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CATECHISMO DELLA DOTTRINA CRISTIANA; Parte IV; CAPO II; 2. Dell'effetto principale dei sacramenti, che è la Grazia.


Valerio

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La grazia di Dio è un dono interno, soprannaturale, che ci vien dato senza alcun merito nostro, ma per i meriti di Gesù Cristo in ordine alla vita eterna.
La grazia si distingue in grazia santificante, che si chiama anche abituale, e in grazia attuale.
La grazia santificante è un dono soprannaturale inerente alla nostra anima, che ci rende giusti, figli adottivi di Dio ed eredi del Paradiso.
La grazia santificante è di due tipi: grazia prima e grazia seconda. La grazia prima è quella per cui l'uomo passa dallo stato di peccato mortale allo stato di giustizia. La grazia seconda è un accrescimento della grazia prima.
La grazia attuale è un dono soprannaturale, che illumina la nostra mente e muove e conforta la nostra volontà, affinché noi operiamo il bene e ci asteniamo dal male. E' possibile che l'uomo opponga resistenza alla grazia di Dio, perché essa non distrugge il nostro libero arbitrio.
Senza il soccorso della grazia di Dio, tuttavia, con le sole nostre forze, noi non possiamo fare alcuna cosa che ci giovi per la vita eterna.
La grazia ci viene comunicata da Dio principalmente per mezzo dei santi sacramenti. I sacramenti, oltre la grazia santificante, conferiscono anche la grazia sacramentale.
La grazia sacramentale consiste nel diritto che si acquista ricevendo un sacramento qualunque, di aver a tempo opportuno le grazie attuali necessarie per adempiere gli obblighi che derivano dal sacramento ricevuto. Così noi quando fummo battezzati, ricevemmo il diritto di avere le grazie per vivere cristianamente. I sacramenti danno sempre la grazia, purché si ricevano con le necessarie disposizioni.
La virtù di conferire la grazia l'ha data ai sacramenti Gesù Cristo con la sua passione e morte.
I sacramenti che conferiscono la prima grazia santificante, che ci rende amici di Dio, sono due: il Battesimo e la Penitenza.
Questi due sacramenti, cioè il Battesimo e la Penitenza, si chiamano perciò sacramenti dei morti, perché sono istituiti principalmente per ridare alle anime morte per il peccato la vita della grazia. I sacramenti che accrescono la grazia in chi la possiede, sono gli altri cinque, cioè la Cresima, l'Eucaristia, l'Estrema Unzione, l'Ordine Sacro ed il Matrimonio, i quali conferiscono la grazia seconda. Questi cinque sacramenti, cioè la Cresima, l'Eucaristia, l'Estrema Unzione, l'Ordine Sacro ed il Matrimonio si chiamano sacramenti dei vivi, perché quelli che li ricevono, devono essere senza peccato mortale, cioè già vivi alla grazia santificante. Chi riceve uno dei sacramenti dei vivi, sapendo di non essere in grazia di Dio, commette un grave sacrilegio. I sacramenti più necessari per salvarci sono due: il Battesimo e la Penitenza: il Battesimo è necessario a tutti, e la Penitenza è necessaria a tutti quelli che hanno peccato mortalmente dopo il Battesimo.
Il più grande di tutti i sacramenti è quello della Eucaristia, perché contiene non solo la grazia, ma anche Gesù Cristo, autore della grazia e dei sacramenti.

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