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CATECHISMO DELLA DOTTRINA CRISTIANA; DELL'ORAZIONE; Capo II; 5. Della quarta petizione: "Dacci oggi il nostro pane quotidiano"


Valerio

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Chiediamo a Dio ciò che ci è necessario in ciascun giorno per l'anima e il corpo.
Per l'anima domandiamo a Dio il sostentamento della vita spirituale: cioè preghiamo il Signore che ci doni la sua grazia, di cui abbiamo continuamente bisogno.
La vita dell'anima di nutrisce specialmente col cibo della divina parola e col Santissimo Sacramento dell'altare.
Per il nostro corpo domandiamo ciò che è necessario al sostentamento della vita temporale.
Diciamo "dacci oggi il nostro pane", e non piuttosto "dacci oggi il pane", per escludere ogni desiderio della roba d'altri; perciò preghiamo il Signore che ci aiuti nei guadagni giusti e leciti, affinché ci procuriamo il vitto con le nostre fatiche, senza furti ed inganni.
Diciamo "dacci" invece di "dammi", per rammentarci che, siccome le sostanze ci vengono da Dio, così se Egli ce ne dà in abbondanza, lo fa a questo fine che ne dispensiamo il superfluo ai poveri.
Aggiungiamo "quotidiano", perché dobbiamo desiderare quello che ci è necessario alla vita, e non l'abbondanza dei cibi e dei beni della terra.
La parola "oggi" significa che non dobbiamo essere troppo solleciti dell'avvenire, ma domandare quello che ci è necessario al presente.

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