16 –"M'è accaduta un'avventura curiosa ultimamente con la piccina. Ho l'abitudine di andare alla Messa delle cinque e mezzo, nei primi giorni non osavo lasciarla, ma vedendo che non si svegliava mai, ho finito per decidermi. La metto nel letto mio, e accosto la culla in modo che lei non possa cadere. Un giorno dimentico di avvicinare la culla. Ritorno, la piccina non c'è più: nello stesso attimo odo uno strilletto, guardo, la vedo seduta sopra una seggiola accanto al letto, con la testina appogg
Il Divin Salvatore, vicino a morte, gettando gli ultimi sospiri, disse con forte voce e molte lacrime: Padre raccomando nelle vostre mani lo spirito mio! Fu l’ultima sua parola, con la quale l’amato Figlio diede la massima testimonianza del suo amore verso il Padre. Quando dunque ci manca tutto e le nostre angoscie sono estreme, non ci può mancare questa parola, questo sentimento, questa rinunzia assoluta dell’anima nostra fra le mani del nostro Salvatore.
San Francesco di Sales, Teot
Il cuore umano non ha un contorno perfetto e regolare ma ha una forma leggermente irregolare come se un piccolo pezzo mancasse di lato. Questo pezzo mancante, può benissimo simboleggiare quel pezzo che una lancia ha strappato dal Cuore di Cristo, dal Cuore Universale dell'Umanità sulla Croce, ma probabilmente rappresenta qualcosa di più.
Può benissimo rappresentare che quando Dio creò ogni cuore umano, Egli conservò un piccolo pezzo in Cielo nell'Eternità e inviò il resto nel mondo del T
S. Valentino, prete della Chiesa Romana; si era dedicato in modo particolare, assieme a S. Mario e alla propria famiglia, al servizio dei martiri imprigionati sotto l'imperatore Claudio II.
Valentino nacque a Interamna Nahars attuale Terni da una famiglia patrizia nel 176, fu poi convertito al cristianesimo e consacrato vescovo di Terni nel 197, a soli 21 anni.
Il suo zelo non poteva passare inosservato ai pagani. Fu cercato ed arrestato.
I soldati, dopo averlo malmenato,
da: dom Prosper Guéranger, L’anno liturgico. – II. Tempo Pasquale e dopo la Pentecoste
Quando lo ritennero opportuno, san Gioacchino e sant’Anna condussero la loro piccola bambina al Tempio e là, come ritengono parecchi santi, la consacrarono al Signore, che l’aveva loro concessa nella vecchiaia.
Da parte sua, Maria ratificò la consacrazione fatta dai genitori, la consacrazione già fatta nel momento della sua concezione immacolata e si donò senza riserve, volendo per tutta la vita esse