SANTA TERESINA DI LISIEUX: LA PERFETTA FELICITÀ NELLA SOFFERENZA (PARTE 4)
Santa Teresina è stata coerente e coraggiosa. Comprendeva il valore immenso della sofferenza ed era forte nell'abbracciarla con tutto il cuore.
"Si, posso dirlo con verità - scrive -: la sofferenza mi ha teso le braccia fin dal primo mio entrare in monastero, ed io l'abbracciai con amore".
Fin da giovanissima, nel ringraziamento alla Santa Comunione, spesso pregava: "O Gesù, dolcezza ineffabile, cambiate per me in amarezza tutte le consolazioni della terra!"; e nel giorno della sua professione religiosa chiese: "Concedetemi il martirio del cuore e del corpo, o piuttosto tutti e due!".
"Più tardi - ella disse -, quando la via della perfezione si schiuse davanti ai miei occhi, capii che, per diventare santi, bisognava soffrire molto, cercare sempre il più perfetto, dimenticare se stessi; capii che ci sono molti gradi nella perfezione, e che ciascun'anima è libera di rispondere agli inviti di Nostro Signore, di fare poco o molto per Lui, insomma di scegliere tra i sacrifici che Egli chiede. Allora esclamai: Dio mio, scelgo tutto. Non voglio essere santa a metà, non ho paura di soffrire per Voi. Temo una cosa sola, cioè di conservare la mia volontà: prendetela, perché scelgo tutto quello che Voi volete".
Questa decisione era dovuta al fatto che il suo amore era crocifisso e che non desiderava altra gioia se non l'immolazione, "perché - diceva - le anime forti e pure, nell'oscura notte del dolore, aspirano solo alla gloria di portare la croce". Voleva soffrire anche per salvare le anime che avrebbero amato Dio, e avrebbe dato mille vite per salvarne una sola.
Questa sete diveniva "più grande dell'universo" e si trasformava in un "vero e proprio martirio", tanto che, pensando ai terribili tormenti dei martiri, esclamava: "Non saprei limitarmi a desiderare un solo martirio. Per soddisfarmi, li vorrei tutti. Pensando ai tormenti che verranno inflitti ai cristiani nel tempo dell'Anticristo, trasalisco di gioia e vorrei per me quei tormenti. Gesù. Gesù, se volessi scrivere tutti i miei desideri, dovrei prendere il Vostro Libro della Vita: lì solo narrate le azioni di tutti i Santi, e quelle azioni vorrei averle compiute per Voi!".
Non si pentì mai di questo desiderio; infatti, solo poche ore prima della morte, disse: "Tutto quello che ho scritto sui miei desideri di soffrire, oh! è ben vero! Non mi pento di essermi offerta all'Amore".
Nemmeno noi ci pentiremo, se lo faremo.
Edited by Valerio
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