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DELLA CONDIZIONE DI COLORO CHE SI TROVANO FUORI DALLA VERA CHIESA E DELLE LORO POSSIBILITA' DI SALVEZZA


Valerio

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Unica via di salvezza sono la fede nelle verità rivelate da Dio, l'osservanza della legge divina coll'aiuto indispensabile dei mezzi di grazia, senza i quali non è possibile né credere né osservare la legge di Dio per tutta la vita.
Chi è fuori della vera Chiesa non ha i mezzi necessari per professare la fede ed osservare la legge divina; non ha la via o guida sicura nella fede e nella pratica cristiana; non ha i mezzi di grazia (sacramenti, preghiera sociale) necessari. E' abbandonato a se stesso ed alle sue passioni e ben presto sarà travolto e sommerso nella marea del peccato, della corruzione e dell'incredulità, per cui si danna.
E', pertanto, responsabilità fondamentale di ogni cristiano cattolico, e non solo dei ministri consacrati, fare apostolato ed offrire a tutti la propria testimonianza, dando la possibilità ai non credenti ed a coloro che si trovano all'esterno della Chiesa Cattolica, di conoscere e percorrere l'unica reale, sicura e piena via di salvezza.

La Chiesa ha un corpo formato dal Capo e dalle varie membra unite al Capo mediante il carattere battesimale; ha inoltre un'anima, che è lo Spirito Santo, che vivifica le membra con la grazia e la carità. Per salvarsi è necessario morire in grazia di Dio; perciò per entrare in cielo occorre essere uniti almeno all'anima della Chiesa, mediante la grazia.
1) E' unito al corpo e all'anima della Chiesa, e quindi si salva, colui che è battezzato e muore in grazia di Dio;
2) E' unito al corpo e non all'anima della Chiesa, e quindi non si salva, chi è battezzato e muore in peccato mortale senza pentimento;
3) E' unito all'anima e non al corpo della Chiesa, e quindi si può salvare, chi è senza battesimo, ma muore perdonato dei suoi peccati per il dolore perfetto con cui li ha detestati;
4) Non è unito né al corpo né all'anima della Chiesa, e quindi non si salva, chi non è battezzato, vive in peccato e muore senza il dolore perfetto.

Non si può salvare chi è fuori della Chiesa per propria colpa, cioè chi sa che soltanto nella Chiesa vi è possibilità di salvezza, trascura di entrarvi o ritornarvi, e muore in peccato senza l'amore di carità o il dolore perfetto.
Si salva, invece, colui che è fuori della Chiesa senza propria colpa, o perché non la conosce o, pur conoscendola, non sa che bisogna farne parte, ma vive bene, o almeno, prima di morire, si pente dei suoi peccati col dolore perfetto.

E' consolante la certezza che chi è fuori della Chiesa senza propria colpa e vive bene si salva.
In Paradiso quante sorprese avremo, incontrandovi pagani, ebrei e tanti che credevamo fuori della Chiesa e irrimediabilmente perduti.

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