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CATECHISMO DELLA DOTTRINA CRISTIANA; Parte terza; CAPO IV; 3. Del secondo precetto della Chiesa: "Digiunare i giorni comandati"


Valerio

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Il secondo precetto della Chiesa, con le parole: Digiunare i giorni comandati, ci ordina di osservare il digiuno e l'astinenza dalle carni il Mercoledì delle Ceneri ed il Venerdì Santo, la sola astinenza dalle carni tutti gli altri venerdì dell'anno, in particolare in quelli di Quaresima.
Il digiuno consiste nel fare un solo pasto al giorno ed un po' di refezione alla sera per chi svolge attività faticose nella giornata. L'obbligo del digiuno, oltre all'astinenza dalle carni, è per chi ha compiuto i 21 anni e non ha ancora superato i 60, naturalmente ne sono esclusi i malati e tutti coloro che ne sono dispensati o scusati da legittimo impedimento.
Il digiuno serve a meglio disporci all'orazione, a fare penitenza dei peccati commessi e preservarci dal commetterne dei nuovi.
Quelli che non hanno l'obbligo del digiuno non sono affatto esenti dalla mortificazione, perché siamo tutti obbligati a fare penitenza.
La Quaresima è stata istituita proprio per imitare in qualche modo il rigoroso digiuno di quaranta giorni che Gesù Cristo fece nel deserto, e per prepararci col mezzo della penitenza a celebrare santamente la Pasqua.
La Chiesa ha voluto che ci asteniamo dal mangiar carne di venerdì acciocché facciamo penitenza in ogni settimana, in onore della Passione di Nostro Signore Gesù Cristo.

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