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20 settembre: IMPRESSIONE DELLE STIMMATE DI SAN PIO DA PIETRELCINA


Valerio

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Venerdì 20 settembre del 1918, poco prima della fine della Prima Guerra Mondiale, Padre Pio, trovandosi da solo nel coro della piccola chiesa di San Giovanni Rotondo, mentre faceva il ringraziamento subito dopo aver celebrato Messa, ricevette il dono delle Sacre Stimmate. Queste sante ferite d'amore, continuamente sanguinanti, come in un'inesauribile cascata, gli procuravano atroci dolori che da soli lo avrebbero fatto morire, se Dio non avesse sostenuto il suo cuore, ma lo univano in una maniera unica e straordinaria a Nostro Signore Gesù Cristo nella Sua Passione redentrice.

Così scrisse il Santo nella sua cella, raccontando l'accaduto:

"Non so cosa ho visto. Chi ho visto. Ma era lì. E incuteva rispetto e timore, e sembrava che riempisse tutto lo spazio, irradiando onde come fosse fuoco. Il suo viso… non l’ho guardato. Ma l’arma che teneva in mano, quella sì. Una lunga lancia, la punta affilata che mandava bagliori. Michele Arcangelo, in un dipinto, aveva una lancia come quella. Lucida e scintillante, pronta per essere scagliata. E l’essere venuto dal Cielo, lì di fronte a me, la sua arma l’ha scagliata davvero. Rapido e forte, uno strappo violento dal suo braccio. L’arma diretta verso di me.

Non ho mai gridato come allora. Ma senza che la mia voce lasciasse la gola. Un urlo silenzioso, muto. Più che un dolore della carne, molto di più. Dentro, più a fondo. Oltre le ossa e il sangue. La punta strappava e perforava la mia essenza e la spremeva senza però riuscire a finirla. Così lo strazio non smetteva e, dal fianco colpito, esplodeva in continuazione come i cerchi nello stagno quando si getta un sasso. Non ha più smesso.È uno squarcio e seguita a sanguinare.

Ne sento anche il suono, il rumore del sangue che esce e si versa. Ogni istante penso che sia l’ultimo per me ma non è così. Mi dissanguo senza morire. Sono spaventato ma qualcosa, sul fondo della mia miseria di uomo, canta di gioia e alza lodi a Dio."

Quel misterioso personaggio altri non era che lo stesso Signore Gesù piagato.

Terminata la visione Padre Pio si rese conto che le sue mani e i suoi piedi erano perforati e copiosamente sanguinanti, mentre il costato era squarciato fino all'osso, dandogli un dolore accecante.

Carponi si trascinò dal coro alla cella, percorrendo tutto il lungo corridoio, con gli altri frati che in quel momento erano assenti. Messosi a letto pregò di rivedere Gesù, ma guardando le piaghe si sciolse in un pianto di preghiera e ringraziamento.

Nella solitudine e nel silenzio di quel giorno, si era manifestato, nella sua carne, l'Infinito Amore del Signore Gesù nel Suo Sacrificio di salvezza, a cui il Santo di Pietrelcina sarà unito intimamente e materialmente per tutta la vita.

Valerio Duilio Carruezzo.

Edited by Valerio

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