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"Confermare i Fratelli nella fede!!". Papa Giovanni Paolo II raccontato da A. De Matteis


Claudio C.

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Una amica della Scuola Ecclesia Mater invia una lettera "di cuore" a Monsignor Nicola Bux, dopo averne letto le considerazioni apparse pochi giorni fa su l'Occidentale Giovanni Paolo II e quella santità che le “quinte colonne” nella Chiesa non possono capire. E' una lettera di impatto che, come l'articolo di Mons. Bux, fa da contraltare ai numerosi attacchi alla figura, al pensiero ed alle azioni di Papa Giovanni Paolo II, ristabilendone la verità che, chi non vuole il bene della Chiesa, tende ad offuscare. Non potevamo non pubblicarla.

Grazie ad Annamaria De Matteis.

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Brindisi 23 novembre 2020

Carissimo don Nicola, ieri ho letto il suo articolo su “L’Occidentale”, nel quale parlava di Papa Giovanni Paolo II, il “Grande”!!! Ed è stato per me un articolo molto interessante e di piacevole lettura. Fu un vero Papa!!! Un santo Papa: sosteneva la Chiesa con la sua santità di vita, implorava dal Signore l' Unità della Sua Chiesa, istruiva, custodiva, conduceva, amava il Gregge che il Signore aveva a lui affidato.

Seguo purtroppo, da giorni, l’irriverente tentativo di screditare agli occhi del mondo la figura del grande Papa, Giovanni Paolo II, che ha guidato, in maniera magistrale, il Popolo di Dio ed il mondo intero al Nuovo Millennio! Papa, Giovanni Paolo II, fu principalmente Pastore della Chiesa Cattolica, dei cristiani, del Popolo di Dio! Fu il Vicario di Cristo in ordine ai credenti cristiani cattolici!

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Aveva, si, nel cuore, l’ardente desiderio ecumenico di Unità tra i cristiani delle diverse Confessioni, ma nello stesso tempo non si discostava di una virgola dalla vera identità cristiano - cattolica ! Aveva a cuore anche il dialogo Interreligioso, ma proponendo con certezza e chiarezza il nostro essere cristiani, “depositari” dell’unica Verità! Non ha mai ceduto in nulla della sana dottrina cristiana, secondo la volontà  di tanti che, per quella “falsa carità” e buonismo, chiedevano compromessi e cedimenti.

 Inoltre, pur sentendosi Padre e Pastore di ogni uomo, non cercava principalmente l’approvazione del mondo (laico e modernista), anche se sapeva parlare al mondo con autorevolezza  rivolgendosi ad ogni uomo di buona volontà. Rimproverava con autorevolezza il mondo prepotente, i “sistemi economici” ingiusti e discriminatori, la mafia, le “strutture di peccato”….!

Fu un vero Papa, svolse egregiamente, santamente, in “forma eroica” , il suo mandato,  come dovrebbe fare ogni Papa: Confermare i Fratelli nella fede, insegnando la vera e sana dottrina, esortando la fedeltà al Vangelo, la costanza nel cammino di fede, la conversione permanente della propria vita al Signore!  Annunciare il Vangelo ai lontani; proporre al mondo il rispetto di quei valori umani “non negoziabili”;  garantire il rispetto della vita e della dignità di ogni uomo. Giovanni Paolo II fu un “Gigante”!!!

Io ebbi l’occasione , ma soprattutto l’onore, di parlargli, nelle stanze del  Vaticano, come rappresentante dell’Azione Cattolica Ragazzi, della mia diocesi. Fu il 23 dicembre 1985. Lui era giovanissimo e forte.  Eravamo quaranta persone, tra giovani e ragazzi, rappresentanti di 10 diocesi italiane, in occasione degli auguri natalizi. Avevo 20 anni!  Fù per me un’esperienza indimenticabile: parlai con  lui, per dieci minuti, “da sola”, perché mi invitarono a portargli dei libri. Mi chiese alcune cose e poi mi sorrise teneramente e, fissandomi con quegli occhi azzurri, con quello sguardo così profondo, mi benedisse con una croce sulla fronte!!! Per me fu un momento eterno!!! Lo ricordo come se fosse accaduto oggi:  pur essendo molto giovane e quindi non in grado di comprendere appieno la portata di quell’evento così straordinario, mi resi conto che avevo ricevuto una grande Grazia. Con la sua santità di vita il Papa mi aveva benedetto e affidato al Signore, mi aveva legata per sempre a Lui! Aveva forse “letto nel mio cuore” il desiderio interiore ed ancora segreto, di consacrarmi a Lui per sempre? Desiderio che mi accompagnava dall’infanzia e che mi accingevo in quegli anni a fare discernimento.

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Poi ebbi l’occasione di incontrarlo a Loreto, 9 anni dopo, nel raduno giovanile europeo- mondiale. Eravamo infatti in 400 mila giovani provenienti da tutte le parti del mondo. Ero lontanissima dall’altare, il Papa lo vedevo solo dal maxi schermo, il Palco del Papa era quasi invisibile eppure …la mattina, dopo aver dormito la notte per terra nel sacco a pelo, per un caso misteriosamente fortunato , mi ritrovai sull’altare del Papa, insieme agli otto giovani scelti per portare i fiori alla Madonna !!! Lì lo vidi in estasi: il Papa incensava la statua della Madonna ed era in estasi, vedeva “qualcosa”, tanto che noi tre giovani che eravamo alla destra della Madonna ci ritrovammo a fisare la Madonna incantati! Mentre quelli di sinistra guardavano naturalmente lui, il Papa. Quando svanì l’incenso, il Papa scorse noi giovani che eravamo a due passi da lui e ci sorrise: ci vedeva solo in quel momento, prima aveva da “contemplare qualcos’altro o qualcun’altro”, che mai sapremo!. Infine l’8 dicembre del 1996, nella Basilica di Santa Maria Maggiore, il Papa, già anziano , ammalato e convalescente, camminava lento lungo la navata centrale transennata, io “per caso” mi trovai lì, ero postulante tra le suore comboniane, e le presi la mano destra benedicente che era  gelata e la misi tra le mie mani per  riscaldarlo, anche se per pochi secondi. Lui ebbe grato quel gesto e rimase qualche secondo in più! Pochi secondi prima aveva “indovinato” la provenienza della mia amica africana ed aveva “anticipato” la richiesta di preghiera che lei aveva preparato precedentemente consultandosi con me. Il Papa aveva letto nel cuore di quella giovanissima donna africana, la quale scoppiò a piangere perché era rimasta sbalordita dalla santità di “quell’uomo” così speciale. La straordinaria santità di Giovanni Paolo II , LA SUA STRAORDINARIA VITA, l’unicità della sua esperienza di uomo, di sacerdote, vescovo, cardinale e Papa, va contemplata, imitata, seguita!!! La nostra gratitudine al Signor per aver donato alla Sua Chiesa un Gigante della fede, non dovrebbe mai terminare!!! Chiediamo a lui, dal cielo di intercedere presso il Padre , perché la Chiesa ritorni ad essere secondo il Suo Cuore!!!

Grazie carissimo don Nicola, per avermi dedicato parte del suo tempo per leggere questa mia lunga lettera, sentivo il desiderio di ringraziarla per il suo impegno pastorale e poi mi sono attardata nell’offrirle alcune mie personali confidenze!

Sorella in Cristo Anna Maria.

 

 

#IPC Lettera pubblicata col permesso dell'autrice

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