DELL'ASCENSIONE DEL SIGNORE
Nella festa dell'ascensione di celebra il giorno glorioso, in cui Gesù Cristo, in presenza dei suoi discepoli, salì per virtù propria al cielo, quaranta giorni dopo la sua risurrezione.
Egli è salito al cielo:
1. per prendere possesso dell'eterno regno conquistato colla sua morte;
2. per prepararci il nostro luogo, e servirci da mediatore ed avvocato presso il Padre;
3. per mandare lo Spirito Santo a' suoi Apostoli.
Nel giorno dell'Ascensione non entrò in cielo Gesù Cristo solo, ma vi entrarono seco le anime degli antichi Padri, che aveva liberate dal limbo.
Gesù Cristo in cielo siede alla destra di Dio Padre; cioè come Dio è uguale al Padre nella gloria, e come uomo è innalzato sopra gli Angeli e tutti i Santi, e fatto Signore di tutte le cose.
Per celebrare degnamente la festa dell'Ascensione dobbiamo fare tre cose:
1. adorare Gesù Cristo nel cielo come nostro mediatore ed avvocato;
2. distaccare intieramente il nostro cuore da questo mondo, come da un luogo d'esilio, e aspirare unicamente al Paradiso, come alla nostra vera patria;
3. risolvere d'imitare Gesù Cristo nell'umiltà, nella mortificazione e ne' patimenti, per aver parte alla sua gloria.
Dalla festa dell'Ascensione sino alla Pentecoste i fedeli devono, ad esempio degli Apostoli, prepararsi a ricevere lo Spirito Santo col ritiro, col raccoglimento interno, e con perseverante e fervorosa orazione.
Nella festa dell'Ascensione, letto il vangelo della Messa solenne, si estingue e poscia si leva il cero pasquale per rappresentare la dipartita di Cristo dagli Apostoli.
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