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SPIEGAZIONE DELLA SANTA MESSA NEL RITO TRADIZIONALE TRIDENTINO; PREPARAZIONE O MESSA DEI CATECUMENI (PARTE 4)


Valerio

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Il salmo 42: Judica me

2. Un sacrificio per amore del Padre e delle anime

"Nostro Signore ha dato la sua vita innanzitutto per amore del Padre, per ristabilire la gloria del Padre.
Si comprende bene che Nostro Signore sulla Croce è tutto orientato verso il Padre; si rivolge a Lui all'inizio della sua Passione; tutti i suoi sentimenti sono orientati verso il Padre. Senza dubbio, dona il suo Sangue per redimerci, per la Redenzione dai peccati del mondo, ma ogni suo pensiero è orientato verso l'immenso amore che ha per il Padre.
Vuol fare la volontà del Padre, ristabilire la gloria di suo Padre.
Mai creatura ha potuto cantare le lodi del Padre come il suo proprio Figlio, il Figlio incarnato. Evidentemente, nessuna creatura potrà mai fare altrettanto.
Per avere un'idea di ciò che pensava Nostro Signore Gesù Cristo quando era sulla Croce, non potremmo forse mettergli sulle labbra le parole della grande preghiera che pronunciò prima di andare al Cenacolo per la santa Cena e prima di salire sulla Croce?
Quest'ammirevole preghiera racchiude le più belle parole che Nostro Signore Gesù Cristo abbia mai pronunciato: "Padre, glorificami della gloria che avevo in Te prima che il mondo fosse" (Gv. 17,5). Questa frase ci pone in un'atmosfera celeste, completamente divina, dell'eternità di Dio stesso. Nessun uomo quaggiù, nemmeno la Santa Vergine, ha potuto pronunciare simili parole. Esse erano riservate all'Uomo-Dio, a Dio. Nostro Signore chiede, dunque, a suo Padre di glorificarlo di nuovo e, attraverso ciò, glorifica suo Padre. E mentre chiede di essere glorificato, Nostro Signore non può non chinarsi sugli uomini.
Sulla Croce, quando dice: "Tutto è compiuto" (Gv. 19,30), ripete la frase che ha pronunciato prima della sua Passione: "Ho compiuto l'opera che mi hai dato" (Gv. 17,12). Ho custodito le anime che mi hai affidato: gli Apostoli, i discepoli, i fedeli che mi hanno seguito e tutti quelli che hanno creduto nella missione che mi hai dato e che ho compiuto. Tutti questi, li ho custoditi e chiedo che un giorno anche tu li glorifichi (Cfr. "Padre, voglio che anche quelli che mi hai dato, siano con me dove sono io, perché contemplino la mia gloria"): "Che essi siano una sola cosa con noi" (Gv. 17, 22-23).
"Li ho scelti dal mondo" (Gv. 15,19), dice Nostro Signore, "...ma non sono del mondo, come io non sono del mondo" (Gv. 17,14), e "Io non prego per il mondo" (Gv. 17,9).
Nostro Signore pronuncia tutte queste parole in ragione di coloro che rifiutano di credere nella sua divinità e che si oppongono a Lui. Nostro Signore chiede al Buon Dio di custodire i suoi fedeli, di proteggerli dal mondo: "Preservali dal male", affinché siano fedeli con la loro perseveranza alla scelta che Egli ha fatto di loro.
Tutto ciò è molto grave e misterioso. "Tutto è compiuto".
Queste ultime parole, Nostro Signore le pronuncia mentre è sulla Croce e le rivolge al Padre suo ripensando a tutta l'opera che aveva compiuto nel corso degli anni trascorsi sulla terra."

Modificato da Valerio

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