CATECHISMO DELLA DOTTRINA CRISTIANA; PARTE V: "DELLE VIRTÙ PRINCIPALI E DI ALTRE COSE NECESSARIE A SAPERSI DAL CRISTIANO"; CAPO V. DEI PECCATI E DELLE LORO SPECIE PRINCIPALI
Vi sono due tipi di peccati: il peccato originale ed il peccato attuale. Il primo è quello coi quale tutti nasciamo, e che abbiamo contratto per la disubbidienza del nostro primo padre Adamo. I suoi danni sono: la privazione della grazia, la perdita del paradiso, l'ignoranza, l'inclinazione al male, la morte e tutte le altre miserie. Il peccato originale si cancella col santo Battesimo.
Il peccato attuale è quello che l'uomo, arrivato all'uso della ragione, commette con la sua libera volontà. Ci sono due tipi di peccato attuale: il mortale ed il veniale. Il primo è una trasgressione della legge divina, per la quale si manca gravemente ai doveri verso Dio, verso il prossimo, verso noi stessi. Si dice mortale perché dà morte all'anima, col far perdere la grazia santificante, che è la vita dell'anima, come l'anima è la vita dal corpo.
Il peccato mortale priva l'anima della grazia e dell'amicizia di Dio, le fa perdere il paradiso, la priva dei meriti acquistati, e la rende incapace di acquistarne dei nuovi, la fa schiava del demonio, le fa meritare l'inferno, ed anche i castighi di questa vita.
Oltre la gravità della materia per costituire un peccato mortale si richiede la piena avvertenza di tale gravità e la deliberata volontà di commettere il peccato.
Il peccato veniale è una lieve trasgressione della divina legge, per la quale si manca solo leggermente a qualche dovere verso Dio, verso il prossimo e verso noi stessi. Si chiama veniale perché è appunto leggero rispetto al peccato mortale, non ci fa perdere la divina grazia; e perché Dio più facilmente lo perdona.
Non sono, nondimeno, da trascurare e sottovalutare i peccati veniali, perché contengono sempre un'offesa a Dio e danneggiano non poco l'anima.
Il peccato veniale, infatti:
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indebolisce e raffredda in noi la carità;
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ci dispone al peccato mortale;
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ci rende meritevoli di grandi pene temporali in questo mondo o nell'altro.
Edited by Valerio
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