L'Eucaristia, oltre essere sacramento, è anche il sacrificio permanente della nuova legge, che Gesù Cristo lasciò alla sua Chiesa, da offrirsi a Dio per mano de' suoi sacerdoti. Il sacrificio, in generale, consiste nell' offerire una cosa sensibile a Dio, e distruggerla in qualche maniera per riconoscere il supremo dominio di lui sopra di noi e sopra tutte le cose. Questo sacrificio della nuova legge si chiama la santa Messa.La santa Messa è il sacrificio del Corpo e del Sangue di Gesù Cristo of
Per ascoltare bene e con frutto la santa Messa sono necessarie due cose:
1.la modestia della persona;
2. la divozione del cuore.
La modestia della persona consiste in modo speciale nell'essere modestamente vestito; nell'osservare silenzio e raccoglimento, e nello stare in ginocchio nei momenti che lo richiedono, in particolare durante la Consacrazione e le preghiere ad essa associate.
Il miglior modo di praticare la divozione del cuore nell'ascoltare la santa Messa è il seguente
La Penitenza detta anche Confessione, è il sacramento istituito da Gesù Cristo per rimettere i peccati commessi dopo il Battesimo. A questo sacramento si dà il nome di Penitenza, perché ad ottenere il perdono dei peccati è necessario detestarli con pentimento, e perché chi ha commesso una colpa, deve sottoporsi alla pena che il sacerdote impone.Questo sacramento si chiama anche Confessione, perché ad ottenere il perdono dei peccati non basta detestarli, ma è necessario accusarli al sacerdote, ci
Il sacramento della Penitenza conferisce la grazia santificante con la quale sono rimessi i peccati mortali e anche i veniali che si sono confessati e dei quali si ha dolore; commuta la pena eterna nella temporale, della quale pure vien rimesso più o meno secondo le disposizioni; restituisce i meriti delle buone opere fatte prima di commettere il peccato mortale; dà all'anima aiuti opportuni per non ricadere nella colpa, e ridona la pace alla coscienza.
Il sacramento della Penitenza è necessar
L'esame di coscienza è una diligente ricerca dei peccati che si sono commessi, dopo l'ultima confessione ben fatta.L'esame di coscienza si esegue col richiamare diligentemente alla memoria, innanzi a Dio, tutti i peccati commessi, non mai confessati, in pensieri, parole, opere ed omissioni, contro i Comandamenti di Dio e della Chiesa, e gli obblighi del proprio stato. Dobbiamo esaminarci ancora sopra le abitudini cattive e sopra le occasioni del peccato. Nell'esame dobbiamo ricercare anche il nu
Il dolore dei peccati consiste in un dispiacere ed in una sincera detestazione dell'offesa fatta a Dio. Esso può essere di due tipi: perfetto, ossia di contrizione; imperfetto, ossia di attrizione. Il dolore perfetto è il dispiacere di avere offeso Dio, perché infinitamente buono e degno per se stesso di essere amato. Si chiama perfetto il dolore di contrizione per due ragioni:
1. perché riguarda esclusivamente la bontà di Dio, e non il nostro vantaggio o danno;
2. perché ci fa subito
Il proponimento consiste in una volontà risoluta di non commettere mai più il peccato e di usare tutti i mezzi necessari per fuggirlo. Per essere buono, il proponimento deve avere principalmente tre condizioni: essere assoluto, universale ed efficace.Assoluto vuol dire che non deve avere alcuna condizione di tempo, di luogo o di persona.Universale vuol dire che dobbiamo voler fuggire tutti i peccati mortali, tanto quelli già altre volte commessi, quanto altri che potremmo commettere.Efficace vuo
Dopo di esserci ben disposti coll'esame, col dolore e col proponimento, dobbiamo andare a fare al confessore l'accusa dei nostri peccati, per averne l'assoluzione. Siamo obbligati a confessarci di tutti i peccati mortali; è bene però confessare anche i veniali. Le condizioni principali che deve avere l'accusa dei peccati sono cinque: deve essere umile, intera, sincera, prudente e breve.
Umile vuol dire che il penitente deve accusarsi dinanzi al suo confessore, senza alterigia di animo o di par
E' opportuno inginocchiarsi ai piedi del confessore e dire: "Beneditemi, padre, perché ho peccato", dopo di che ci si inchina a ricevere la benedizione e si fa il segno della croce. Si dice, dunque: "Mi confesso a Dio onnipotente, alla beata Vergine Maria, a tutti i Santi, ed a voi, padre mio spirituale, perché ho peccato". Poi: "Mi sono confessato nel tal tempo; per grazia di Dio ho ricevuto l'assoluzione, ho fatto la penitenza, e sono andato alla Comunione". Quindi si fa l'accusa dei peccati.U
I confessori debbono dare l'assoluzione solamente a quelli che essi giudicano ben disposti a riceverla.
I confessori non solamente possono, ma debbono differire o negare l'assoluzione in certi casi, per non profanare il sacramento.
I penitenti che debbono ritenersi mal disposti sono questi principalmente:
1. coloro che non sanno i misteri principali della fede o trascurano d'imparare le altre cose della Dottrina cristiana, che sono obbligati a sapere secondo il loro stato;
2. color
Il 1mo Gennaio la Chiesa, oltre alla Solennità di Maria Santissima Madre di Dio, celebra anche quella della Circoncisione di Nostro Signore. Questa festa è istituita per celebrare la memoria del sangue sparso da Gesù Cristo nei primi giorni della sua vita. La circoncisione, nella legge antica, era un rito istituito da Dio, per contrassegnare coloro che appartenevano al Suo popolo, distinguendoli dalle genti infedeli.
Gesù Cristo certamente non era soggetto alla legge della circoncisione, perch
Io credo in Dio Padre Onnipotente, Creatore del cielo e della terra, e in Gesù Cristo, suo unico Figliuolo, Nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morto e seppellito, discese all’inferno, il terzo giorno resuscitò da morte, salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente, di là ha da venire a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito Santo, la Santa Chiesa Cattolica, la Comunione dei Santi, la remi
La soddisfazione, che chiamasi anche penitenza sacramentale, è uno degli atti del penitente, col quale egli dà un qualche risarcimento alla giustizia di Dio per i peccati commessi, eseguendo quelle opere che il confessore gli impone.
Il penitente è obbligato ad accettare la penitenza ingiuntagli dal confessore, se può farla; e se non può farla, deve dirlo umilmente al confessore stesso, e domandarne un'altra.
Se il confessore non ha prescritto un tempo preciso per assolvere alla penitenza,
L'indulgenza è la remissione della pena temporale dovuta per i nostri peccati, già rimessi quanto alla colpa; remissione che la Chiesa accorda fuori del sacramento della Penitenza.
La Chiesa ha ricevuto la facoltà di dare le indulgenze dallo stesso Gesù Cristo. La Chiesa ci rimette la pena temporale per mezzo delle indulgenze, applicandoci le soddisfazioni sovrabbondanti di Gesti Cristo, di Maria SSma, e dei Santi, le quali formano ciò che dicesi il tesoro della Chiesa.
Il potere di conceder
Convegno dal titolo "Fonte e culmine della vita cristiana: Storia della Santa Eucaristia" che si è tenuto Sabato 18 Gennaio 2020 in un gremitissimo Auditorium "G. Tebaldi" a San Benedetto del Tronto, organizzato dal movimento mariano "Con la gioia nel cuore"Relatori: Mons. Nicola Bux - Don Federico Bortoli. Moderatore Andrea Carradori
https://youtu.be/XdC3DM-yaTM
L'Estrema Unzione detta pure Olio Santo, è il sacramento istituito per sollievo spirituale ed anche temporale degli infermi, in pericolo di morte.
Il sacramento dell' Estrema Unzione produce i seguenti effetti:
1. accresce la grazia santificante;
2. cancella i peccati veniali, e anche i mortali che l'infermo pentito non potesse più confessare;
3. toglie quella debolezza e languidezza per il bene, la quale rimane anche dopo di aver ottenuto il perdon
La Chiesa vuole farci rivivere gli ultimi giorni del Salvatore e i sentimenti che l'animavano all'approssimarsi delle Passione.
Isaia descrive in anticipo l'atteggiamento del Giusto che soffre e che si affida a Dio; sicuro del trionfo Egli si dà in potere dei suoi avversari per amore dei fratelli. Il Vangelo ci mostra Gesù a Betania durante un banchetto, sei giorni prima di Pasqua. Tutto annuncia la sua prossima fine: il gesto di Maria ci fa pensare alla sepoltura; i sentimenti di Giuda fanno
Durante queste due ultime settimane quaresimali, che termineranno con la Pasqua, la Chiesa si adopera a farci rivivere con lei le circostanze che hanno preparato ed accompagnato la morte del Salvatore.
Per la sua stretta connessione con il tempo pasquale, il tempo di Passione richiama già la nostra redenzione nel sangue di Cristo. Prima di applicare i frutti di grazia nella celebrazione della resurrezione del Salvatore, la Chiesa vuole farci seguire Cristo passo a passo nel duro combattimento
Come i quaranta giorni di digiuno dei Niniviti (Lettura), la nostra Quaresima continua in una confidenza assoluta nella misericordia divina; ma più che la nostra povera penitenza, è la Passione del Salvatore che ci dà speranza. Nessuno è escluso dalla Redenzione acquistata col Sangue di Cristo; Egli ha promesso la sua Grazia a tutti coloro che crederanno in Lui (Vangelo). Gesù parla del poco tempo che Gli rimane ancora da vivere. Per Lui sarà il ritorno al Padre, ma che cosa accadrà a coloro che
L'ostilità dei nemici di Gesù si manifesta più apertamente; l'agitazione cresce intorno a Lui, ma Egli aspetta "la sua ora". Sarà il trionfo apparente di Satana; in realtà, però, la sua sconfitta e il vero trionfo di Dio.
Daniele, liberato dalla fossa dei leoni, è figura di Cristo strappato alla tomba e alla morte; i Babilonesi avevano gridato: "Consegnaci Daniele!". E noi ascolteremo tra poco la folla gridare a Pilato: "Consegnaci Gesù!".
Ma Dio vigila e i suoi misericordiosi disegni di sal
Per descrivere i sentimenti di Cristo all'approssimarsi della sua Passione, la Chiesa si serve del Salterio. Sulle labbra del Salvatore, le parti salmodiche delle Messe di questa settimana sono particolarmente commoventi. Vi sono espressi il dolore e l'angoscia, ma ancor più la speranza ed il ringraziamento. Cristo, che ci porta tutti in Sé, forma una cosa sola con noi nella preghiera. Le dichiarazioni di Gesù sulla sua divinità saranno il motivo della sua condanna. L'esplicita affermazione, rip
Tutta la Messa di oggi è un'immensa invocazione alla misericordia divina e, nello stesso tempo, una affermazione piena di fiducia: l'invocazione sarà ascoltata.
Nell'antifona all'introito e nella Lettura, la Chiesa fa sua la preghiera del popolo di Israele che invocava non la giustizia, perché si sentiva colpevole e giustamente castigato per i propri peccati, ma la misericordia, ricordando la condizione privilegiata che Dio gli aveva elargito e l'amore che sempre gli aveva dimostrato. Nel Vang
Siamo al culmine del dramma: il Vangelo di oggi ricorda la seduta del Sinedrio in cui fu ufficialmente decretata la morte di Gesù; i suoi avversari, i gran sacerdoti e i farisei coglieranno la prima occasione per eseguire il loro piano.
Geremia nella lettura ed il salmista nelle parti salmodiche esprimono l'angoscia del giusto circondato da nemici accaniti, che cercano di farlo morire; ma la fiducia supera l'angoscia e la vittoria finale è sicura. Molti di questi testi si ripeteranno nella Set
La vigilia della domenica delle Palme, fino all'VIII secolo, non ebbe una Messa particolare.
Le parti salmodiche sono quelle della Messa del giorno precedente. La Lettura, che continua il testo di Geremia cominciato ieri, annuncia i castighi di Dio su coloro che tramano la morte del Giusto.
Queste terribili minacce sono rivolte ai cuori induriti ("non diamo retta a nessuna delle sue parole"), che volgono le spalle all'amore che redime.
Insieme alla promessa di salvezza per quelli che pongo