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ESEMPIO DI UN SANTO MATRIMONIO CATTOLICO

Il beato Carlo d'Asburgo è stato l'ultimo imperatore d'Austria e governante dell'Impero Austro-Ungarico, ma è stato anche ed in particolare un padre di famiglia ed un marito amorevole e leale per sua moglie Zita. Sono stati sposati per undici anni prima della morte prematura di lui nel 1922, e hanno avuto otto figli. Nonostante le difficoltà del governo durante la Prima guerra mondiale, Carlo non ha mai dimenticato l’importanza del suo matrimonio, offrendo ai figli e ai suoi sottomessi un modell

SANTA TERESINA DI LISIEUX: LA PERFETTA FELICITÀ NELLA SOFFERENZA (PARTE 10)

3. Il martirio dell'anima Questo martirio è il più doloroso di tutti. Viene direttamente da Dio e, apparentemente, senza un motivo e senza preavviso. Santa Teresina, durante tutta la sua vita religiosa si nutrì del pane amaro dell'aridità spirituale e della mancanza di consolazione nella preghiera quotidiana. "Per me è sempre notte, sempre tenebre, notte oscura. Nelle mie relazioni con Gesù, niente: Aridità! Sonno! Ma se Gesù vuole dormire, perché dovrei impedirglielo?". Santa Teresina trov

SANTA TERESINA DI LISIEUX: LA PERFETTA FELICITÀ NELLA SOFFERENZA (PARTE 9)

Il martirio del cuore E' un martirio ancor più doloroso di quello del corpo. Anche quando era bambina, Teresina aveva un immenso desiderio di amore e di affetto nel cuore: "Non ho un cuore insensibile - scrisse -; ma appunto perché lo so capace di soffrire molto, io bramo offrire a Gesù tutti i generi di patimenti che al mio cuore sia possibile sopportare". Quello che normalmente porta le persone a lamentarsi, per lei era, invece, fonte di gioia, perché, attraverso la sofferenza, aveva mo

Valerio

Valerio in CONFETTI DI SANTITÀ

SANTA TERESINA DI LISIEUX: LA PERFETTA FELICITÀ NELLA SOFFERENZA (PARTE 8)

Il martirio del corpo Santa Teresina, nella preghiera, aveva chiesto di soffrire le pene del martirio, e fu esaudita. Le sue sofferenze fisiche furono, anzi, più di un martirio. Soffrì molto anche durante la sua infanzia, ma fu soprattutto verso la fine della sua vita terrena che le sue pene si moltiplicarono. Le sue forze diminuirono; si trascinava, nel vero senso della parola, ai vari esercizi della Comunità, compiendo ogni dovere, anche il più faticoso ufficio liturgico della sera, seb

Valerio

Valerio in CONFETTI DI SANTITÀ

SANTA TERESINA DI LISIEUX: LA PERFETTA FELICITÀ NELLA SOFFERENZA (PARTE 7)

Il più importante dovere di ogni persona è compiere fedelmente i doveri del proprio stato di vita, e generalmente ciò comporta molte sofferenze. Santa Teresina era una religiosa, e quindi prediligeva quelle sofferenze che erano legate alla perfetta fedeltà interiore ed esteriore alla sua Regola. Osservava i voti con una delicatezza ed una precisione che poteva ben essere chiamata eroica. Il grado con cui osservava il voto di povertà avrebbe conquistato l'ammirazione di san Francesco d'Assisi,

Valerio

Valerio in CONFETTI DI SANTITÀ

La Natività nella visione della Beata Anna Katharina Emmerick

La nascita del Figliuolo di Dio non fu affatto comune, ma avvenne in maniera miracolosa, fu un evento del tutto soprannaturale. La Beata Anna Katharina Emmerick ci racconta ciò che ebbe il dono di vedere in una sua esperienza mistica. Ella scrive che nella Notte Santa, quando l'Emmanuele si manifestò agli uomini, la Madonna generò in maniera prodigiosa, senza l'aiuto di nessuno, in un'atmosfera di perfetto candore e pudore. Un insolito movimento regnava nella natura, negli uomini e in molti luog

Valerio

Valerio in CONFETTI DI SANTITÀ

SANTA TERESINA DI LISIEUX: LA PERFETTA FELICITÀ NELLA SOFFERENZA (PARTE 6)

Santa Teresina prediligeva le croci nascoste. "Conosco un'altra sorgente - scrisse - quella dove, dopo aver bevuto, si ha ancora sete, ma d'una sete che non tormenta, anzi al contrario, è piena di dolcezza, perché ha sempre di che soddisfarsi. Questa sorgente è la sofferenza conosciuta da Gesù solo!". Perciò cantava: "Quant'è soave il saper velare il dolore! Si, voglio patire e non dirlo, perché Gesù si consoli: che m'è gioia il vederLo sorridere quando il mio cuore è in esilio". Riguardo alle

Valerio

Valerio in CONFETTI DI SANTITÀ

SANTA TERESINA DI LISIEUX: LA PERFETTA FELICITÀ NELLA SOFFERENZA (PARTE 5)

Santa Teresina sapeva bene che sono proprio le piccole cose a formare la santità, che di contro non è affatto piccola. "E' tutto così grande nella vita religiosa. Raccattare uno spillo per amor di Dio può convertire un'anima!". La dottrina cattolica, infatti, insegna che la grazia santificante, che rende una persona come un tralcio vivo unito alla vite, che è Cristo, dà ad ogni opera buona un valore soprannaturale. Ciò accade ancor più per i religiosi. Le piccole croci sono sempre a portata

Valerio

Valerio in CONFETTI DI SANTITÀ

SANTA TERESINA DI LISIEUX: LA PERFETTA FELICITÀ NELLA SOFFERENZA (PARTE 4)

Santa Teresina è stata coerente e coraggiosa. Comprendeva il valore immenso della sofferenza ed era forte nell'abbracciarla con tutto il cuore. "Si, posso dirlo con verità - scrive -: la sofferenza mi ha teso le braccia fin dal primo mio entrare in monastero, ed io l'abbracciai con amore". Fin da giovanissima, nel ringraziamento alla Santa Comunione, spesso pregava: "O Gesù, dolcezza ineffabile, cambiate per me in amarezza tutte le consolazioni della terra!"; e nel giorno della sua professio

Valerio

Valerio in CONFETTI DI SANTITÀ

LA BELLEZZA DEL CREATO RICONDUCE ALLA GRANDEZZA ED ALLA PERFEZIONE DI DIO CREATORE

Il beato Contardo Ferrini sapeva elevarsi dal creato al Creatore con grande facilità. Per lui l'universo era la via, l'opera, "il poema di Dio" che canta l'onnipotenza, la sapienza e la bontà divina. Scrisse a un amico: "Vieni con me; ti farò conoscere le mie montagne. E là parleremo di Dio. Com'è bello su una vetta solitaria avvicinarsi a Dio e contemplare nella natura selvaggia e rude il suo sorriso eternamente giovane!". Anche il tempo avverso lo elevava a Dio. "L'Ascensione, la gioi

Valerio

Valerio in CONFETTI DI SANTITÀ

SANTA TERESINA DI LISIEUX: LA PERFETTA FELICITÀ NELLA SOFFERENZA (PARTE 3)

A Santa Teresina non bastava sapere che la sofferenza veniva dall'Amore di Dio, ma voleva anche conoscere cosa Egli intendeva realizzare mediante questa sofferenza, per poter meglio entrare nei Suoi amabili disegni. Nella sofferenza ella trovò tre scopi principali: 1) La prova del suo amore per Dio, quello più grande, puro e autentico, perché "non si può amare senza soffrire". Amava, dunque, gioire per poter, sotto il torchio della sofferenza, provare a Dio il suo amore in un modo, si

Valerio

Valerio in CONFETTI DI SANTITÀ

SANTA TERESINA DI LISIEUX: LA PERFETTA FELICITÀ NELLA SOFFERENZA (PARTE 2)

Santa Teresina, pensando a Dio che le mandava delle sofferenze, ne aveva un'idea molto delicata e consolante. Dio non è affatto insensibile né tanto meno crudele, ma è il più amorevole dei padri. Tutto viene dal suo infinito e perfetto Amore. Scriveva Santa Teresina: "Lungi dal lamentarmi con Gesù della croce che ci manda, non arrivo a comprendere l'amore infinito che L'ha portato a trattarci così". E ancora: "Questa pena è una tenera predilezione da parte di Gesù. Che privilegio ci ha

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Valerio in CONFETTI DI SANTITÀ

SANTA TERESINA DI LISIEUX: LA PERFETTA FELICITÀ NELLA SOFFERENZA (PARTE 1)

La sofferenza è caratteristica della condizione umana macchiata dal peccato originale. Il Signore Gesù ce ne ha rivelato il senso, mostrandocelo in prima persona col farsi l'"Uomo dei dolori", per essere nostro Modello e nostra Via. Come ulteriore monito ed incoraggiamento ci ha dato mirabili esempi di persone elevate che lo hanno seguito, in modo eroico, nell'accogliere ed amare il dolore come strumento di santificazione per sé e per il prossimo, e dimostrazione del distacco dalle gioie del mon

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Valerio in CONFETTI DI SANTITÀ

20 settembre: IMPRESSIONE DELLE STIMMATE DI SAN PIO DA PIETRELCINA

Venerdì 20 settembre del 1918, poco prima della fine della Prima Guerra Mondiale, Padre Pio, trovandosi da solo nel coro della piccola chiesa di San Giovanni Rotondo, mentre faceva il ringraziamento subito dopo aver celebrato Messa, ricevette il dono delle Sacre Stimmate. Queste sante ferite d'amore, continuamente sanguinanti, come in un'inesauribile cascata, gli procuravano atroci dolori che da soli lo avrebbero fatto morire, se Dio non avesse sostenuto il suo cuore, ma lo univano in una manier

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Valerio in CONFETTI DI SANTITÀ

COME SANTA CHIARA, CON LA SUA FEDE NEL SANTISSIMO SACRAMENTO, RESPINSE L'ESERCITO SARACENO SALVANDO IL MONASTERO E LA CITTÀ DI ASSISI

Nel 1240 Federico II di Svevia fece guerra alla Chiesa attaccando lo Stato Pontificio, e a tale scopo assoldò circa 20000 saraceni, a cui dette la città di Lucera. Essi si mossero da lì e misero a ferro e fuoco molte città e castelli, uccidendo, facendo prigionieri, profanando chiese e macchiandosi di orribili sacrilegi. Nel mese di settembre arrivarono alle porte di Assisi e ormai varcati i confini del monastero delle Clarisse, esse, come ci racconta Tommaso da Celano nella "Vita di Santa Chiar

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2 AGOSTO; IL PERDONO DI ASSISI

Per i suoi altissimi meriti San Francesco d'Assisi, in una notte del 1216, ricevette da Dio la grazia di una straordinaria indulgenza plenaria che, nel corso dei secoli, ha santificato miriadi di anime, secondo l'auspicio del santo che ebbe a dire, annunciandola alle persone radunatesi alle Porziuncola: "“Fratelli miei, voglio mandarvi tutti in Paradiso!”. Riportiamo il racconto di come tutto ciò avvenne e le condizioni richieste per lucrare l'indulgenza, dal mezzogiorno dell'1 Agosto alla

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LO STRAORDINARIO ESEMPIO APOSTOLICO DI SANTA BRIGIDA DI SVEZIA: SPOSA, MADRE, MISTICA E RELIGIOSA

Santa Brigida nacque nel giugno del 1303, a Uppsala, nel castello di Finsta. Era figlia di Birgen Persson, governatore della regione dell'Upplan, e di Ingeborga, anch'ella di nobile famiglia. All'età di 12 anni, dopo la scomparsa di sua madre, fu mandata dalla zia Caterina Bengtsdotter per completare la sua educazione. In quel periodo ebbe un intenso colloquio mistico con Nostro Signore Gesù, durante il quale, vedendone le piaghe, gli domandò: “O mio caro Signore, chi ti ha ridotto così?”, le

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LA PRIMA APPARIZIONE DELLA MADONNA A RUE DU BAC A SANTA CATERINA LABOURE'

Nella notte tra il 18 e il 19 luglio del 1830, mentre in Francia c'era grande timore per la possibilità di una nuova rivoluzione, a Parigi, in rue du Bac, nella cappella della Casa Madre della Compagnia delle Figlie della Carità, fondata San Vincenzo de Paoli nel 1633, Santa Caterina Labouré, allora ancora novizia, ricevette la prima apparizione della Beata Vergine Maria, rimanendo in colloquio con lei per più di due ore. Ad essa ne seguirono altre, di cui la più importante e nota avvenne il 27

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SANTA VERONICA GIULIANI E LA PREGHIERA PER I SACERDOTI PECCATORI

Nostro Signore Gesù e la sua Santissima Madre, attraverso le visioni e le rivelazioni private concesse a Santa Veronica Giuliani nelle sue estasi mistiche, ci mostrano quanto siano gravi e penose per il nostro divin Salvatore, le colpe commesse dai consacrati. Moltissimi sacerdoti, religiosi, religiose, confessori e sacri ministri, vanno purtroppo all'inferno per i loro abominevoli peccati. Essi commettono sacrilegi, profanazioni, consacrano il Corpo e il Sangue di Cristo trattandolo come se ne

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L'UNICITÀ DEL VALORE DI OGNI ESSERE UMANO PUR NELLA SUA PICCOLEZZA

Santa Teresina del Bambin Gesù ci insegna come ogni persona sia unica e preziosa davanti a Dio, per quanto possa essere limitata o apparire insignificante rispetto alle altre. Ma Lui la ama infinitamente per come ella è, e l'ha stabilita in tale modo come elemento fondamentale del suo disegno d'amore, del suo giardino, in cui ogni fiore è diverso da tutti gli altri e contribuisce in modo essenziale ed insostituibile alla sua bellezza e al suo profumo. 5 –Ma Gesù mi ha istruita riguardo a

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SANTA MARIA GORETTI, MARTIRE DELLA PUREZZA

Maria Goretti salì al Cielo il 6 luglio del 1902, all'età di dodici anni, con la Corona di vergine e di martire, uccisa per aver voluto proteggere la sua castità. Il Papa Pio XII la canonizzò il 24 giugno del 1950 davanti ad una moltitudine di fedeli che gremiva Piazza San Pietro e che comprendeva anche la madre della piccola, i suoi fratelli e persino il suo assassino pentito. Riportiamo alcuni estratti del discorso tenuto dal Sommo Pontefice in quell'occasione: "Venerabili Fratelli e

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Santa Maria Maddalena de Pazzi e il Preziosissimo Sangue di Gesù

Nel corso della sua vita Santa Maria Maddalena de Pazzi (1566-1607), nata da una nobile famiglia fiorentina e divenuta carmelitana all'età di 16 anni, ha ricevuto numerose e lunghe estasi ed immense grazie come lo scambio del suo cuore con quello di Gesù, le stigmate invisibili e i colloqui con la Santissima Trinità. Nonostante tutto ha sempre continuato a svolgere con umiltà e zelo instancabile i suoi doveri di monaca, nella quotidianità, conducendo una vita nascosta di preghiera, abnegazione e

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I SETTE DOLORI DI MARIA

La Madre di Dio rivelò a Santa Brigida che, chiunque reciti sette "Ave Maria" al giorno meditando sui suoi dolori e sulle sue lacrime e diffonda questa devozione, godrà dei seguenti benefici: La pace in famiglia. L’illuminazione circa i misteri divini. L'accoglimento e la soddisfazione di tutte le richieste purché siano secondo la volontà di Dio e per la salvezza della sua anima. La gioia eterna in Gesù e in Maria. PRIMO DOLORE: La rivelazione di Simeone Simeone li benediss

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I SANTI VEGGENTI DI FATIMA E L'IMPORTANZA DELLA PREGHIERA PER LA CONVERSIONE DEI PECCATORI, PERCHE' NON SUBISCANO LA PENA ETERNA DELL'INFERNO

Estratto dalla conferenza tenuta da Mons. Athanasius Schneider il 7 ottobre del 2017 nel Santuario della Madonna delle Grazie di Montenero, Livorno, in occasione del decimo pellegrinaggio del Coordinamento toscano Summorum Pontificum. Il tema principale trattato da sua Eccellenza è stato il valore inestimabile del messaggio profetico dato dalla Santa Vergine Maria nelle apparizioni di Fatima, con la fondamentale importanza della preghiera e dei sacrifici da offrire per la conversione dei pe

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PADRE, RACCOMANDO NELLE VOSTRE MANI LO SPIRITO MIO

Il Divin Salvatore, vicino a morte, gettando gli ultimi sospiri, disse con forte voce e molte lacrime: Padre raccomando nelle vostre mani lo spirito mio! Fu l’ultima sua parola, con la quale l’amato Fi­glio diede la massima testimonianza del suo amore verso il Padre. Quando dunque ci manca tutto e le nostre angoscie sono estreme, non ci può mancare questa pa­rola, questo sentimento, questa rinunzia assoluta dell’a­nima nostra fra le mani del nostro Salvatore. San Francesco di Sales, Teot

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