Ho letto con attenzione l’articolo di Galli della Loggia sul Corsera del 29 agosto. Mi son chiesto cosa si fosse proposto scrivendolo. Non son certo di averlo capito. Però essendo Galli della Loggia un intellettuale di altissimo livello e con grande credibilità, propongo di rileggerlo insieme con il metodo del sillogismo aristotelico .
ANALISI: la premessa principale (che lui mette nella Conclusione) è: I cattolici sono importanti (anche in politica) perché hanno energie, volontà, capacità
Tra guerra e pace, il Fatto su cui dobbiamo fissare lo sguardo è: il Verbo si è Fatto carne. Fatto! Per cosa? Salvare il popolo dai peccati. Questa è la conditio sine qua non, per la salvezza del mondo e dell'intero universo, e la fede in queste parole, dice Dostoevskij. Uomini come Matteo lo capirono, hanno lasciato tutto e seguirono quell'Uomo in cui abita la pienezza di Dio, Gesù. E dedicarono la vita ad annunziare quel Fatto. La Chiesa non ha altra ragion d'essere se non questa. Se parla d'a
L'ha indicato don D’Ambrosio sul “Corriere del Mezzogiorno” del 22 Settembre. Sbaglia, completamente, almeno su due questioni da me toccate: 1. La questione dei principi non negoziabili, che sta alla base del bene comune (rispetto della vita dal concepimento alla fine naturale, famiglia naturale, educazione, libertà religiosa, ecc.), è incomparabile con altre questioni, che sono soggette a discernimento della prudenza (accoglienza di profughi, di migranti, ecc.). Negli States degli anni ’90 c
Le vesti sacre si configurarono in Oriente e Occidente tra il V e il XII secolo. La Chiesa comprese che per il Servizio divino non si potevano usare quelle da lavoro o militari, perché il sacerdote è un ministro che svolge la funzione di mediatore tra il divino e l'umano, continuando l'opera di Gesù Cristo.
Lo splendore dei paramenti è a gloria e onore del Signore e non del sacerdote che li riveste, lo insegnano gli Orientali.
Irridendo i merletti, si dimostra una doppia ignoranza: teo
San Giovanni Rotondo, Santuario S. Maria delle Grazie 1 Maggio 2023
“Cari amici, oggi la Chiesa celebra San Giuseppe lavoratore. Il Papa Pio XII volle istituire questa celebrazione al primo maggio che, com’ è noto in tutto il mondo, è la festa del lavoro, per sottolineare che senza Dio, il lavoro dell’uomo non ha futuro. San Giuseppe è esempio dell’uomo che opera, che agisce, senza anteporre nulla a Dio. E siamo venuti qui, nella chiesa dove san Pio per tanti anni ha confessato tanti, don
E' noto che in tutti i partiti ci sono politici che si ritengono cattolici, nel centro-destra e nel centro-sinistra, ma il centro in realtà non esiste o è solo un ricordo del partito dei cattolici che non c'è più e stava a significare che in medio stat virtus. Chi è la virtus, ossia la forza? Dio, Cristo Redemptor hominis "centro del cosmo e della storia", come affermò Giovanni Paolo II: senza di lui non si può governare veramente l'umana società. Senza questo "centro" non v'è alleanza durevole
Quantum potes tantum aude, invita San Tommaso nella sequenza Lauda Sion, composta per la festa del Corpus Domini: devi osare tutto ciò che puoi, per tributargli la lode dovuta. Non è roba da Medioevo; san Giustino, nel II secolo, attesta che il sacerdote "celebra l'Eucaristia con tutta la forza di cui dispone". La processione interpreta la storia: indica il nostro pellegrinaggio in questo mondo, verso la Terra Promessa dell'Eternità. Per questo è un solenne gesto di adorazione: il Signore si è i
È stato pubblicato, qualche giorno fa, il video dell’intervista fatta da Guido Horst (caporedattore del settimanale cattolico tedesco Die Tagespost) a mons. Gänswein, segretario privato di Ratzinger da prima che fosse eletto al Soglio petrino.
Lo scambio, che ripercorre i gangli fondamentali della vita, dell’opera e del pensiero del teologo e Papa bavarese alla luce dell’esperienza di mons. Gänswein, è capace di illustrare le preoccupazioni e le angosce che hanno abitato il cuore e l
Il cristianesimo è un avvenimento, un incontro d'amore.
E' una esigenza irrinunciabile dell'Incarnazione il continuo scambio tra l'istituzione o autorità e il carisma, tra grazia e libertà.
Chi ha incontrato questa compagnia, sa che essa è la modalità con cui il mistero di Gesù ha bussato alla sua porta e lo ha portato nella Chiesa: una "compagnia guidata al destino", diceva Giussani.
Il carisma perché sia pienamente vissuto e realizzato, non può essere gestito in modo intimistico
Possibile che anche in occasione del Corpus Domini,il leit-motiv debba essere i poveri e l'ambiente? Non è la festa di quel Sacramento che solo può togliere la fame di Dio,che è la radicale povertà dell'uomo?Eppure lo ricorda all'inizio la Sequenza Lauda Sion: Laudis thema specialis/ panis vivus et vitalis/ hodie proponitur (Il tema speciale della lode odierna è il Pane vivo che dà la vita).Allora, annunciamo e inneggiamo a quel Dio che si è fatto carne e poi pane vivo per nutrirci in questo mo
L’evangelista Luca, nel prologo del suo vangelo (1,1-4), dichiara: “Poiché molti si sono accinti a comporre una narrazione degli avvenimenti compiuti in mezzo a noi, come ci hanno trasmesso coloro che fin da principio ne sono stati i testimoni oculari, e sono divenuti ministri della parola, è parso bene anche a me, dopo aver fatto diligenti ricerche su tutte queste cose, fin dalle loro origini, narrartele per iscritto, con ordine, o nobile Teofilo, affinché tu riconosca la verità degli insegname
La Chiesa fa l'Eucaristia e l'Eucaristia fa la Chiesa: un assioma medievale rilanciato da Henri De Lubac. Che dire dell'altro slogan ripetuto nei documenti liturgici che invoca la coerenza tra liturgia e vita? Non devono valere per chi favorisce in vari modi l'aborto, specialmente attraverso la politica?
Molti sono gli errori sulla natura dell'Eucaristia, sull'appartenenza alla Chiesa e sulla interconnessione tra le due.
Va detto chiaro, che l'Eucaristia non è un cibo comune, ma un fa
Da alcuni studiosi è stato fatto notare che il n.5 della Lettera Desiderio desideravi , affermi che per accostarsi alla S. Comunione sia sufficiente la fede nell'Eucaristia. Senonché, l'enciclica Ecclesia de Eucharistia di Giovanni Paolo II precisa che L'Eucaristia deve essere celebrata nella comunione ecclesiale e nell'integrità dei Suoi vincoli: "Non basta la fede, ma occorre perseverare nella grazia santificante e nella carità, rimanendo in seno alla Chiesa col "corpo" e col "cuore"; occorre
Sebbene da parte di molti teologi e liturgisti si richiami di frequente il celebre principio lex orandi-lex credendi, a ricordare che tra la fede e la preghiera, tra la dottrina e la liturgia che hanno prodotto la musica e l'arte sacre cristiane, vi sia un nesso indissolubile, assistiamo da decenni alla rottura e discontinuità tra essi. L'innovazione ha cancellato la tradizione, invece di mantenersi in equilibrio con essa, la riforma è diventata rivoluzione, in quanto non è stata condotta in bas
La nostra rivista Liturgia culmen et fons ha trattato di una questione grave e di sempre più urgente considerazione: la disciplina liturgica.
Infatti sembra che il dettato conciliare, che nella Costituzione liturgica Sacrosanctum Concilium si esprime con queste precise parole:
… Di conseguenza assolutamente nessun altro, anche se sacerdote, osi, di sua iniziativa, aggiungere, togliere o mutare alcunché in materia liturgica (SC 22).
sia largamente sconosciuto e quindi disatteso, an
Domenica XXVIII del Tempo Ordinario (Anno C)
(2 Re 5,14-17; Sal 97; 2 Tm 2,8-13; Lc 17.11-19)
Le letture di questa domenica parlano di alcuni personaggi “stranieri”, Naaman il siro e il samaritano, uno dei dieci lebbrosi guariti da Gesù.
All’epoca del profeta Eliseo (prima lettura) come al tempo di Gesù (Vangelo) questo appellativo – “stranieri” – indicava coloro che non appartenevano al popolo di Israele.
Oggi, da parecchi anni, con questo termine ci si r
Qual è stato il metodo di San Giovanni Paolo II per stare pienamente di fronte alla Verità?
«Io sono la Via, la Verità e la Vita» (Gv 14,6). Gesù dice di sé di essere “La Verità”. La sfida che lancia è tra coloro che intendono prendere sul serio, letteralmente, questa affermazione e coloro che non intendono farlo, attribuendole un valore sfumato o nullo. Giovanni Paolo II si è collocato, da credente, addirittura da santo, tra quelli della prima categoria, ed è stato chiamato ad
Ma chi lavora scientificamente su questi sistemi complessi sa che le cose non stanno così…
Sorprendente è il confronto tra gli scritti sul tema dell’autocoscienza di due autori italiani che sono vissuti a
distanza di più di sette secoli l’uno dall’altro: il primo, dottore della Chiesa, vissuto quando non si poteva
neppure immaginare l’odierna tecnologia; il secondo, oggi abbastanza affascinato dall’Oriente, ideatore e
costruttore di quell’odierna tecnologia, che tutti noi utilizziamo quo
In questo nuovo intervento, don Alberto richiama l'importanza del metodo nel vivere la fede. Lo si trova descritto nella "Forma d'insegnamento della Scuola Ecclesia Mater"
Nel precedente contributo del Prof. Gotti Tedeschi che, innanzitutto ringrazio per l’apprezzamento che ha voluto esprimere per il mio intervento dal titolo “Contro chi è la battaglia?”, apparso su Il Pensiero Cattolico, ho riconosciuto l’invito esplicito a precisare qualcosa in più in vista di una risposta alla d
Oggi è frequente, tra coloro – e non sono molti, pur non essendo neppure pochissimi – che si rendono conto della gravità situazione sia ecclesiale-ecclesiastica (sbandamento dottrinale e morale, contrapposizioni tra i cosiddetti “progressisti” e i cosiddetti “tradizionalisti”, divisioni tra i laici e tra gli ecclesiastici, scandali di ogni genere, posizioni eretiche/ereticheggianti, scismatiche/scismaticizzanti, e forme varie di apostasia vera e propria, ecc.), che socio-politica… è frequente e
Nelle analisi condotte nei diversi ambiti (socio-politico, economico, psicologico, ecc.) inevitabilmente ci si
ferma ad una lettura “orizzontale” dei fatti, ma una “lettura” più profonda delle “cause”, aiuterebbe a capire la
radice dei problemi. Una chiave di lettura “seria” della nostra epoca si trova in un’affermazione di
Benedetto XVI (riportata da Francesco ai Vescovi polacchi) : questa è l’epoca del peccato contro Dio
Creatore!». Essa sintetizza l’attualità della dottrina de
Questo intervento è strettamente collegato al mio precedente su “Il pensiero cattolico” (Il metodo di san Giovanni Paolo II) essendone come un approfondimento.
Nelle analisi di vario genere, condotte secondo il taglio proprio dei diversi ambiti (socio-politico, economico, psicologico, ecc.) inevitabilmente – o talvolta anche volutamente – ci si ferma quasi sempre e solo ad una lettura “orizzontale” dei fatti, quando, invece, una “lettura” più profonda delle “cause” dei problemi dell’umanit
Nel celebre discorso tenuto a Colonia il 15 novembre 1980, rivolto a scienziati e studenti, in occasione del settimo anniversario della morte di sant’Alberto Magno, presentando la sua visione della scienza (“epistemologia”), san Giovanni Paolo II, prospettò due strade alternative per il cammino delle nostre scienze.
– L’una senza riferimento ad una verità oggettiva e metafisica, vedeva la scienza inevitabilmente schiava del potere che finanzia le ricerche e indirizza le sue applicazioni tec