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  1. Libera traduzione da Lifesitenews dell'articolo "Water-gun baptisms may be valid, but they’re certainly sacrilegious di Joseph Shaw. In questi giorni hanno avuto un certo risalto sul web le fotografie di chierici che puntano delle pistole ad acqua verso i bambini per "battezzarli". Alcune di queste foto sembrano essere posticce, se supponiamo che i Sacerdoti prima abbiano impartito il battesimo in modo ordinario, ma poi si siano messi in posa subito dopo per queste foto "scherzose" . Questo potrebbe comportare, forse in parte, la differenza, ma non ritengo che possa variare il nocciolo della questione chissà di quanto. La domanda infatti è: perché dei sacerdoti dovrebbero atteggiarsi a fare il clown, in Chiesa, dopo aver battezzato un bambino? In un altro caso, ad esempio, in una foto viene ritratto un prete che, indossando degli abiti liturgici, usa una pistola ad acqua per benedire gli adulti con l'Acqua Santa. Se fosse vera, è grave ma, qualora sia stata una messa in scena, la situazione potrebbe addirittura essere peggiore. Alcuni ritenevano che fossero finiti i tempi della "Messa da clown", in voga qualche anno fa, e di altri esempi estremi di mancanza di rispetto per la Liturgia, ma sembrerebbe che questo spirito sopravviva, sia tra cattolici che non cattolici. Non è peregrino ritenere che coloro che hanno pubblicato queste fotografie e le persone in esse impresse, possano pensare chiaramente che sia tutto terribilmente divertente e che tutto vada bene. Prima che a qualcuno possa venire in mente che l'uso delle pistole ad acqua sia una risposta seria al coronavirus, permettetemi di essere la millesima persona a sottolineare che non è così. Tramite gli "asperges", le persone sono state benedette a distanza per secoli, con un attrezzo liturgico chiamato aspergillum, senza alcun tipo di problema. Questa è forse una piccola sfaccettatura di un approccio alla liturgia oramai diffuso, e in particolare di un approccio consolidato alla "liturgia" in uso per battesimi e matrimoni, che tende a vedere questi riti come un qualcosa che debba essere animato con battute e parole sentimentali. Anche i "servizi matrimoniali civili" oramai si ritrovano con questa impostazione. È come se un apprezzamento ed una sottolineatura forte della gravità, intesa come importanza, dell'occasione sia una sorta di disastro che possa mettere le persone a disagio. La guida ufficiale ai sacramenti invece sottolinea quanto essi siano invece momenti da vivere seriamente, proprio per l'importante differenza che fanno i Sacramenti nella realtà di un'anima. Realizzarli in modo burlesco è prima di tutto sacrilego, inteso come un abuso di una cosa santa. Ma è anche un'offesa contro tutti coloro che ne sono testimoni, perché rende difficile per loro prenderlo sul serio. Se non prendi sul serio un Sacramento, non puoi parteciparvi proficuamente, né come candidato al Sacramento né come spettatore. Si potrebbe obiettare che almeno il Sacramento è valido. Il resto potrebbe non essere della massima importanza, e ...... perché non divertirsi? Forse (?) potrebbe essere così nel caso del Battesimo con la pistola ad acqua, ma un matrimonio in cui la coppia non prende sul serio quello che sta facendo potrebbe non essere valido, e anche se lo fosse, la coppia non otterrà facilmente le grazie del Sacramento ed in modo abbondante come farebbero altrimenti. L'appello liturgico degli "anarchici della validità" (coloro che affermano che comunque il Sacramento è valido e possono fare quello che vogliono) non è tuttavia un argomento con fondamenta solide. Accanto ad un clown sacramentalmente valido, infatti, troviamo un clown sacramentalmente invalido. In uno dei miei momenti da "pillola rossa", mentre riflettevo sulla importanza del problema dell'anarchia liturgica, ho approfondito l'argomento della materia non valida usata in alcune diocesi americane negli anni '70 per diversi anni (ndr materia, forma e intenzione servono ai fini della validità dei Sacramenti). Dopo diverso tempo, questo abuso finì, ma la piaga dei matrimoni invalidi non sembra attenuarsi. Nel 2016, anche Papa Francesco ha affermato che forse ben la metà di tutti i matrimoni cattolici potrebbe essere annullata. Persistono anche problemi relativi a formule non valide utilizzate per il battesimo; ma persistono anche problemi importanti circa l'uso dell'assoluzione generale per il sacramento della penitenza senza preoccuparci delle condizioni per la validità, e così via. Non mi risulta ci siano molti "progressisti" liturgici impegnati su questi problemi; forse alcuno. Pertanto quindi, il motivo per cui si sentono liberi di giocare in fretta e in libertà con la liturgia non è perché sentono fortemente la validità sacramentale e non si preoccupano di nient'altro, ma perché non si preoccupano molto della validità sacramentale. Potrebbero forse ritenere che i Vescovi e la Santa Sede abbiano forte contezza circa la validità e ci permettono di confortarci con il pensiero, quando è possibile, che il Sacramento possa comunque essere valido in questo o quel caso. Ma se si preoccupassero davvero della validità, prenderebbero seriamente la liturgia, e questo è evidentemente qualcosa che non molti stanno realmente mettendo in atto. Gli abusi liturgici sono un'offesa a Dio, come l'abuso di qualcosa di santo. Sono anche un'offesa contro i fedeli, il cui impegno spirituale nella liturgia è impedito. Ancora una volta, sono un'offesa contro nostro Signore, che ha istituito i Sacramenti per la nostra salvezza, e contro la Santa Madre Chiesa, che li ha circondati con cerimonie e testi intesi a dare gloria a Dio e ad aiutarci nella nostra partecipazione. Infine, sono un'offesa contro il sacerdozio stesso, che dovrebbe proteggere la liturgia dalla profanazione e la cui funzione è quella di fornirla agli altri per il bene delle anime. Traduzione di Claudio.
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