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Claudio C.

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Tutte le attività di Claudio C.

  1. Un grande salto per la genetica: la sinfonia delle nostre cellule. La rivista americana Science ha assegnato il premio "Scoperta dell'Anno" a delle nuove tecnologie che rivelano come il DNA riesca ad inviare un segnale ad ogni cellula per farle compiere la propria particolare attività e svilupparsi nel tempo. Secondo gli scienziati, i progressi compiuti da questa nuova tecnologia trasformeranno la scienza nei prossimi decenni, rendendo possibile prevedere il processo di invecchiamento, lo sviluppo e la guarigione delle malattie in modo sempre più preciso. Proprio come una partitura musicale indica quando corde, ottoni, percussioni e fiati suonino per creare una sinfonia, una combinazione di tecnologie è rivelatrice di quando i geni nelle singole celle si accendono, mettendo in condizione le cellule di riprodurre le loro parti specializzate. Gli specialisti stanno lavorando su come trasferire l'utilizzo di queste tecniche sulle cellule umane, per comprendere il modo in cui invecchiano e rigenerano, ma anche per comprendere finalmente le alterazioni che causano il cancro, il diabete o altre malformazioni fisiche. "La rivoluzione a cellula singola sta appena iniziando", conclude l'articolo pubblicato dall'American Association for the Advancement of Science, una delle più importanti federazioni di organizzazioni scientifiche e redattore della rivista Science. Il ruolo della scienza Sviluppare la nostra conoscenza del genoma umano è una cosa buona di per sé, ma il progresso scientifico, se considerato come un assoluto e lasciato a se stesso, senza regole né scopi, non è moralmente indifferente. Soprattutto se usato dal transumanesimo nella sua ricerca di un'abolizione utopica della vecchiaia, della malattia e della morte. Un recente simposio organizzato dall'Institut Universitaire Saint-Pie X ha evidenziato il modo in cui l'ideologia del progresso nel regno scientifico porta l'uomo a disconnettere la ragione umana dalla ragione divina al lavoro in natura. Onnipotente, creativo, privo di una vera finalità e senza alcuna eterna felicità da conquistare, la ragione umana si lascia andare al progresso come a un'indeterminazione sterile, trasformando all'infinito il mondo. Alla luce della Fede che lo regola indirettamente - poiché ha il proprio oggetto - la scienza non può giocare a Dio e attaccare la natura umana con il pretesto della libera ricerca e sperimentazione. Perché l'uomo è stato creato "a immagine e somiglianza di Dio" (Genesi 1:26). San Basilio di Cesarea, commentando questo passo della Bibbia, spiega che l'uomo è stato, per così dire, introdotto nel "laboratorio" di Dio, ricevendo la capacità di conoscere le meraviglie della sua creazione. Ma questo potere concesso all'uomo non può essere cieco, spiega San Basilio: Dandoci la capacità di essere come Dio, ci ha permesso di essere gli artigiani della nostra somiglianza con Dio, così che possiamo meritare una ricompensa per il nostro lavoro, così che non abbiamo bisogno di oggetti senza vita come i ritratti fatti dalle mani di un pittore, in modo che il risultato della nostra somiglianza non possa servire per la lode di un altro. Possano gli specialisti del genoma umano meditare su queste sagge parole per trarre il massimo profitto dai talenti che hanno ricevuto. In particolare, riconoscendo che la distruzione di un embrione con un DNA che contiene il programma per una vita umana non può essere l'eliminazione di un semplice "ammasso di cellule". Fonti: AFP / iuspx / FSSPX.News - 17/01/2018 da https://fsspx.news/fr/le-grand-bond-genetique-en-avant-43990
  2. di MAIKE HICKSON per LifeSiteNews . Traduzione a cura di #IPC CC. Un cardinale tedesco ed un vescovo americano, molto noti per la loro ferma e coraggiosa difesa della fede cattolica, benediranno la Chiesa ed il mondo questa domenica [20 Gennaio 2019, ndr] con un'immagine miracolosa del Volto Santo di Gesù, che fu definita da San Padre Pio "il più grande miracolo che abbiamo". Il cardinale Gerhard Müller e l'Arcivescovo Salvatore Cordileone si recheranno infatti al [Santuario di, ndr] Manoppello, Italia, per celebrare la Santa Messa nella Basilica del Santo Volto e poi per benedire tutta la Chiesa ed il mondo con l'immagine miracolosa del volto di nostro Signore. Paul Badde - autore di diversi libri sul Volto Santo e corrispondente a Roma dell'EWTN (Global Catholic Network, televisione via cavo degli Stati Uniti, ndr) - ha intervistato il cardinale Gerhard Müller a proposito di questo evento di cui diversi siti internet stanno dando notizia - ed al quale parteciperà anche l'arcivescovo Bruno Forte, vescovo locale di Chieti-Vasto. La celebrazione inizierà con una Messa alle ore 11.00 nella Basilica e poi proseguirà con una processione e la benedizione con la reliquia del Sacro Volto. Il 20 gennaio è il tradizionale Omnis Terra Domenica, data in cui, nel 1208, Papa Innocenzo III per la prima volta benedisse la Chiesa e il mondo con questa reliquia, che si ritiene derivi dalla tomba di Nostro Signore, e che raffigura il suo volto nel momento della sua Risurrezione. In quell'anno, Innocenzo III condusse una solenne processione con il Volto Santo da San Pietro alla chiesa dell'ospedale di S. Spirito, S. Maria in Sassia. La processione fu ripetuta annualmente la seconda domenica dopo l'Epifania [per diversi secoli, ndr]. Quando il Volto Santo andò perso nel Sacco di Roma del 1527, questa tradizione cessò, per poi essere ripristinata nel 2016 dall'arcivescovo Georg Gänswein, il segretario privato del Papa emerito Benedetto XVI. Gänswein, portò in processione una copia della reliquia del Volto Santo per le strade di Roma e celebrò una messa festiva in onore di questa reliquia. Nel 2006, Papa Benedetto si recò a Manoppello, un piccolo paese di montagna in Abruzzo, per visitare il Volto Santo e quindi per onorare, come Papa, questa reliquia ancora una volta. Papa Francesco, ad oggi, non ha visitato il Volto Santo, ma vi si sono recati molti cardinali, tra cui il cardinale Joachim Meisner, il cardinale Robert Sarah e il cardinale Kurt Koch. Il vescovo responsabile di questo santuario, l'Arcivescovo Forte, ha rilasciato un'intervista a Paul Badde, in cui ha voluto fortemente sostenere l'autenticità di questa sacra reliquia. Nella sua intervista con Paul Badde, il cardinale Müller, che è stato Prefetto della Congregazione per la Dottrina, ha spiegato che lui, come vescovo e come sacerdote, si considera "un difensore della fede". "Anche se non sono più il Prefetto [del CDF]," ha detto, "la mia missione - assegnatami con la mia ordinazione in Cristo - è quella di difendere la verità dei Vangeli. (Gal 2:17). "È in questa luce che il cardinal Müller ha detto:" Pertanto, è [santo] compito del [sacerdote] benedire i fedeli con l'immagine di Cristo. La Santissima Trinità, l'Incarnazione, la Croce di Cristo e la Resurrezione sono le verità fondamentali della Fede Cristiana "."Nel mezzo delle Celebrazione," ha continuato Muller ", il sacerdote solleva il Corpo e il Sangue di Cristo, che durante la Santa Consacrazione è presente prima della Comunione come "'Agnello di Dio che toglie i peccati del il mondo "(Giovanni 1:29). " Alla luce di questi sacri doveri di un sacerdote, il cardinale Müller ha detto di vedere oggi, tuttavia, "un modo di pensare secolarizzato, diffuso anche tra le più alte autorità [ecclesiastiche ndr] ". "E' letale [per la Fede ndr] quando i vescovi si sentono più a loro agio in raccolte di fondi, in attività di diplomazia segreta, preferendo essere i beniamini dei media e confidenti politici, piuttosto che essere umili servitori della Parola (Luca 1: 2)" e "di esempio per il gregge"(Pietro 5: 3). Quando Paolo Badde ha chiesto spiegazione al cardinale tedesco del proprio coraggio esteriore di fronte alla indifferenza ed al disprezzo, il cardinale Müller ha risposto che "il disprezzo e il ridicolo, intrighi e pettegolezzi non sono caratteristiche di un vero cristiano." ha tuttavia aggiunto, "daremmo un buon esempio al mondo se seguissimo la nostra coscienza e vivessimo seguendo i comandamenti di Dio del decalogo e le beatitudini enunciate da Gesù nel discorso della montagna", ovviamente con l'aiuto della Grazia. Riflettendo su come potrebbe rinascere la Chiesa, il cardinale ha voluto sottolineare l'importanza della purificazione e della penitenza. "Vale a dire: non dobbiamo incolpare gli altri, la Chiesa, i nostri predecessori, il clero, per colpe che invece sono nostre, ma invece è nostro compito batterci il petto in segno di contrizione e pregare; ciò migliorerebbe davvero l'atmosfera all'interno della Chiesa". da https://www.lifesitenews.com/blogs/german-cardinal-and-us-bishop-to-bless-world-with-miraculous-image-of-jesus
  3. DOMANDA La liturgia in lingua volgare (es. italiano ndr) è accessibile ed aiuta a capire la gente. Come può essere una brutta cosa? RISPOSTA di Peter Kwasniewski È caratteristico del razionalismo del movimento liturgico (basato sui suoi precursori dell'Illuminismo) dare priorità alla comprensione verbale e alla comprensione della mente, (rispetto che al trasporto dell'anima verso il sacro, ndr). L'uso della lingua latina, oltre ad essere semplicemente ciò che la Chiesa occidentale ha fatto per oltre 1.500 anni, ha creato un luogo (nell'anima ndr) di culto e adorazione che incoraggia la meditazione e l'adorazione. Inoltre, la ricerca dell'obiettivo di una facile intelligibilità ha portato i riformisti a sminuire gran parte del contenuto della Messa in modo che non potesse essere "troppo difficile". Novus ordo (la Messa in uso corrente ndr)? Superficialità e noia. È così accessibile che "non riesce ad afferrare", come direbbe P.G. Wodehouse. Questo è il motivo per cui abbiamo un nuovo tipo di auto-aiuto per superare la noia con movimenti fatui come LifeTeen (un movimento nato negli stati uniti sotto il pontificato di S. Giovanni Paolo II) per "animare" il Novus Ordo. Al contrario, la Messa tradizionale in latino è ripida, scoscesa, e sublime; al fedele Essa offre il tipo di sfida che si addice alla sua dignità razionale ed al destino soprannaturale, facendogli beneficiare dell'apertura verso l'infinito, riscoprendolo nuovamente nelle preghiere e gesti secolari. Infine, nessuna persona alfabetizzata è incapace di usare un messale quotidiano, dove tutte le antifone, le preghiere e le letture possono essere trovate in lingua latina con la traduzione frontale in volgare (es. italiano), ma senza alcun tentativo di trovare una traduzione "ufficiale" dagli antichi testi latini, al fine di evitare così le interminabili battaglie su quale "stile" o "registro" del volgare dovrebbe essere usato nella liturgia. Le principali preghiere della Messa sono fisse e ripetute di settimana in settimana, quindi non è difficile seguirle, come è possibile vedere dall'esperienza di ragazzi e ragazze che fanno questo nella tradizionale Messa latina. di Peter Kwasniewski Traduzione da https://onepeterfive.com/twelve-reasons-longenecker/ di #IPC CC
  4. di Joanna Bogle* Traduzione IPC CC da https://catholicherald.co.uk/magazine/the-new-sisterhood-traditional-orders-are-booming/ Non tutti gli ordini religiosi femminili si stanno riducendo. Alcuni stanno crescendo a un ritmo sbalorditivo. Qual è il loro segreto? Le sorelle vestite di bianco e blu della Comunità di Nostra Signora di Walsingham hanno recentemente acquistato un nuovo noviziato, un fienile convertito a Dereham, nel Norfolk, su una vasta distesa di terra con un altro fienile che stanno trasformando in stanze extra per le novizie. La comunità non è grande, ma sta crescendo, e questo fa parte di una tendenza che vale la pena prendere in considerazione, anche riflettendo sul fatto che, in Inghilterra (terra oramai secolarizzata, ndr) altre comunità fiorenti come le suore domenicane di San Giuseppe a Lymington, nell'Hampshire, le sorelle di Mary Morning Star, a Grayshott, Hampshire e le Suore Francescane del Rinnovamento a Leeds, nello Yorkshire. Esse sono la prova che si sta creando una nuova direzione per gli ordini religiosi. Il loro numero è in aumento - come quelli di alcuni dei più antichi ordini contemplativi, come le suore benedettine di Santa Cecilia sull'Isola di Wight e le Tyburn Nuns di Londra. Tutti vivono una piena abitudine religiosa, cantano insieme l'Ufficio tutti i giorni, amano la Chiesa, hanno la Messa come centro della loro vita, vivono semplicemente e guardano poco o per nulla la televisione. Piuttosto che aprire le scuole, come fecero i nuovi ordini religiosi nel diciannovesimo secolo, questi nuovi ordini si stanno concentrando su famiglie che educano ed evangelizzano i giovani attraverso ritiri e una serie di attività extrascolastiche. Sono ispirati alle secolari tradizioni della vita religiosa e prendono sul serio la richiesta del Vaticano II di un autentico rinnovamento che risponda ai bisogni specifici del nostro tempo. Sono contemplativi nello spirito, energici e di buon umore. Tendono anche ad essere grandi "fan" di San Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI, appassionatamente fedeli alla Chiesa, molto ortodossi nella loro Fede e devoti al Santissimo Sacramento. Nei loro veli e nelle loro abitudini, sono molto in sintonia con gli ordini religiosi femminili presenti negli Stati Uniti, tra cui le Sorelle della vita, fondate dal cardinale John O'Connor di New York nel 1991. Di recente sono stata con queste suore presso la loro casa principale, non lontano dalla Cattedrale di San Patrizio. È un grande convento di mattoni rossi appartenente ad un precedente ordine che non ne aveva più bisogno. L'edificio ora ospita una grande comunità di suore e, in un'ala adiacente indipendente, stanze per donne incinte ed i loro bambini. Il lavoro delle sorelle consiste nel dare alle donne un rifugio, insieme con un aiuto pratico e il consiglio, in un'atmosfera di calma e amicizia. Questo progetto è stato lanciato dal Cardinale O'Connor per offrire un'alternativa all'orrore dell'aborto - e le Suore hanno conquistato un posto nel cuore di molti attraverso la loro cura amorevole e pratica. Non è un lavoro facile: ogni donna alle prese con un problema di gravidanza ha le sue preoccupazioni, la rabbia, i risentimenti e le difficoltà. Buona volontà, buon umore, tatto e pazienza sono necessari per offrire aiuto e cura - e non tutti i consigli saranno seguiti o ogni gentilezza contraccambiata. Ma molte donne restano in contatto con loro ed inviano immagini di bambini e di vite ridisegnate in una direzione positiva. Le giovani sorelle - la loro età media è ben al di sotto dei 40 anni - trasmettono calore, fede e un forte senso di scopo. Mi sentivo eccitata a stare con loro - anche se ciò significava alzarsi presto per unirsi a loro alla messa (avevano già pregato per più di un'ora). Tra i tanti ricordi brillanti del mio soggiorno c'è la vista della Reverenda madre seduta sulla soglia di casa nella rumorosa strada di New York, che chiacchiera tra una folla di giovani riuniti. Le suore sono popolari nella zona e trasudano un senso di vicinato troppo raro nelle città americane di oggi. Ma - e questo è significativo - le Sorelle della Vita hanno preso lo stile della loro consuetudine religiosa, e gran parte della loro Regola, da un vecchio ordine, le Suore Domenicane di Santa Cecilia a Nashville, nel Tennessee, una comunità molto consistente che ne fa risalire le radici fino al 1860. I domenicani di Nashville tenevano saldi i loro voti, i loro abiti religiosi e le loro idee fondatrici in un'epoca in cui molti ordini sembravano abbandonare tutto ciò che li poteva legare al loro passato. Gli entusiasmanti ordini delle nuove donne tendono a essere consapevoli - e a loro agio - dell'apprendimento dal passato. Per inciso, le suore di Nashville stanno aprendo nuovi conventi e sono ora arrivati in Gran Bretagna. C'è un gruppo di loro stabilito a Elgin in Scozia. Anche le Suore Francescane del Rinnovamento di Leeds hanno un legame con l'America. Fanno parte dei rinnovati francescani istituiti da don Benedetto Groeschel e don Andrea Apostoli a New York. Loro, come i frati francescani del Rinnovamento, cercano di condividere il modo originale e molto duro di povertà reale vissuto da San Francesco. Mentre alcune abitudini religiose stanno diventando molto frequenti, come larghe vesti grigie, un velo portato avanti con una cornice rigida. Ma, in qualche modo, sembrano tutte belle. Lavorano tra persone con vite difficili e spesso disordinate. Per usare un'espressione alla moda, evangelizzano "ai margini". Ma irradiano gioia. Nel frattempo anche le suore domenicane di San Giuseppe stanno prosperando. Sono state fondate nel 1994 nella Diocesi di Portsmouth e seguono un tradizionale stile di vita domenicano, in contemplazione e silenzio. Negli ultimi anni, mi sono unita a loro nella "John Paul Walk" (una corsa ndr) annuale per la Nuova Evangelizzazione, percorrendo 20 miglia al giorno in rotta verso Walsingham - un indimenticabile viaggio nella gloriosa campagna con preghiere, discorsi catechetici, Messa quotidiana nelle chiese antiche e cordiale cene, tutte in ottima compagnia. Le suore camminano in piena abitudine, insegnando come cantare l'ufficio domenicano. Hanno stabilito buoni legami con le parrocchie anglicane che aprono volentieri le loro porte - e cuori - ai giovani camminatori, che non sembrano mai mancare di buonumore anche con la pioggia battente o il caldo bruciante (che è più cattivo). Quando non guidano i pellegrinaggi, le suore organizzano corsi per catechisti parrocchiali - utilizzando una nuova eccellente risorsa proveniente dalla Francia, Come, Follow Me, che è molto contemplativa nello stile. Offrono anche ritiri e giornate di raccoglimento e svolgono una grande quantità di lavoro giovanile, tra cui un campo estivo per adolescenti, noto come Fanning the Flame. Mentre le Sorelle pregano nel loro convento nella New Forest, si è colpiti da un senso di atemporalità: vesti bianche, il dolce tintinnio dei rosari, voci levate nel canto. Pranzando nella stanza degli ospiti, senti risate dal loro refettorio. Ogni sera scende un silenzio pacifico che è estremamente riposante. Passando un fine settimana al convento con una giovane amica, ho capito il suo commento ponderato: "Sai, potrei essere interessata a tutto questo ..." Ho incontrato le sorelle di Mary Morning Star, nel frattempo, a St Elizabeth's Church a Richmond, nel Surrey, mentre vendevano biscotti e marmellata fatti in casa per raccogliere fondi per il loro convento perché il loro numero si sta espandendo e loro non hanno abbastanza spazio. Ancora una volta, informali e allegre nella conversazione, stile lungimirante. Dove sta portando tutto questo? Certamente la visione di suore che abbandonano ogni abito religioso e / o l'impegno a favore delle cause femministe è già molto vecchia. Rimarranno le tradizioni più nobili degli ordini più vecchi. Se gli ordini precedenti sopravvivono, sarà guardando al loro carisma originale, nella reale e corretta prospettiva di un nuovo sviluppo. Le Missionarie della Carità, fondate da Madre Teresa nel 1950, non sembrano molto nuove ora, ma sono ancora lontane dal loro centenario, ed sono un formidabile esempio di ciò che sono i nuovi ordini. Le loro abitudini in stile sari erano piuttosto rivoluzionarie all'epoca, ma appartengono alla tradizione della Chiesa di un vestito distintivo e modesto. C'è qualcosa nello stile classico, al servizio di un'era moderna, che risuona. Camminando con alcuni giovani missionari della Carità a Londra di recente, ho sperimentato la più straordinaria cortesia e cordialità ad ogni turno. La gente ci fece strada su scale e gradini, aprì le porte e ci accompagnò oltre la strada affollata. Sedendo di fronte a due delle suore in metropolitana, ho visto come loro piaceva essere lì. Recitavano tranquillamente il rosario, giravano e giravano, e un passeggero sussurrò: "Pregate per me, Sorelle", mentre un altro, più in fondo alla carrozza, tirò fuori un Santo Rosario in santa pace. I membri della Comunità di Nostra Signora di Walsingham non indossano veli, ma cappucci blu, che sollevano sui loro capelli mentre pregano per dare privacy e un senso di solitudine. Questa settimana passerò alcuni giorni con loro, insegnando loro il ricamo a punto croce. Non so quanto potròinsegnargli. Ma so che, spendendo solo un paio di giorni con loro, sarò io a beneficiarne. *Joanna Bogle è un'autrice, conduttrice e storica Traduzione IPC CC da https://catholicherald.co.uk/magazine/the-new-sisterhood-traditional-orders-are-booming/
  5. Mattatelli: “Ho esorcizzato tre donne dello spettacolo, di cui una molto famosa” Don Antonio Mattatelli è l'esorcista più giovane d'Italia ed è intervenuto nel cuore della notte di Radio2 ai microfoni di Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, i Lunatici. Suggestiva e intensa la chiacchierata con Don Mattatelli, il quale ci racconta di quella volta che un giovane ragazzo molto bello si rivolse a lui per un maleficio, non riusciva a sposarsi... “Satana esiste. Far credere che non esista è il più grande dei suoi inganni“. Don Antonio Mattatelli, l’esorcista più giovane d’Italia, è intervenuto ai microfoni di Rai Radio2. “È una creatura di Dio che si è pervertita e che odia Dio, per questo vuole pervertire anche gli altri“, dice Mattatelli parlando di Satana, “Anche se non è che Satana sia all’origine di tutto il male del mondo. Certe volte gli uomini sanno fare anche da soli. Il diavolo esiste, non è un altro Dio, è un essere spirituale di intelligente volontà perverso e pervertitore. Io, per la missione che mi ha affidato la Chiesa, esorcizzo le persone ossesse. Per fortuna non tutti tra quelli che vengono da me sono davvero posseduti. Ma più volte mi sono trovato davanti a casi veri di possessione diabolica. Alcune volte il demonio parla. Ci ho chiacchierato più volte. Il diavolo per parlare usa le corde vocali della persona che è posseduta. Tante volte la voce è diversa da quella della persona. È gutturale. Spesso capita che dalle donne esca una voce maschile. Ho visto con i miei occhi tante donne possedute parlare con la voce di un uomo“. Tra le persone che si sono rivolte a lui, anche personaggi famosi: “Ho esorcizzato tre donne, di cui una molto molto famosa. Di più, però, non posso dire. In quel mondo Satana si annida. Molti hanno la tentazione del successo facile e molte volte per averlo bisogna concedersi. Quello dello spettacolo è un mondo molto spietato. Gira droga, c’è rivalità, c’è invidia“. Un caso ha particolarmente impressionato l’esorcista Mattatelli: “C’era un giovane molto bello e preparato che si rivolse a me perché aveva ricevuto un maleficio. Non si riusciva a sposare, ogni volta che fissava la data accadeva qualcosa che lo costringeva a posticiparla. Una volta un incidente con la macchina, una volta un malore per un parente e altre cose simili. Questo giovane mi ha fatto molta compassione, perché appena ho iniziato a pregare gli si è stravolto il viso, è diventato mostruoso e ha tirato fuori una lingua lunghissima, impressionante, di mezzo metro. E ha lanciato urla che sembravano poter far cadere la sacrestia. La sofferenza della gente mi impressiona terribilmente. Io devo comunque stare attento. Una volta il demonio ha tentato di soffocarmi con la stola che portiamo noi preti sotto alla casula. La persona che stavo esorcizzando si è avventata su di me e ha tentato di strozzarmi con la stola. Per fortuna c’erano delle persone presenti che mi hanno liberato. Me la sono vista brutta“. “I malefici esistono, come esistono le maledizioni“, ha proseguito Mattarelli. “Il discorso è complesso, ci sono libri perversi, libri di magia nera, che possono portare a fare un maleficio o una maledizione“. Tanti esorcisti italiani ne sono convinti: sempre più persone si recano in Chiesa, dopo aver sperimentato soluzioni errate. Ma il diavolo non agirebbe per mezzo di modalità sempre uguali a se stesse. Dio, a volte, fungerebbe da scudo protettivo: “Se la persona è più vicina alla preghiera è più complicato che venga colpita." Fonte : Intervista su radio due.
  6. Le sette abitudini per la Santità - UNA PROPOSTA PER ..."VIVERE"... LA PAROLA! a cura di Don Mario. Carissima amica ed amico, per non lasciare in sospeso le nostre riflessioni quotidiane, questa mattina vorrei proporvi la #settima ed ultima #abitudine che conduce alla #santità. Certamente mi direte: e chi si ricorda delle altre? Vi rispondo: Bene, ed io che ci sto a fare? Ora ve le ripeto tutte: #PRIMA - appena svegli offrire la giornata al Signore, #SECONDA restare 15 minuti al giorno in silente preghiera dinanzi a Gesù, #TERZA riservarsi un congruo tempo (una decina di minuti) quotidiano da dedicare alla lettura spirituale (vita ed opere dei santi), #QUARTA partecipare alla S. Messa e ricevere l’Eucaristia sempre in stato di Grazia (cioè confessati), #QUINTA pregare l’Angelus a mezzogiorno, #SESTA recitare quotidianamente il S. Rosario. L’#ultima santa abitudine per una vita da santi è fare l’esame di coscienza serale prima di andare a letto. Ti siedi, chiedi lumi allo Spirito Santo e per vari minuti ripercorri la tua giornata alla presenza di Dio chiedendoti se ti sei comportato come un figlio di Dio a casa, sul lavoro, con gli amici. Guardi anche un settore particolare, che hai identificato con l’aiuto del tuo #direttore #spirituale, che conosce le tue necessità per migliorare e arrivare alla santità. Puoi anche dare un rapido sguardo per vedere se sei stato fedele nelle abitudini quotidiane che abbiamo discusso in questo articolo. Poi fai un atto di gratitudine per tutto ciò che di buono hai fatto e ricevuto, e un atto di contrizione per quegli aspetti nei quali hai mancato volontariamente. Se una persona guardasse #onestamente alla sua giornata, non importa quanto sia occupata (e non mi è mai sembrato di trovarmi con gente che non sia molto occupata a meno che non sia in pensione), spesso può scoprire che in genere spreca un po’ di tempo ogni giorno. Che bisogno c’è di una tazza di caffè extra quando puoi usare quel tempo per far visita al Santissimo Sacramento, quindici minuti prima di iniziare a lavorare? O la mezz’ora o molto di più spesa guardando programmi televisivi o video… È comune anche sprecare il tempo dormendo in treno o ascoltando la radio in macchina quando si potrebbe impiegare quel tempo per recitare il Rosario. E non si può leggere il giornale per dieci minuti anziché per venti lasciando spazio alla lettura spirituale? E quel pasto non potrebbe essere consumato in mezz’ora lasciando spazio per la Messa? Non dimenticare che quella mezz’ora è tempo sprecato quando alla fine della giornata avresti potuto usarla per una buona lettura spirituale, per esaminare la tua coscienza e andare a letto in tempo per recuperare le energie per le battaglie del giorno successivo. La lista continua, puoi scrivere la tua. Sii #onesto con te stesso e con Dio. Queste abitudini, se ben vissute, ci permettono di obbedire alla seconda parte del grande comandamento di amare gli altri come noi stessi. Siamo sulla terra com’è stato il Signore per servire e non per essere serviti. Questo può essere raggiunto solo insieme alla nostra trasformazione graduale in un altro Cristo attraverso la preghiera e i sacramenti. Vivendo queste sette abitudini diventeremo persone sante e #apostoliche, grazie a Dio. Siate certi che, per quanto possiamo cadere in qualcosa di grande o piccolo, avremo sempre un Padre che ci ama e ci aspetta nel Sacramento della Penitenza e l’aiuto devoto del nostro Direttore spirituale per tornare sulla retta via. BUONA GIORNATA. IL SIGNORE TI BENEDICA SEMPRE.
  7. Catechesi mensile sul Credo e le verità in cui credere, che don Nicola Bux ha tenuto nella Chiesa di San Giuseppe in Bari, Utilizzando come testo guida il "Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica". Il tema di questo incontro: La Caduta e il Peccato Per poter seguire meglio la catechesi, ci si può avvalere del Compendio del Catechismo della Chiesa cattolica http://www.vatican.va/archive/compendium_ccc/documents/archive_2005_compendium-ccc_it.html dal n. 73 al 78 CAPITOLO I IO CREDO IN DIO PADRE I SIMBOLI DELLA FEDE La Caduta 73. Come si comprende la realtà del peccato? 74. Che cos'è la caduta degli angeli? 75. In che cosa consiste il primo peccato dell'uomo? 76. Che cos'è il peccato originale? 77. Quali altre conseguenze provoca il peccato originale? 78. Dopo il primo peccato, che cosa ha fatto Dio?
  8. fino al
    Su Radio Maria, martedì 8 Gennaio alle ore 21.00, Don Nicola Bux* condurrà la trasmissione in ambito "Chiesa e Liturgia" in cui verrà trattato il tema "Il significato del Luogo Sacro". Sarà possibile intervenire e porre quesiti. #IPC Redazione - Claudio
  9. Catechesi mensile sul Credo e le verità in cui credere, che don Nicola Bux ha tenuto nella Chiesa di San Giuseppe in Bari, utilizzando come testo guida il "Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica. Il tema di questo incontro trae spunto dal primo articolo nonché la prima affermazione del Credo: Credo in un Solo Dio Padre onnipotente Creatore del Cielo e della Terra Gli argomenti trattati in questa catechesi sono : 1. Io credo in Dio Padre Onnipotente; 2. Creatore del cielo e della terra; quest'ultimo ha ulteriori tre approfondimenti: - gli angeli; - la caduta; - il peccato. questa prima parte arriva al primo dei tre approfondimenti ovvero "gli angeli" Per poter seguire meglio la catechesi, ci si può avvalere del Compendio del Catechismo della Chiesa cattolica http://www.vatican.va/archive/compendium_ccc/documents/archive_2005_compendium-ccc_it.html dal n. 36 al n. 78 « IO CREDO IN DIO, PADRE ONNIPOTENTE, CREATORE DEL CIELO E DELLA TERRA »? 36. Perché la professione di fede inizia con: «Io credo in Dio»? 37. Perché professiamo un solo Dio? 38. Con quale nome Dio si rivela? 39. Solo Dio «è»? 40. Perché è importante la rivelazione del nome di Dio? 41. In che senso Dio è la verità? 42. In qual modo Dio rivela che egli è amore? 43. Che cosa comporta credere in un solo Dio? 44. Qual è il mistero centrale della fede e della vita cristiana? 45. Il mistero della Santissima Trinità può essere conosciuto dalla sola ragione umana? 46. Che cosa Gesù Cristo ci rivela del mistero del Padre? 47. Chi è lo Spirito Santo, rivelato a noi da Gesù Cristo? 49. Come operano le tre Persone divine? 50. Che cosa significa che Dio è onnipotente? 51. Perché è importante affermare: «In principio Dio creò il cielo e la terra» (Gn 1,1)? 52. Chi ha creato il mondo? 53. Perché è stato creato il mondo? 54. Come Dio ha creato l'universo? 55. In che cosa consiste la Provvidenza divina? 56. Come l'uomo collabora con la Provvidenza divina? 57. Se Dio è onnipotente e provvidente, perché allora esiste il male? 58. Perché Dio permette il male? Il cielo e la terra 59. Che cosa ha creato Dio? 60. Chi sono gli angeli? 61. In che modo gli angeli sono presenti nella vita della Chiesa? 62. Che cosa insegna la Sacra Scrittura circa la creazione del mondo visibile? 63. Qual è il posto dell'uomo nella creazione? 64. Che tipo di legame esiste tra le cose create? 65. Che relazione c'è fra l'opera della creazione e quella della redenzione? L'uomo 66. In che senso l'uomo è creato a «immagine di Dio»? 67. Per quale fine Dio ha creato l'uomo? 68. Perché gli uomini formano un'unità? 69. Come nell'uomo l'anima e il corpo formano un'unità? 70. Chi dona l'anima all'uomo? 71. Quale relazione Dio ha posto tra l'uomo e la donna? 72. Qual era la condizione originaria dell'uomo secondo il progetto di Dio?
  10. Di Filip Mazurczak. Traduzione a cura di Claudio Caforio, Redazione IPC da NC Register qui il link. Ispirati dagli insegnamenti dei SS. Giovanni Paolo II e Massimiliano Kolbe, due cattolici polacchi, hanno lanciato una nuova iniziativa su tutti i continenti, ovvero quella di portare l'adorazione eucaristica perpetua del Santissimo Sacramento avendo come intenzione quella di chiedere la Grazia della pace in tutto il mondo. L'iniziativa "Stelle nella corona di Maria, Regina della Pace" nasce dall'idea dello scultore Mariusz Drapikowski e Piotr Ciołkiewicz, presidente della Comunità Regina della Pace, un apostolato internazionale istituito nel 2008 per incoraggiare l'adorazione del Eucaristia per la pace mondiale e la riconciliazione tra i popoli. Poco dopo l’avvio dell'apostolato, i suoi ideatori hanno avuto udienza presso Sua Santità Papa Benedetto XVI, che ha dato la sua benedizione all'iniziativa. Le 12 stelle nel simbolo si riferiscono alla "corona di 12 stelle" sulla testa di Maria menzionata nel Libro dell'Apocalisse. L'ostensorio in ciascuno degli otto centri esistenti per l'adorazione perpetua si riferisce a questa immagine di Maria; Drapikowski Studio, un laboratorio gestito dal padre e dal figlio di Mariusz e Kamil Drapikowski, ha progettato tutti gli ostensori. "La nostra ispirazione per la progettazione di questi ostensori deriva dalla lettura della Sacra Scrittura e dall'esegesi di San Giovanni Paolo II e Benedetto XVI", ha detto Mariusz Drapikowski al NC Register, aggiungendo che quando Drapikowski Studio stava progettando tali ostensori, contemporaneamente ben 2000 messe in tutto il mondo venivano celebrate con questa intenzione. "Colui che porta la pace è Cristo", ha aggiunto Drapikowski. "La pace deve iniziare al livello della relazione tra l'uomo e Cristo, che incontriamo durante l'adorazione". Le otto "stelle" esistenti nella Corona di Maria, Regina della Pace, si trovano in aree che sono state devastate dal conflitto, portando l'adorazione a coloro che ne hanno particolarmente bisogno. Il primo centro fu aperto a Gerusalemme, ma da allora è stato spostato nella cappella della grotta del latte a Betlemme. Il secondo centro di adorazione perpetua per la pace fu aperto nel Santuario di Nostra Signora, Regina della Pace a Ozernoye, Kazakistan, vicino al centro geografico della massa continentale eurasiatica e al luogo delle sofferenze di molti popoli sotto Josef Stalin. Il terzo centro dell'Asia è in costruzione a Dagupan, nelle Filippine, un paese attualmente devastato dagli attacchi terroristici sponsorizzati dallo Stato islamico. L'anno scorso è stato aperto un centro di adorazione a Namyang, in Corea del Sud. Il Centro di Preghiera per la Pace di Namyang è stato aperto dopo che Drapikowski e Ciołkiewicz hanno incontrato dei pellegrini coreani a Medjugorje che facevano penitenza con l’intenzione di chiedere la riconciliazione della loro nazione. Il centro coreano ha assunto una forma più concreta dopo, quando Michał Rzepka, un polacco che vive in Corea del Sud, e la sua moglie coreana, Agnes, hanno sostenuto questa iniziativa. Diversi mesi dopo, il mondo intero fu sorpreso quando i leader della Corea del Nord iniziarono i colloqui con i loro pari grado in Corea del Sud e negli Stati Uniti. Secondo Drapikowski, padre Francis Xavier Lee Sang Gak, il custode del centro di preghiera Namyang, è convinto che la lenta apertura del Nord al mondo sia legata all'adorazione perpetua messa in moto nel 2017. Come la penisola coreana, anche l'Africa continua ad essere una terra segnata dal conflitto, e per questo i Centri africani di preghiera per la pace sono stati stabiliti in luoghi di grande sofferenza umana. Il primo è a Kibeho, in Ruanda, il sito delle apparizioni mariane negli anni '80 e il luogo in cui si sono verificati gli orrori del genocidio in Ruanda del 1994. L'altra "stella" africana si trova nella Basilica di Nostra Signora della Pace a Yamoussoukro, in Costa d'Avorio; la basilica è il più grande luogo di culto cristiano del mondo. La Costa d'Avorio era il luogo della guerra civile tra il nord, controllato dai ribelli musulmani, e il governo cristiano che ha governato il sud dal 2002 al 2007 e dal 2010 al 2011. Nel frattempo, il primo centro di preghiera europeo fu costituito nella chiesa di San Giacomo a Medjugorje, La Bosnia ed Erzegovina, che negli anni '90 era al centro della pulizia etnica fratricida che ha segnato il crollo dello stato jugoslavo. Il secondo centro europeo è stato costituito nella basilica di Niepokalanów il 1 settembre di quest'anno, in concomitanza con il 79 ° anniversario dell'invasione della Polonia da parte della Germania nazista, che portò allo scoppio della seconda guerra mondiale. Niepokalanów è appena fuori Varsavia, ed ha sofferto più di ogni altra città durante la seconda guerra mondiale, con l'85% dei suoi edifici distrutti e la maggior parte dei suoi abitanti uccisi o sfollati. Un evento che può essere descritto come un possibile miracolo è avvenuto in coincidenza con la costruzione della cappella dell'adorazione perpetua per la pace mondiale a Niepokalanów. Infatti, mentre la cappella veniva costruita, i frati chiesero all'archivista di Niepokalanów, suor Annamaria Mix, di dissotterrare i materiali d'archivio relativi all'edificio della basilica. Trovò una lettera di san Massimiliano Kolbe scritta a Nagasaki, in Giappone, nel 1934. In essa, il futuro martire scrisse: "Immagino una bella figura dell'Immacolata tra un grande altare. Dietro le sue braccia distese sullo sfondo c'è un ostensorio, in cui il Santissimo Sacramento viene costantemente mostrato. I frati lo adoreranno tutto il tempo. Coloro che guarderanno all'interno della chiesa, all'interno della "basilica", cadranno in ginocchio, adoreranno l'Eucaristia e guarderanno il volto dell'Immacolata, che insieme a Gesù lavorerà per adempiere a ciò che hanno chiesto ". Ignari della lettera di San Massimiliano, Drapikowski Studio progettò una cappella molto simile a quella che aveva immaginato quest'ultimo: Sull'altare della cappella c'è una figura di Maria con le mani tese, e sotto il suo cuore, l'Eucaristia è esposta perpetuamente per l'adorazione. Nella cappella dei Drapikowski, l'altare di Niepokalanów è fatto di oro, argento e cristallo. Una figura d'argento di Maria stessa funge da ostensorio per un Ospite luminoso. La figura sarà circondata da una corona di gigli d'argento che, insieme al sole, creerà una luce dorata. Drapikowski aggiunse che chiamare il santuario di Niepokalanów una "basilica" era una profezia di San Massimiliano, perché San Giovanni Paolo II lo elevò allo stato di una basilica decenni più tardi. "Nessuna fotografia può riprodurre la bellezza di questo luogo e la presenza di Dio, che si può sperimentare lì", ha detto al NC Register il padre francescano Andrzej Sasiak, della parrocchia di Niepokalanów. "Quando vado nella cappella, è come se Dio mi stesse toccando". Drapikowski dice che ci sono piani per aprire due centri di preghiera perpetua per la pace nelle Americhe e due in Oceania (in Australia e Papua Nuova Guinea). "Abbiamo molte testimonianze simili da molti di questi luoghi", ha detto Drapikowski dei frutti tangibili di questa adorazione perpetua internazionale per la pace. "Oltre alla svolta della politica coreana, molte guarigioni miracolose si sono verificate dopo le preghiere in questi centri". "Per me, l'adorazione è un momento in cui posso approfondire la mia relazione personale con Dio. È al centro della mia vita ", ha detto Ciołkiewicz. "L'adorazione è un momento in cui mi impegno nel dialogo con Dio. Sento che ovunque sia presente Cristo nell'Eucaristia, anche Maria è presente. Lei è la mia guida. L'adorazione è la fonte della mia pace interiore, e quindi può anche portare pace tra le persone in conflitto tra loro. L'adorazione è come un faro che invia un segnale che ci invita ad un posto sicuro in un mondo burrascoso e ostile. " Per maggiori informazioni sui centri di adorazione eucaristica http://www.reginapacis.pl/en/main-page/
  11. a cura di Don Mario Proietti. La voce nel deserto è il grido, l'annuncio di un solitario che costata che le sue parole si perdono inascoltate nelle dune. La voce che proclama una presenza e d'intorno il silenzio muto o il chiasso dei lontani. Accade ancora perché il frastuono è grande e soffoca le voci autentiche, anche quelle di chi umilmente parla nel nome del Signore. Le voci cadono nel deserto anche quando si ammassano le folle, se queste sono affette da sordità spirituale. Non si ascolta e non si riconoscono i profeti. "Chi sei tu?" - chiedono a Giovanni Battista. L'identità del profeta è riposta unicamente nella sua missione; per mandato divino egli parla e quanto proclama va accolto con la fede. Il profeta non parla di sé, non ha un messaggio proprio da proporre, né verità personali da scandire: parla la Parola di Dio, è un intermediario tra cielo e terra, tra Dio e gli uomini. Il Battista ha una missione davvero speciale: egli deve additare al mondo l'Agnello di Dio che viene a cancellare il peccato del mondo. Invita alla conversione, rifiuta le false identificazioni che alcuni fanno sulla sua persona, ribadisce che egli sta preparando la strada a colui al quale non è degno di sciogliere il legaccio del sandalo. Egli è il testimone del Cristo già presente nel mondo e che sta per iniziare la sua missione. Egli afferma che la vera adesione non deve essere rivolta alla sua persona, ma al Messia, al Salvatore del mondo. Ai nostri giorni non mancano profeti, sono pochi gli ascoltatori attenti.
  12. Il #Catechismo della Chiesa è come il #Manuale delle Giovani Marmotte: al primo dubbio va consultato immediatamente. Charlie Bunga Banyangumuka
  13. di Don Mario Proietti Carissima amica ed amico, il finire di un anno non è solo euforia ed ebbrezza per il nuovo che sta attendendo dietro la porta, ma deve essere anche verifica e riflessione su quello che ci lasciamo alle spalle. Ricorda: l’anno è l’insieme dei giorni, delle ore, dei minuti e dei secondi della tua vita. Tu hai vissuto un anno e non viceversa. Il tempo ti è stato donato, oggi dovresti fare memoria di come lo hai trascorso. Per noi che abbiamo fede, è necessario che avvenga il passaggio dal tempo cronologico che non si ferma, al tempo della salvezza che invece si ferma, torna indietro e vola avanti senza arrecare o arrecarti danno. Questo fu il tempo annunciato da Gesù. Ricorda Zaccheo: scendi, perché oggi mi devo fermare nella tua casa. Quel giorno per Zaccheo fu l’inizio del tempo della gioia e della salvezza. Dio non si può fermare nel tuo tempo cronologico se tu non lo stai vivendo a pieno. Per questo ultimo giorno dell’anno, ti esorto, carissima amica ed amico, a renderti conto che il minuto che tu stai vivendo ora è il più importante della tua vita, dovunque tu sia. Pertanto: fa' attenzione a quello che fai. Se il tempo di ieri ti è sfuggito dalle mani, quello che ti aspetta domani non è ancora arrivato. Vivi il momento presente, perché da lui dipende tutto il tuo futuro. Cerca di trarre il massimo profitto dal momento che stai vivendo, ricavandone tutti i vantaggi possibili, per il tuo perfezionamento sia umano che spirituale. BUONA GIORNATA, BUONA FINE E BUON INIZIO DI ANNO E CHE IL SIGNORE TI BENEDICA SEMPRE.
  14. «Te Deum laudamus!» Noi ti lodiamo, Dio! Al termine di questo anno ricco di prove ed al contempo di grazie, è nostra necessità rivolgere al Signore il nostro ringraziamento per tutti i suoi benefici. È in Dio che deve terminare l’ultimo pensiero e tempo di questo anno. Dimenticare che Cristo è fine della nostra vita significherebbe cadere nel vuoto, vivere senza senso. Per questo da secoli i cristiani innalzano l’antico inno Te Deum. È un inno pieno della sapienza di tante generazioni cristiane, che sentono il bisogno di rivolgere in alto il loro cuore, nella consapevolezza che siamo tutti nelle mani piene di misericordia del Signore. «Te Deum laudamus!». Mettiamo nelle sue mani le tragedie di questo nostro mondo e gli offriamo anche le speranze di un nuovo anno vissuto pienamente in Cristo. Deponiamo questi voti nelle mani di Maria, Madre di Dio. Te Deum laudamus: te Dominum confitemur. Te aeternum patrem, omnis terra veneratur. Tibi omnes angeli, tibi caeli et universae potestates: tibi cherubim et seraphim, incessabili voce proclamant: “Sanctus, Sanctus, Sanctus Dominus Deus Sabaoth. Pleni sunt caeli et terra majestatis gloriae tuae.” Te gloriosus Apostolorum chorus, te prophetarum laudabilis numerus, te martyrum candidatus laudat exercitus. Te per orbem terrarum sancta confitetur Ecclesia, Patrem immensae maiestatis; venerandum tuum verum et unicum Filium; Sanctum quoque Paraclitum Spiritum. Tu rex gloriae, Christe. Tu Patris sempiternus es Filius. Tu, ad liberandum suscepturus hominem, non horruisti Virginis uterum. Tu, devicto mortis aculeo, aperuisti credentibus regna caelorum. Tu ad dexteram Dei sedes, in gloria Patris. Iudex crederis esse venturus. Te ergo quaesumus, tuis famulis subveni, quos pretioso sanguine redemisti. Aeterna fac cum sanctis tuis in gloria numerari.Salvum fac populum tuum, Domine, et benedic hereditati tuae. Et rege eos, et extolle illos usque in aeternum. Per singulos dies benedicimus te; et laudamus nomen tuum in saeculum, et in saeculum saeculi. Dignare, Domine, die isto sine peccato nos custodire. Miserere nostri, Domine, miserere nostri. Fiat misericordia tua, Domine, super nos, quem ad modum speravimus in te. In te, Domine, speravi: non confundar in aeternum. Amen.
  15. di Don Mario Proietti Carissima amica ed amico, Non essere schiavo delle opinioni della massa degli uomini. Vivi la tua vita, d'accordo con le luci che ti vengono dall'alto. Gli uomini giudicano il lato esterno. L'intimo solo Dio lo conosce. Il mondo non può conoscere gli insegnamenti di amore del Maestro. Preferisci obbedire al Maestro amando sempre. Non dare valore alle opinioni della moltitudine, che fa di tutto perché anche noi diventiamo uguali ad essa, senza personalità e senza opinione. BUONA DOMENICA E BUONA GIORNATA E IL SIGNORE TI BENEDICA.
  16. PREGHIERA DEL MATTINO di Don Mario Proietti Santa Famiglia, ti preghiamo oggi per le famiglie cristiane di tutto il mondo; concedi la perseveranza a coloro che sono "insieme" nella celebrazione della loro fede; mostra il cammino da seguire a coloro che cercano la comunione e l'unità: la via che tu stesso hai percorso, la via della croce; fa' scoprire la saggezza della comunione nelle gioie e nei sacrifici a coloro che si sentono soli, nonostante siano in mezzo agli altri. Concedi la pace a ogni famiglia, ora e sempre. Amen
  17. La crisi della Fede e il crollo della Liturgia. Incontro con Monsignor Bux Chiesa nella di San Michele Arcangelo, a San Vito dei Normanni, 14 Dicembre 2018. Nella attuale #crisi della Chiesa, si è ricordato, risuona il monito di sant'Ireneo: "tutti allo stesso modo discutono le verità di fede, ma non tutti vi credono allo stesso modo". Non può essere negato che la confusione diffusa tra i fedeli sia grande, al punto da rendere possibile la penetrazione dell'ateismo persino nei vertici ecclesiastici, come ha dichiarato recentemente il card. Gherard Mueller. E' in crisi la fede, intesa come riconoscimento della venuta del Figlio di Dio, Gesù Cristo e della sua presenza nella Sacra Liturgia", ha precisato Mons. Bux. Questa è sacra proprio a motivo della presenza del Signore, vero Dio e vero uomo, proclamatosi Egli stesso Via, Verità e Vita. La bellezza nella liturgia dipende unicamente dalla fede nella Sua presenza. Il decadimento e la crisi della fede è causato dal crollo della liturgia, celebrata come se Dio non esistesse o c'entrasse con essa. Il protagonismo del clero - il clericalismo di cui parla papa Francesco - fa sì che al posto di Dio sia subentrato l'uomo, la sociologia invece della Teologia, il mondo che oscura il Cielo, la prassi o pastorale al posto della Verità. Si ha fastidio della Dottrina o insegnamento, come dice l'Apostolo. Cosa fare? Proclamare sempre la verità cattolica liberi da ogni paura. La liturgia è annuncio e celebrazione della Verità, in quanto solo Dio è il Signore e non l'uomo o il potere. Quando i cristiani si radunano per la liturgia, specialmente la domenica, compiono il più grande atto 'politico', perché affermano la signoria di Dio sulla storia e sul mondo. Questa è la coscienza a cui la Chiesa deve educare in permanenza i suoi fedeli. Questa è la fede che salva dal peccato, dal maligno che costantemente insidia l'umanità. I cristiani devono resistere senza timori e prendere le distanze da quanti seminano confusione e dubbio.
  18. Padre celeste, ti ringrazio per questo tempo di Natale, in cui celebriamo il mistero del Verbo che si è fatto carne. Aiutami perché, come il vecchio Simeone, in silenzio possa ascoltare la tua parola e accoglierla nel mio cuore. Il tuo Spirito scenda su di me e mi guidi perché io possa compiere la tua volontà, fino a che Cristo sia del tutto presente in me. Amen
  19. O santi Innocenti, primizie della Cattolica Chiesa, che continuamente lodate e contemplate il Divino Immacolato Agnello, e sempre cantate nuovi cantici dinanzi al trono dell’Altissimo, ottenetemi vi prego una #vita innocente, una #contrizione perfetta,e un #dolore immenso dei miei peccati,e una retta e pura #intenzione in tutti i miei pensieri,parole ed opere,acciò mi conservi nella grazia di Dio, e sia poi vostro #compagno in quella gloria immortale, che vi siete acquistata con lo spargimento del vostro sangue innocente. url[1] Così sia.
  20. Claudio C.

    Santo Natale

    Auguri di Santo Natale per i lettori del Blog http://www.scuolaecclesiamater.org/ Nel Santo Giorno di Natale non possiamo dimenticare il Festeggiato, la vera Luce del Mondo, che nessuno può fermare, nonostante i suoi nemici. L’augurio del nostro Blog è, quindi, di ricordare che il Natale è questo ricordo. Tutto il resto, benché scintillante, distrae l’attenzione dal vero Protagonista, il Signore Gesù. D’altro canto, come nota il prof. Massimo Viglione in un suo post, «Tre Natali della nostra fede, della nostra civiltà, della nostra storia. - Natale dell'anno 800: in San Pietro, un Re conquistatore e profondamente cristiano, in ginocchio davanti al Vicario di Cristo, come i Re Magi si inginocchiarono a Cristo, viene incoronato Imperatore: nasce simbolicamente la Res Publica Christiana, la nostra società, la più grande civiltà mai esistita; - Natale 1223: a Greccio, un umile frate di nome Francesco, tutto ricolmo di amore per Cristo, "inventa" il presepe: segnando da quel momento la storia stessa di tutte le chiese e le famiglie cattoliche; - Natale 1914: nel momento tragico del più grande massacro della storia umana, preparato e voluto al fine della distruzione della società nata simbolicamente nel Natale dell'anno 800, i soldati del fronte franco-tedesco, spontaneamente, escono dalle trincee per vivere un momento di fratellanza in nome del Santo Natale. Nei giorni in cui il Natale è divenuto coca-cola, rossetto e lingerie, nei giorni in cui gli stessi preti della "neo-chiesa" bestemmiano il presepe o lo buttano nell'immondizia per far posto alla nuova "religione" del migrante mondialista, nei giorni del... "Buone feste"... ricordare questi tre meravigliosi istanti della nostra civiltà è senz'altro opera utile. Il Natale è solo la festa della venuta al mondo della Luce del Mondo, della Salvezza, della Speranza. Dal Natale è nata la nostra civiltà, siamo nati noi» (Fonte: Facebook, 24.12.2018). Il nostro augurio non è “scomodo”. Oggi, ma anche ieri, gli auguri scomodi erano quanto di più conformista e radical-chic ci potesse essere, impregnati com’erano di sentimentalismo buonista, mondialista, ecc., distraendo dal vero Protagonista ed allontanando l’attenzione dal Mistero che si compì in quell’oscura cittadina della Giudea, Betlemme, il cui nome, in ebraico, Beit Leḥem, è “Casa del Pane” ed, in arabo, Bayt Laḥm, “Casa della Carne”. Pane e Carne, ecco racchiuso nel nome di quel luogo tutto il Mistero, che si compì e che avrà il suo culmine nel Sacrificio del Calvario: il Figlio di Dio si fa Carne e Pane (nell’Eucaristia) per noi. Questo i cristiani, estatici, devono contemplare e per il quale devono rendere gloria a Dio, come gli angeli, che portarono l’annuncio ai pastori in veglia al loro gregge: Gloria in excelsis Deo! Per questo, il nostro augurio a tutti i frequentatori e lettori del Blog non può che essere quello evangelico, che pone al centro di tutto non l’uomo, ma il Verbo. In principio erat Verbum, et Verbum erat apud Deum, et Deus erat Verbum. […] Erat lux vera, quæ illuminat omnem hominem venientem in hunc mundum. In mundo erat, et mundus per ipsum factus est, et mundus eum non cognovit. In propria venit, et sui eum non receperunt. […] Et Verbum caro factum est, et habitavit in nobis : et vidimus gloriam ejus, gloriam quasi unigeniti a Patre plenum gratiæ et veritatis. (Joan. 1, 1. 9-11. 14) Auguri di Santo Natale nel Signore!!!
  21. Venerdì 26 ottobre – ROMA. Prima giornata del VII Pellegrinaggio Internazionale del Populus Summorum Pontificum, secondo il seguente programma: dalle h. 10(registrazione dei partecipanti a partire dalle h. 9,30), all’Institutum Patristicum Augustinianum, in via Paolo VI, 25: Incontri Populus Summorum Pontificum, su invito di Paix Liturgique, della Federazione Internazionale Una Voce e di Juventutem. Quota di partecipazione: 15 euro, pranzo leggero incluso; alle h. 18, presso la chiesa della SS. Trinità dei Pellegrini, in piazza della Trinità dei Pellegrini, 1: S. Messa di apertura del pellegrinaggio. Sabato 27 ottobre – ROMA. Seconda giornata del VII Pellegrinaggio Internazionale del Populus Summorum Pontificum, secondo il seguente programma: alle h. 9,30, presso la Basilica di San Lorenzo in Damaso, in piazza della Cancelleria, 1: Adorazione Eucaristica (confessioni); a seguire (h. 10,30😞 Processionesolenne verso la Basilica di S. Pietro, presieduta da Mons. Czeslaw Kozon, Vescovo di Copenaghen; alle h. 12,00, presso la Basilica di S. Pietro in Vaticano (Altare della Cattedra): Solenne S. Messa Pontificale, celebrata da Mons. Czeslaw Rozon; alle h. 14, presso l’Hotel Palazzo Cesi, in via della Conciliazione, 51: Buffet per il Clero (è necessario iscriversi); h. 18, presso la chiesa della SS. Trinità dei Pellegrini, in piazza della Trinità dei Pellegrini, 1: Primi Vespri della Festa di Cristo Re. Domenica 28 ottobre – ROMA. Terza ed ultima giornata del VII Pellegrinaggio Internazionale del Populus Summorum Pontificum, secondo il seguente programma: alle h. 9,30, presso la chiesa dei SS. Nomi di Gesù e Maria, in via del Corso, 45: S. Messa della festa di Cristo Re per i pellegrini che desiderano partecipare all’Angelus in piazza S. Pietro; alle h. 11, presso la chiesa della SS. Trinità dei Pellegrini, in piazza della Trinità dei Pellegrini, 1: S. Messa Pontificale della Festa di Cristo Re, celebrata da Mons. Czeslaw Kozon, Vescovo di Copenaghen.
  22. Version 1.0.0

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    cccxxxx
  23. fino al
    E' previsto per il prossimo venerdì 15 Dicembre 2017 a Bari, ore 17.30, presso la Aula Magna dell'Istituto di Teologia Ecumenica in Piazza Bisanzio e Rainaldo 15 in Bari, adiacente la Cattedrale, Cosa imparare dalla messa degli orientali. Tavola rotonda sul libro di Nicola Bux, "Tra Cielo e Terra, la mistica della liturgia orientale", con prefazione di Mons. Cyril Vasil' sj. Con i professori Antonio Calisi, P. Ciro Capotosto OP, Michele Loconsole.
  24. Version 1.0.0

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    TESTO della conferenza tenuta da Mons. Nicola Bux a Cornate d’Adda (MB) martedì 10 ottobre 2017. La conferenza fa parte di un ciclo dal titolo “Alla ricerca della liturgia perduta” organizzate dal Centro culturale Benedetto XVI di Cornate d’Adda. Durante la conferenza Mons. Bux ha presentato il proprio libro “Come andare a Messa e non perdere la Fede”.
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