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SPIEGAZIONE DEL CATECHISMO; PRIME NOZIONI DI DOTTRINA CRISTIANA; 4. Che significa Creatore?


Valerio

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Creatore significa che Dio ha fatto tutte le cose dal nulla.

"In principio Dio creò il cielo e la terra. Ora la terra era informe e vuota, e le tenebre coprivano la faccia dell'abisso, e lo Spirito di Dio si librava sopra le acque" (Gn 1, 1-2).
Creare significa fare qualcosa che prima non c'era; fare dal nulla e con nulla, senza mezzi. Per poter creare degli esseri dal nulla occorre una potenza infinita, che solo Dio possiede, ecco perché solo Lui può creare. Neanche tutte le creature messe insieme riuscirebbero a creare un granello di sabbia in tutta l'eternità.
L'esperienza ci dice che esiste il mondo in cui siamo, che vediamo e tocchiamo. L'universo, tuttavia, non esiste da tutta l'eternità. Tutto ciò che non è infinito ha avuto un inizio e finirà; dal filo d'erba, che nasce, cresce e muore in pochi mesi, all'astro immenso del cielo, che in milioni di secoli, da una massa informe di gas, si assesta, condensa ed acquista luminosità, per poi spegnersi e disgregarsi. Ciò che un tempo non esisteva, esiste per opera di una causa esterna. Non è stato il caso a dare origine alle cose, perché esso è disordine e confusione. Nel mondo c'è, invece, un ordine meraviglioso, dal succedersi del giorno, della notte e delle stagioni, ai movimenti delle stelle e dei pianeti, all'uomo e all'angelo, tutto è ordine meraviglioso, che presuppone un'Intelligenza e una Potenza creatrice ed ordinatrice.

Il Concilio Vaticano I insegna con parola infallibile: "Il mondo e tutte le cose che vi sono contenute, spirituali e materiali, furono prodotte dal nulla, secondo la loro sostanza, per opera di Dio". Ogni volta che recitiamo il Credo o Simbolo apostolico, affermiamo la nostra fede in Dio creatore: "Credo in Dio... creatore del cielo e della terra".

Come nostro Creatore, Dio ha diritto alla nostra adorazione, lode, ringraziamento, amore e servitù.

Esempi:
1. Il grande scienziato Edison, sul "Libro d'oro" della torre Eiffel di Parigi, scrisse: "Al coraggioso costruttore di un modello così gigantesco e originale dell'arte dell'ingegneria moderna, un uomo che ha il più grande rispetto per tutti gl'ingegneri, compreso il più grande di tutti, il buon Dio".
2. Fenelon, famoso oratore francese e vescovo di Cambrai, accompagnando nell'aperta campagna il delfino (principe ereditario) gli domandò: - Delfino, che cosa vedete attorno? - Vedo il sole che colora e abbellisce ogni cosa, acque gorgoglianti che cantano senza interruzione una lieta melodia, vedo la letizia degli uccelli... - E che cosa vedete ancora? - Il cielo sereno, monti maestosi, colline verdeggianti... - Guardate meglio! - Non vedo più nulla! - Non vedete sopra tutte le cose e sopra ciascuna di esse l'orma della bellezza di Colui che le ha create? Non vedete in esse l'orma di Dio?

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