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SPIEGAZIONE DEL CATECHISMO; PRIME NOZIONI DI DOTTRINA CRISTIANA; 9. Dio sa tutto?


Valerio

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Dio sa tutto, anche i nostri pensieri: Egli è l'Onnisciente.

Gesù Cristo lesse nei cuori degli scribi che mormoravano contro di Lui, perché aveva dichiarato perdonati i peccati del paralitico che gli avevano presentato. E per dimostrare che Egli come Dio aveva il potere di perdonare i peccati, all'istante guarì l'infermo (cfr. Mt 9, 1-7).

Il bambino nei primi mesi della sua vita non sa nulla. Poi, a poco a poco, acquista cognizioni sempre nuove, e forse, fatto adulto, sarà ammirato per la vasta scienza, ma anche allora ignorerà molte cose, e più crescerà la scienza e più l'orizzonte di ciò che ignora si allargherà. Socrate era stato definito l'uomo più sapiente della Grecia, e confessava di conoscere una cosa sola: che non sapeva nulla. Dove si può trovare un saggio che sappia quanti sono i capelli del nostro capo, le gocce dell'oceano, le stelle del firmamento?
Dio solo conosce tutte le cose, perché è "onnisciente". Se ignorasse anche una sola cosa, non sarebbe perfettamente sapiente e non sarebbe Dio, perché Dio deve possedere tutte le perfezioni e ciascuna in sommo grado.

Egli è infatti infinito nell'intelletto e in tutte le perfezioni, per cui Lui solo può conoscere perfettamente Se Stesso. Nessuno conosce il Figlio tranne il Padre, e nessuno conosce il Padre tranne il Figlio (Mt 11, 27).
Egli conosce anche i nostri pensieri e desideri più intimi. Non possiamo, infatti, né pensare né volere la minima cosa senza il concorso divino.
Gesù Cristo predisse la sua Passione, Morte e Resurrezione, la distruzione di Gerusalemme, le persecuzioni contro i suoi discepoli e la Chiesa...Tutto si è avverato e si avvera.
Dio conosce non solo tutte le cose future che saranno realmente, ma anche quelle puramente possibili e che non esisteranno mai. Egli sa, ad esempio, che un bambino che muore nella culla, se diventasse adulto commetterebbe molte colpe.
Egli conosce tutto ciò che farebbero gl'infiniti esseri possibili che non esisteranno mai, perché tutto farebbero conforme alla previsione della sua scienza e con il concorso della sua potenza.

Esempio:
Santa Teresa d'Avila descrive una sua visione dell'onniscienza di Dio: "La divinità è come un diamante di una trasparenza sovranamente limpida e assai più grande del mondo. Ciascuna delle nostre azioni si vede in questo diamante, perché nulla può esistere fuori dell'immensità che contiene in sé ogni cosa".

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