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Ettore Gotti Tedeschi: DIALOGO TRA UN FILOSOFO e UN ECONOMISTA CON CONCLUSIONE DI UN SACERDOTE [riflettendo sulle opportunità e rischi della rivoluzione transumanista]


SEM IPC

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Filosofo:  Caro economista, le propongo di riflettere su cosa è oggi antropologia, cioè la scienza che studia l’uomo fisicamente, moralmente , socialmente, culturalmente.  Mi domando cosa sia  o cosa stia diventando e cosà sarà domani , considerando che ormai mi pare stia dimostrando di essere  “antimetafisica “ visto che analizza l’uomo e persino  la sua coscienza prescindendo dal fatto che abbia o no un anima. Oggi antropologia potrebbe esser ridefinita “post-antropologia”  seguendo il post-umanesimo , pertanto. E che fa l’economista per soddisfare i bisogni di  un’uomo che non ha un anima ?

Economista:  Caro filosofo, fino a ieri pensavo effettivamente  che per fare buona economia fosse sufficiente conoscere come soddisfare i bisogni dell’uomo, supponendo di sapere cosa è l’uomo.  Ma effettivamente oggi mi chiedo quali siano o  stiano diventando i bisogni dell’uomo e chi lo decida .Ovviamente decidendo anche come soddisfarli.  Ma lei pone un tema che mi mette in difficoltà, perché prima  dei bisogni  lei chiede chi sia oggi l’uomo . Ed implicitamente si chiede  quale sia  la sua libertà che gli viene concessa , se gli si riconosce o no libero arbitrio, se gli si concede di esprimere la sua volontà. Io speravo che questa risposta potesse darla il filosofo, ma riconosco che i filosofi  son  troppo impegnati  a mettere la religione contro la scienza per aver tempo per pensarci. Io temo che, nel contesto transumanista, all’uomo sia negato il libero arbitrio perché soggettivo e non razionalizzabile secondo i nuovi imperativi “scientifici”.  Pertanto non gli si riconosce ( più )  libertà , perché con la libertà che gli è stato concesso di esercitare  negli ultimi tempi , ha provocato disastri, crisi  irreparabili.  In sintesi, per la gnosi filosofica dominante oggi, è il libero arbitrio che è responsabile dei problemi che stiam cercando di risolvere . Perciò il libero arbitrio, soggettivo e irrazionale, va sostituito con  una adeguata forma di determinismo scientifico-tecnologico, che è invece razionale, farà il bene dell’uomo e della intera umanità e  dell’ambiente, riequilibrando  così i disastri fatti dall’uomo, influenzato  ancora oggi dal concetto di “sacro”, da  religioni- superstizioni , non scientifiche .

Filosofo: si direbbe curiosamente che  l’uomo di oggi si ama e si odia, rifiuta il trascendente, ma  neppure intende l’immanente. Si relativizza confrontandosi con l’animale,  de-gerarchizza il suo ruolo nella natura, nel Creato, e si sente responsabile degli effetti dei cicli naturali ambientali, si considera scienziato ma non sa analizzare le cause limitandosi agli effetti. E per gestirli inventa utopie e gli economisti diventano utopisti.  Dovrebbe esser pertanto compito dell’economista spiegare  la differenza, oggi, tra scienza, scientismo e tecnologia . Invece lasciate che lo si  intenda grazie a  qualche trasmissione televisiva tipo quella di Piero Angela .  Questa è la fine del pensiero umano voluto dal Creatore. O no ?

Economista:  è estremamente difficile  oggi per una creatura umana saper esercitare la propria volontà e libertà, i mezzi per condizionarla sono infiniti e l’economia  è certo la prima,  perché fa prendere  paura , paura di perdere ciò che sia ha, se non si obbedisce.  Oggi viviamo in una “infrastruttura”  da cui non si può uscire, è una infrastruttura tecnologica ( digitale ), economica (lavoro),  sanitaria e  sociale,  dove l’esercizio della libertà umana è limitato, ma ancora non totalmente cancellato. E’ limitato perché  non abbiam coraggio, non siamo consapevoli, abbiam paura e soprattutto manchiamo di guida, di maestri.  Faccio un esempio, questa tecnologia che  sembra  condizionarci così tanto l’abbiamo inventata noi, il nostro genio, come possiamo  pensare  che non  possa esser  gestita da qualcuno  e di non poterla pertanto  noi stessi contro-gestire?  La tecnologia non è altro che la  nostra applicazione pratica ( secondo convenienza e capacità)  di criteri scientifici che son spiegati dalla logica della  Creazione . E’ assolutamente vero che l’idea di questo nuovo capitalismo inclusivo e sostenibile , che non è altro che l’ultimo Reset, è un modo per aggirare la soluzione vera ai problemi  ed è certo orientato a decostruire l’essere umano  al fine di imporre  una forma di post-antropologia cancellando così il valore dell’uomo.  E’ l’eterno “non serviam” … stavolta condito con Intelligenza Artificiale. Ma scusi, filosofo, ma l’Autorità Morale perché non si sente più intervenire? Come mai si occupa solo di economia, confondendo  però cause con effetti ?

Sacerdote . Scusate se intervengo. Vedete caro filosofo e caro economista, l’uomo di questo secolo ha una solo vero bisogno da soddisfare ed è ciò che da senso alla vita, ma non sa come soddisfarlo perché nessuno più glielo insegna o lo stimola a cercarlo.  E ciò è anche colpa di noi sacerdoti, mia, ma non della Santa Chiesa di Cristo.  E’ vero che la metafisica è ignorata, è vero che il libero arbitrio è negato e la libertà limitata, è vero che viviamo in una “infrastruttura” che ci impone comportamenti.  Ma riflettete, la supposta razionalità tecnico-scientifica del post e transumanesimo  porta  di fatto solo  a non contar su Dio .

Ma come si fa a fare i conti se non si sa contare su chi realmente ”conta” ? Cerchiamo di esser realisti, ma soprannaturalmente realisti . Nessun umano ci può togliere  quello che è divino, solo chi ha creato una creatura può modificarla perché solo lui la conosce.

Però è vero, dobbiamo reagire. Dobbiamo smettere la scelta del silenzio vile e colpevole di fronte a ciò che avviene. Questa è l‘ora del fare, dell’agire, dell’insegnare che l’utopia transumanista, che  ha più di 400 anni di storia,  oggi crede di poter affermarsi solo grazie alla Intelligenza Artificiale.  Appunto,  “artificiale”,  cioè contrapposta a ciò che è naturale.  L’artificiale è  realizzato  dalla creatura, il naturale è realizzato  dal Creatore. Amici , torniamo a fare  ed insegnare .Secondo l’esempio e insegnamento di Cristo. Ciò che è l’artificiale e algoritmico nel transumanesimo  deve farci  ridere, è  solo l’ultima utopia, da non sottovalutare naturalmente, ma  è solo una utopia.

Concepite piuttosto  una scuola per insegnare cosa sono le utopie che possono diventare eresie  ed insegnare le straordinarie e affascinanti Verità che si vuole  sembrino esser scientisticamente  impossibili .  

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