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CATECHISMO DELLA DOTTRINA CRISTIANA; Parte IV; CAPO II; 3. - Rito del Battesimo e disposizioni di chi lo riceve adulto

Si dà il Battesimo versando dell'acqua sul capo del battezzando, e se non si può sul capo, su qualche altra parte principale del corpo, e dicendo nello stesso tempo: Io ti battezzo nel nome del Padre e del Figliuolo e dello Spirito Santo. Se uno versasse l'acqua, e un altro proferisse le parole, la persona non resterebbe battezzata; ma è necessario che sia la stessa persona che versi l'acqua e pronunci le parole.Quando si dubita se la persona sia morta, si deve battezzarla sotto condizione, dice

Valerio

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SULLA SANTA VEGLIA PASQUALE

La liturgia della notte di Pasqua era anticamente una delle più importanti dell'anno.Nel pomeriggio del sabato santo l'assemblea cristiana era convocata a San Giovanni in Laterano per l'ultimo scrutinio dei catecumeni. Poi, la sera, cominciava la Vigilia o Veglia Pasquale che terminava all'alba con i battesimi solenni: immersi e sepolti con Cristo nelle acque battesimali, i neofiti nascevano alla vita della Grazia nel momento stesso in cui il Salvatore uscì trionfante dalla tomba all'aurora del

Valerio

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IL CREDO; Capo IV; Del Terzo Articolo: "Il quale fu concepito di Spirito Santo; nacque da Maria Vergine"

Il Figliuolo di Dio ha preso un corpo e un'anima, come abbiamo noi, nel seno purissimo di Maria Vergine per opera dello Spirito Santo, ed è nato da questa Vergine.A formare il corpo e a creare l'anima di Gesù Cristo concorsero tutte le tre Persone divine. Si dice solo: "fu concepito di Spirito Santo", perché l'incarnazione del Figliuolo di Dio è opera di bontà e di amore, e le opere di bontà e di amore si attribuiscono allo Spirito Santo.Il Figlio di Dio si fece uomo, senza cessare di esser Dio,

Valerio

Valerio

CATECHISMO DELLA DOTTRINA CRISTIANA; Parte quarta; CAPO II: "Del Battesimo"; 1. Natura ed effetti del Battesimo

Il Battesimo è il sacramento pel quale rinasciamo alla grazia di Dio e diventiamo cristiani. Il sacramento del Battesimo conferisce la prima grazia santificante per la quale si cancella il peccato originale, ed anche l'attuale se vi è; rimette tutta la pena per essi dovuta; imprime il carattere di cristiani; ci fa figliuoli di Dio, membri della Chiesa ed eredi del paradiso, e ci rende capaci di ricevere gli altri sacramenti. La materia del Battesimo è l'acqua naturale che si versa sul

Valerio

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CATECHISMO DELLA DOTTRINA CRISTIANA; Parte IV; CAPO VI Della Penitenza; 7. Del modo di confessarsi

E' opportuno inginocchiarsi ai piedi del confessore e dire: "Beneditemi, padre, perché ho peccato", dopo di che ci si inchina a ricevere la benedizione e si fa il segno della croce. Si dice, dunque: "Mi confesso a Dio onnipotente, alla beata Vergine Maria, a tutti i Santi, ed a voi, padre mio spirituale, perché ho peccato". Poi: "Mi sono confessato nel tal tempo; per grazia di Dio ho ricevuto l'assoluzione, ho fatto la penitenza, e sono andato alla Comunione". Quindi si fa l'accusa dei peccati.U

Valerio

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CATECHISMO DELLA DOTTRINA CRISTIANA; CAPO III; Dell'"Ave Maria"

Dopo il Pater, diciamo la salutazione angelica, cioè l'Ave Maria, per mezzo della quale ricorriamo alla santissima Vergine.L'Ave Maria si chiama salutazione angelica perché comincia col saluto che fece a Maria Vergine l'arcangelo Gabriele.Le parole dell'Ave Maria parte sono dell'arcangelo Gabriele, parte di santa Elisabetta e parte della Chiesa.Le parole dell'arcangelo Gabriele sono: "Dio ti salvi, piena di grazia; il Signore è teco"; egli le disse quando andò ad annunciarle da parte di Dio il m

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Valerio

IL CREDO; Capo XII; Dell'undicesimo articolo: "La risurrezione della carne"

L'undicesimo articolo del Credo c'insegna che tutti gli uomini risusciteranno, ripigliando ogni anima il corpo che ebbe in questa vita. La risurrezione dei morti avverrà per virtù di Dio onnipotente, a cui nulla è impossibile; avverrà alla fine del mondo, e allora seguirà il giudizio universale. Dio vuole la risurrezione dei corpi, perché, avendo l'anima operato il bene o il male unita al corpo, sia ancora insieme con esso premiata o punita. Vi sarà grandissima differenza tra i corpi degli elett

Valerio

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CATECHISMO DELLA DOTTRINA CRISTIANA; Parte terza; CAPO II; DEI COMANDAMENTI CHE RIGUARDANO DIO; 1. Del primo comandamento

In principio dei comandamenti si dice: "Io sono il Signore Iddio tuo", perché conosciamo che Dio, essendo il nostro Creatore e Signore, può comandare quello che vuole, e noi, sue creature, siamo tenuti ad obbedirgli.Con le parole del primo comandamento: "Non avrai altro Dio avanti di me", Iddio ci ordina di riconoscere, di adorare, di amare e servire Lui solo, come nostro supremo Signore. Il primo comandamento si adempie coll'esercizio del culto interno ed esterno.Il culto interno è l'onore che

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CATECHISMO DELLA DOTTRINA CRISTIANA; Parte terza; CAPO II; 3. Del terzo comandamento: "Ricordati di santificare le feste"

Il terzo comandamento ci ordina di onorare Dio con opere di culto nei giorni di festa, ovvero le domeniche ed altre festività stabilite dalla Chiesa.La domenica è festa da santificare, perché in tal giorno Gesù Cristo nostro signore risuscitò.Per offrire a Dio il culto dovuto, ci viene comandato di assistere devotamente al santo sacrificio della Messa.Un buon cristiano santifica le festività: 1° coll'istruirsi sulla dottrina cristiana, con il prender parte alle prediche ed ai divini uffici; 2° c

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Valerio

CATECHISMO DELLA DOTTRINA CRISTIANA; PARTE IV: DEI SACRAMENTI; CAPO IX: "Del Matrimonio"; 1. Natura del sacramento del Matrimonio

Il Matrimonio e un sacramento, istituito da nostro Signore Gesù Cristo, che stabilisce una santa ed indissolubile unione tra l'uomo e la donna, e dà loro la grazia di amarsi l'un l'altro santamente e di allevare cristianamente i figli. Il Matrimonio fu istituito da Dio stesso nel paradiso terrestre, e nel nuovo Testamento fu elevato da Gesù Cristo alla dignità di sacramento. Il sacramento del Matrimonio significa, in modo speciale, l'indissolubile unione di Gesù Cristo con la santa Chiesa sua

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DEI RITI DEL TRIDUO PASQUALE

Nel giovedì santo si celebra l'istituzione del SS. Sacramento dell'Eucarestia e dell'Ordine Sacro.Nel venerdì santo si ricorda la passione e morte del Salvatore, per questo è giorno di digiuno ed astinenza.Nel sabato santo si onorano la sepoltura di Gesù Cristo e la sua discesa al limbo e dopo il segno del Gloria si comincia ad onorare la sua gloriosa risurrezione.Per vivere il Sacro Triduo Pasquale secondo la mente della Chiesa dobbiamo fare tre cose:1. unire al digiuno un maggior raccoglimento

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DELL'ASCENSIONE DEL SIGNORE

Nella festa dell'ascensione di celebra il giorno glorioso, in cui Gesù Cristo, in presenza dei suoi discepoli, salì per virtù propria al cielo, quaranta giorni dopo la sua risurrezione. Egli è salito al cielo: 1. per prendere possesso dell'eterno regno conquistato colla sua morte; 2. per prepararci il nostro luogo, e servirci da mediatore ed avvocato presso il Padre; 3. per mandare lo Spirito Santo a' suoi Apostoli. Nel giorno dell'Ascensione non entrò in cielo Gesù Cristo solo, ma vi en

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CATECHISMO DELLA DOTTRINA CRISTIANA; PARTE SECONDA; CAPO IV; Dell'invocazione dei Santi

E' cosa utilissima pregare i Santi, e deve farsi da ogni cristiano. Dobbiamo pregare particolarmente i nostri Angeli Custodi, S. Giuseppe Patrono della Chiesa, i santi Apostoli, i Santi di cui portiamo il nome, e i Santi Protettori della diocesi e della parrocchia.Tra le preghiere che facciamo a Dio e quelle che facciamo ai Santi passa questa differenza, che Dio lo preghiamo affinché, come autore delle grazie, ci dia i beni e ci liberi dai mali, e i Santi li preghiamo perché, come avvocati press

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Valerio

CATECHISMO DELLA DOTTRINA CRISTIANA; CAPO IV; 1. Dei precetti della Chiesa in genere

Oltre ai comandamenti di Dio noi dobbiamo osservare i precetti della Chiesa, perché Gesù Cristo stesso lo comanda e perché tali precetti aiutano ad osservare i comandamenti di Dio.Tale obbligo comincia generalmente dall'uso di ragione.Il trasgredire avvertitamente un precetto della Chiesa in materia grave è peccato mortale.Da un precetto della Chiesa può dispensare solamente il Papa e chi da lui ne ha ricevute le facoltà.I precetti della Chiesa sono cinque:1. Udire la Messa tutte le domeniche e

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Valerio

CATECHISMO DELLA DOTTRINA CRISTIANA; PARTE V: "DELLE VIRTÙ PRINCIPALI E DI ALTRE COSE NECESSARIE A SAPERSI DAL CRISTIANO"; CAPO IV. DELLE OPERE DI MISERICORDIA

Le opere buone delle quali ci sarà domandato conto particolare nel giorno del Giudizio sono le opere di misericordia, quelle con cui si soccorre ai bisogni corporali o spirituali del nostro prossimo. Le opere di misericordia corporali sono: 1. Dar da mangiare agli affamati. 2. Dar da bere agli assetati. 3. Vestire gl'ignudi. 4. Alloggiare i pellegrini. 5. Visitare gli infermi. 6. Visitare i carcerati. 7. Seppellire i morti.

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Valerio in DOTTRINA CRISTIANA

IL CREDO; Capo X; Del Nono Articolo: "Credo la Santa Chiesa Cattolica, la Comunione dei Santi"; Parte 5: "Della comunione dei Santi"

Nella Chiesa, per l'intima unione che esiste tra tutti i suoi membri, sono comuni i beni spirituali, sia interni che esterni, che le appartengono. I beni comuni interni sono: la grazia che si riceve nei sacramenti, la fede, la speranza, la carità, i meriti infiniti di Gesù Cristo, i meriti sovrabbondanti della Vergine e dei Santi, e il frutto di tutte le opere buone che in essa Chiesa si fanno. I beni esterni comuni nella Chiesa sono: i sacramenti, il sacrificio della Santa Messa, le pubbliche p

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CATECHISMO DELLA DOTTRINA CRISTIANA; DELL'ORAZIONE; Capo II; 3. Della seconda petizione: "Venga il Tuo Regno"

Per REGNO DI DIO intendiamo un triplice regno spirituale; il regno di Dio in noi, ossia il regno della grazia; il regno di Dio in terra, cioè la santa Chiesa Cattolica; e il regno di Dio nei cieli, ovvero il Paradiso. In ordine alla grazia noi chiediamo che Dio regni in noi con la sua grazia santificante per la quale Egli si compiace di risiedere in noi come re nella sua reggia; e di tenerci uniti a Lui con le virtù della fede, della speranza e della carità per le quali regna sul nostro intell

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CATECHESI MENSILE SUL CREDO E LE VERITA' DA CREDERE SECONDO LA CHIESA CATTOLICA.

Catechesi mensile sul Credo e le Verità in cui credere, che don Nicola Bux ha tenuto nella Chiesa di San Giuseppe in Bari utilizzando come testo guida il "Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica". http://www.vatican.va/…/documents/archive_2005_compendium-c… In particolare in questa sessione si ascolta l'insegnamento dal punto 94 al punto 110. 94. «Concepito per opera dello Spirito Santo... »: che cosa significa quest'espressione? 484-486 Significa che la Vergine

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Valerio

SPIEGAZIONE DEL CATECHISMO; PRIME NOZIONI DI DOTTRINA CRISTIANA; 6. Dio ha corpo come noi?

Dio non ha corpo come noi, ma è purissimo spirito. Alla donna samaritana, che aveva un'idea grossolana di Dio, Gesù disse: Dio è spirito, e coloro che lo adorano devono adorarlo in spirito e verità (Gv 4,25). Dio non ha corpo come noi. Ogni corpo può misurarsi, perché composto da parti con determinate estensioni in lunghezza, larghezza e profondità o spessore. Dio, invece, non è composto da parti, perché è semplicissimo, ed è infinito nell'essere e nelle perfezioni. Egli quindi non ha

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Valerio in DOTTRINA CRISTIANA

CATECHISMO DELLA DOTTRINA CRISTIANA; DELL'ORAZIONE; Capo II; Dell'orazione domenicale in generale

L'orazione vocale più eccellente è quella che Gesù Cristo medesimo ci ha insegnato, cioè il Padre Nostro. E' la più eccellente perché l'ha composta e ce l'ha insegnata Gesù Cristo medesimo; perché contiene chiaramente in poche parole tutto quello che possiamo sperare da Dio ed è la regola ed il modello di tutte le altre orazioni. Il Padre nostro è anche la più efficace, perché è la più accetta a Dio, facendo noi orazione con le stesse parole che ci ha dettate il suo divin Figliuolo. Il Padre

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Valerio

MEDITAZIONE SUL VENERDI' SANTO

Il venerdì santo è un giorno di dolore, del più grande di tutti i dolori. Cristo muore. Il dominio della morte sull'uomo, conseguenza del peccato, non risparmia il capo dell'umanità, il Figlio di Dio fatto uomo. Ma, come tutti i cristiani sanno, la morte che Gesù ha diviso con noi e che fu per Lui così atroce, rispondeva ai disegni di Dio per la salvezza del mondo. Imposta dal Padre al Figlio suo, fu da questi accettata per la nostra redenzione. La Croce di Cristo diventa in quel moment

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CATECHISMO DELLA DOTTRINA CRISTIANA; DELL'ORAZIONE; Capo II; 8. Della settima petizione: "Ma liberaci dal male"

Chiediamo a Dio che ci liberi dai mali passati, presenti e futuri, e specialmente dal sommo male che è il peccato e dall'eterna dannazione, che ne è la pena.Diciamo: "liberaci dal male" e non "dai mali", perché non dobbiamo desiderare di andare esenti da tutti i mali di questa vita, ma solamente da quelli che non sono espedienti all'anima nostra, e perciò domandiamo la liberazione dal male in genere, cioè da tutto ciò che Dio vede essere per noi male.E' lecito domandare la liberazione da qualche

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IL CREDO; Capo XI; Del decimo articolo: "La remissione dei peccati"

Il decimo articolo del Credo c'insegna che Nostro Signore Gesù Cristo ha lasciato alla sua Chiesa la potestà di rimettere i peccati. La Chiesa può rimettere tutti i peccati per quanto siano molti e gravi, perché Gesù Cristo le ha dato piena potestà di sciogliere e legare.Coloro che nella Chiesa esercitano la potestà di rimettere i peccati sono in primo luogo il Papa, il quale solo possiede la pienezza di tale potestà; poi i Vescovo, e, sotto la dipendenza dei Vescovi, i sacerdoti.La Chiesa rimet

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CATECHISMO DELLA DOTTRINA CRISTIANA; Parte terza; CAPO IV; 5. Del quarto precetto della Chiesa: "Pagar le decime dovute alla Chiesa"; 6. Del quinto precetto della Chiesa: "Non celebrare le nozze nei tempi proibiti".

Il quarto precetto si osserva col pagare quelle offerte o prestazioni che sono state stabilite per riconoscere il supremo dominio che Iddio ha sopra tutte le cose, e per provvedere all'onesta sussistenza de' suoi ministri.Le decime si devono pagare di quelle cose e in quel modo che porta la consuetudine dei luoghi.Nel quinto precetto la Chiesa non vieta la celebrazione del sacramento del Matrimonio, ma soltanto la solennità delle nozze dalla prima domenica dell'Avvento sino all'Epifania, e dal p

Valerio

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CATECHISMO DELLA DOTTRINA CRISTIANA; DELL'ORAZIONE; Capo II; 6. Della quinta petizione: "E rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori"

Chiediamo a Dio che ci perdoni i nostri peccati, come noi perdoniamo ai nostri offensori. I nostri peccati si chiamano debiti perché per essi dobbiamo soddisfare alla divina giustizia o in questa vita o nell'altra. Quelli che non perdonano al prossimo non hanno nessuna ragione di sperare che Dio loro perdoni, tanto più che si condannano da se stessi, dicendo a Dio che perdoni loro come essi perdonano al prossimo.

Valerio

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