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SAN GERARDO MAIELLA; La paziente carità nella prova


Valerio

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San Gerardo Maiella (1726-1755) nacque da un'umile famiglia di Muro Lucano. Fin da ragazzino aveva ardentemente desiderato entrare nell'Ordine dei Redentoristi, ma ebbe molte difficoltà, perché non disponeva di dote. Quando infine ce la fece la sua gioia fu immensa. Accadde, però, dopo qualche tempo, che si trovò a dover affrontare la più grande prova della sua vita. Una certa Nerea Caggiano lo calunniò presso i suoi (di San Gerardo) superiori, accusandolo di avere una morbosa relazione lussuriosa con una certa Nicoletta Cappucci. Lo stesso Sant'Alfonso Maria de' Liguori, fondatore della congregazione, lo convocò per dargli modo di difendersi, ma egli rimase in silenzio.
Venne, dunque, pesantemente punito con l'interdizione dell'abito religioso (per il quale tanto aveva faticato) e della Comunione.
Alla fine la calunnia fu ritrattata e sant'Alfonso gli domandò il motivo per cui non si fosse discolpato. San Gerardo rispose limpidamente: “Come avrei potuto farlo se la regola proibisce di scusarsi e vuole che si soffra in silenzio qualunque mortificazione?”

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