostre sofferenze è un sentimento troppo umano. Dare spazio a simili sentimenti è agire da codardi". Santa Teresina, dunque, nascondeva le sue sofferenze con un sorriso, tanto che si giunse a pensare che fosse insensibile al dolore.
E noi nascondiamo le nostre sofferenze?
Edited by Valerio
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