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  1. a cura di P. Francesco Solazzo* Il Catechismo Maggiore di S. Pio X, al n. 830, presenta il Matrimonio cristiano con queste parole: “Il Matrimonio è un sacramento, istituito da nostro Signore Gesù Cristo, che stabilisce una santa ed indissolubile unione tra l’uomo e la donna, e dà loro la grazia di amarsi l’un l’altro santamente e di allevare cristianamente i figliuoli”. E al n. 518 dice che “Con la parola sacramento s’intende un segno sensibile ed efficace della grazia, istituito da Gesù Cristo per santificare le anime nostre”. In poche parole, significa che il Sacramento è direttamente opera di Dio che agisce attraverso i segni e non dipende nella maniera assoluta dalla degnità e indegnità dei ministri che lo celebrano. Ogni Sacramento, inoltre, trova la sua efficacia nel Sacrificio della Croce. Anche il Matrimonio cristiano, dunque, è opera diretta di Dio; è quindi Dio che unisce gli sposi in un vincolo indissolubile e questo vincolo è finalizzata prima di tutto alla loro santificazione e a collaborare all’attività creatrice di Dio attraverso la nascita dei figli educandoli secondo la fede cristiana ricevuta. A questo si riferiva Gesù quando ha detto che «All’inizio della creazione Dio li creò maschio e femmina; per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e i due saranno una carne sola. Sicché non sono più due, ma una sola carne. L’uomo dunque non separi ciò che Dio ha congiunto» (Mc 10,6-9). Con la sua precisazione il Divino Maestro restaura la freschezza della Volontà Divina al momento della creazione. I cristiani, che invece di sposarsi davanti a Dio convivono o si sposano solo civilmente (che davanti a Dio è la medesima cosa), sono in contrasto con la Volontà Divina, poiché stanno rifiutando un dono inestimabile di Dio. Convivere è in pratica, un atto di superbia poiché in quel modo la coppia sta dicendo a Dio di non aver bisogno della sua Grazia per vivere insieme e per diventare santi; sta rifiutando cioè il dono del suo Preziosissimo Sangue sparso sulla Croce. Ugualmente, coloro che divorziano stanno considerando le loro difficoltà più grandi della Grazia di Dio che li unisce. Anche nel caso si creino situazioni gravissime per le quali diviene impossibile una pacifica convivenza, gli sposi non sono autorizzati a compromettere il vincolo che Dio ha istituito, poiché in quel vincolo c’è la salvezza delle loro anime, che è il fine per il quale Gesù Cristo è morto sulla Croce. *P. Francesco Solazzo, passionista originario di Trepuzzi (Lecce), è stato ordinato sacerdote il 29 giugno 2015 – solennità dei Santi Pietro e Paolo – presso la cattedrale di Lecce dall’arcivescovo Domenico Umberto D’Ambrosio.
  2. PREGHIERA DEL MATTINO di Don Mario Proietti Santa Famiglia, ti preghiamo oggi per le famiglie cristiane di tutto il mondo; concedi la perseveranza a coloro che sono "insieme" nella celebrazione della loro fede; mostra il cammino da seguire a coloro che cercano la comunione e l'unità: la via che tu stesso hai percorso, la via della croce; fa' scoprire la saggezza della comunione nelle gioie e nei sacrifici a coloro che si sentono soli, nonostante siano in mezzo agli altri. Concedi la pace a ogni famiglia, ora e sempre. Amen
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