Articolo di Paolo Risso, pubblicato su "Il Settimanale di Padre Pio" nel novembre del 2016.
"La “dichiarazione dei diritti dell’uomo”, promulgata in base ai principi di “libertà, uguaglianza e fraternità” senza Dio e contro Dio, a Parigi il 26 luglio 1789, all’inizio della Rivoluzione francese, condusse subito alla proibizione di offrire a Dio i voti e alla soppressione degli Ordini religiosi. Secondo i rivoluzionari, non può essere libero chi si consacra a Dio con i voti – sicuramente vi è
"Siete disperati della situazione nella scuola dei vostri figli o volete contribuire a migliorare la situazione educativa nel nostro paese in generale?
Non lasciate le mani in tasca; ci sono delle congregazioni di suore legati al rito antico che hanno suore giovani e che potrebbero aprire nuove scuole elementari o un collegio femminile con un profilo chiaramente cattolico anche in Italia.
Chiedetele l’apertura di nuove scuole.
Aiutatele nella ricerca di strutture
Sappiamo che S. Francesco d'Assisi non volle diventare Sacerdote perché si riteneva troppo indegno di così eccelsa vocazione. Venerava i Sacerdoti con tale devozione da considerarli suoi "Signori", poiché in essi vedeva solamente "il Figlio di Dio"; in particolare venerava le mani dei Sacerdoti, che egli baciava sempre in ginocchio con grande devozione; e anzi baciava anche i piedi e le stesse orme dove era passato un Sacerdote.
Il S. Curato d'Ars diceva: "Si dà un gran valore agli oggetti che
3. Il martirio dell'anima
Questo martirio è il più doloroso di tutti. Viene direttamente da Dio e, apparentemente, senza un motivo e senza preavviso. Santa Teresina, durante tutta la sua vita religiosa si nutrì del pane amaro dell'aridità spirituale e della mancanza di consolazione nella preghiera quotidiana. "Per me è sempre notte, sempre tenebre, notte oscura. Nelle mie relazioni con Gesù, niente: Aridità! Sonno! Ma se Gesù vuole dormire, perché dovrei impedirglielo?". Santa Teresina trov
“La Messa è sempre Messa, si, ma… l’Efficacia cambia: questa proprio è insopportabile!” (satana)
Questo mi grida - dice un sacerdote esorcista - il Demonio (per sommi capi) ogni qualvolta costringo qualche “paziente” a venire con me alla S. Messa, ad assistere al Divin Sacrififcio così come tramandato nella Chiesa Cattolica Romana per secoli, così come lo hanno celebrato migliaia di Santi, in modo Tradizionale, secondo il rito di San Pio V (Giovanni XXIII).
Noto veramente un efficacia maggio
"Il disprezzo dei comandamenti di Dio significa empietà e l’empietà conduce alla dannazione eterna di molte anime. Nel suo messaggio in Fatima la Madre di Dio ha indicato i peccati contro la castità e il disprezzo per la santità del matrimonio come la causa più frequente della dannazione eterna delle anime. La Vergine Maria diceva a Santa Giacinta che “i peccati che portano più anime all’inferno sono i peccati della carne e che saranno introdotte certe mode che molto offenderanno Nostro Signore.
Tra i tantissimi venerabili santi che si sono succeduti nei secoli, ve n'è uno che purtroppo, sovente, è trascurato o sottovalutato, eppure, dopo la Madonna è assolutamente il più grande. Si tratta di San Giuseppe, al quale l'Eterno Padre affidò il suo Figliuolo diletto, lo Spirito Santo la sua purissima Sposa, e Maria Vergine tutti i tesori della sua Verginità. Tali doni supremi egli ha sempre custodito e curato con incomparabile rettitudine e virtù.
Il suo cuore era un braciere ardent
La grande Santa Caterina da Siena, mistica e Dottore della Chiesa, Patrona d'Italia e Compatrona d'Europa, teologa e maestra di spiritualità, nel "Dialogo della divina Provvidenza", in cui raccoglie gli insegnamenti ricevuti da Gesù stesso, riporta le parole che Egli le disse riguardo al peccato impuro contro natura ed a coloro che lo praticano: «Non solo essi hanno quell’immondezza e fragilità, alla quale siete inclinati per la vostra fragile natura (benché la ragione, quando lo vuole il libero
"Un giorno a Roma andò a confessarsi da San Filippo Neri una donna molto pia, ma facile alla maldicenza e perfino alla calunnia. Il santo ascoltò pazientemente la penitente, poi le disse:"Come penitenza, prenderai una gallina, percorrerai le vie principali di Roma, strappandole lentamente le piume, che getterai al vento. Poi ritorna da me" La donna ubbidì. Al suo ritorno il santo aggiunse:"La penitenza non è ancora finita. Ora devi rifare le strade percorse e raccogliere tutte le piume che hai s
Tommaso da Celano, nella "Vita Prima", così scrive: Nel tredicesimo anno dalla sua conversione, partì per la Siria, e mentre infuriavano aspre battaglie tra cristiani e pagani, preso con sé un compagno, non esitò a presentarsi al cospetto del Sultano (Melek-el-Kamel). Chi potrebbe descrivere la sicurezza e il coraggio con cui gli stava davanti e gli parlava, e la decisione e l’eloquenza con cui rispondeva a quelli che ingiuriavano la legge cristiana? Prima di giungere al Sultano, i suoi sicari l
La Messa non è un banchetto, un convito, un'assemblea o un ritrovo festoso, non è un momento di allegria, di svago o intrattenimento. Essa è realmente e sostanzialmente lo stesso Sacrificio della Croce di Nostro Signore Gesù Cristo, che si rinnova incruentemente, ma sostanzialmente, riofferto da Cristo Stesso al Padre, per mezzo del sacerdote, per la nostra salvezza e donato a noi nel Suo Corpo e nel Suo Sangue per la vita eterna.
L'Eucarestia è stato il centro di tutta la vita di Padre Pio, d
Il beato Carlo d'Asburgo è stato l'ultimo imperatore d'Austria e governante dell'Impero Austro-Ungarico, ma è stato anche ed in particolare un padre di famiglia ed un marito amorevole e leale per sua moglie Zita. Sono stati sposati per undici anni prima della morte prematura di lui nel 1922, e hanno avuto otto figli. Nonostante le difficoltà del governo durante la Prima guerra mondiale, Carlo non ha mai dimenticato l’importanza del suo matrimonio, offrendo ai figli e ai suoi sottomessi un modell
Più tardi il Vangelo, parlando della vita di Gesù fra Maria e Giuseppe a Nazareth, la descriverà con queste sole parole: “Ed era loro sottomesso. E la madre custodiva nel suo cuore tutte queste cose, e Gesù cresceva; in sapienza, in età e in grazia davanti a Dio e davanti agli uomini” (Lc 2,51.52). Per quanto breve sia in questo caso il testo sacro, esso scopre tuttavia al nostro sguardo una luminosa visione d’ordine e di pace, nell’autorità, nella sottomissione, nella dipendenza e nei mutui rap
Il più importante dovere di ogni persona è compiere fedelmente i doveri del proprio stato di vita, e generalmente ciò comporta molte sofferenze. Santa Teresina era una religiosa, e quindi prediligeva quelle sofferenze che erano legate alla perfetta fedeltà interiore ed esteriore alla sua Regola. Osservava i voti con una delicatezza ed una precisione che poteva ben essere chiamata eroica.
Il grado con cui osservava il voto di povertà avrebbe conquistato l'ammirazione di san Francesco d'Assisi,
Santa Brigida nacque nel giugno del 1303, a Uppsala, nel castello di Finsta. Era figlia di Birgen Persson, governatore della regione dell'Upplan, e di Ingeborga, anch'ella di nobile famiglia.
All'età di 12 anni, dopo la scomparsa di sua madre, fu mandata dalla zia Caterina Bengtsdotter per completare la sua educazione. In quel periodo ebbe un intenso colloquio mistico con Nostro Signore Gesù, durante il quale, vedendone le piaghe, gli domandò: “O mio caro Signore, chi ti ha ridotto così?”, le
La Madre di Dio rivelò a Santa Brigida che, chiunque reciti sette "Ave Maria" al giorno meditando sui
suoi dolori e sulle sue lacrime e diffonda questa devozione, godrà dei seguenti benefici:
La pace in famiglia.
L’illuminazione circa i misteri divini.
L'accoglimento e la soddisfazione di tutte le richieste purché siano secondo la volontà di Dio e per la
salvezza della sua anima.
La gioia eterna in Gesù e in Maria.
PRIMO DOLORE: La rivelazione di Simeone
Simeone li benediss
Il martirio del corpo
Santa Teresina, nella preghiera, aveva chiesto di soffrire le pene del martirio, e fu esaudita. Le sue sofferenze fisiche furono, anzi, più di un martirio.
Soffrì molto anche durante la sua infanzia, ma fu soprattutto verso la fine della sua vita terrena che le sue pene si moltiplicarono. Le sue forze diminuirono; si trascinava, nel vero senso della parola, ai vari esercizi della Comunità, compiendo ogni dovere, anche il più faticoso ufficio liturgico della sera, seb
Nel corso della sua vita Santa Maria Maddalena de Pazzi (1566-1607), nata da una nobile famiglia fiorentina e divenuta carmelitana all'età di 16 anni, ha ricevuto numerose e lunghe estasi ed immense grazie come lo scambio del suo cuore con quello di Gesù, le stigmate invisibili e i colloqui con la Santissima Trinità. Nonostante tutto ha sempre continuato a svolgere con umiltà e zelo instancabile i suoi doveri di monaca, nella quotidianità, conducendo una vita nascosta di preghiera, abnegazione e
Il martirio del cuore
E' un martirio ancor più doloroso di quello del corpo.
Anche quando era bambina, Teresina aveva un immenso desiderio di amore e di affetto nel cuore: "Non ho un cuore insensibile - scrisse -; ma appunto perché lo so capace di soffrire molto, io bramo offrire a Gesù tutti i generi di patimenti che al mio cuore sia possibile sopportare". Quello che normalmente porta le persone a lamentarsi, per lei era, invece, fonte di gioia, perché, attraverso la sofferenza, aveva mo
Nella notte tra il 18 e il 19 luglio del 1830, mentre in Francia c'era grande timore per la possibilità di una nuova rivoluzione, a Parigi, in rue du Bac, nella cappella della Casa Madre della Compagnia delle Figlie della Carità, fondata San Vincenzo de Paoli nel 1633, Santa Caterina Labouré, allora ancora novizia, ricevette la prima apparizione della Beata Vergine Maria, rimanendo in colloquio con lei per più di due ore. Ad essa ne seguirono altre, di cui la più importante e nota avvenne il 27
Secondo la sua esperienza, la piccola Santa Teresa di Lisieux confessa che l'ultimo posto è il meno desiderato in una comunità. Tuttavia è sicuramente proprio lì che si trova Gesù. Per esprimere questo concetto ella prende l'immagine di un insignificante granello di sabbia su una grande spiaggia e dice alle sue novizie: «Soprattutto siamo piccole, così piccole che tutti possano calpestarci, senza neppure che noi mostriamo di sentirlo e soffrirne...» «Quale beatitudine essere nascosta così bene c
Nostro Signore Gesù e la sua Santissima Madre, attraverso le visioni e le rivelazioni private concesse a Santa Veronica Giuliani nelle sue estasi mistiche, ci mostrano quanto siano gravi e penose per il nostro divin Salvatore, le colpe commesse dai consacrati. Moltissimi sacerdoti, religiosi, religiose, confessori e sacri ministri, vanno purtroppo all'inferno per i loro abominevoli peccati. Essi commettono sacrilegi, profanazioni, consacrano il Corpo e il Sangue di Cristo trattandolo come se ne
Santa Teresina prediligeva le croci nascoste. "Conosco un'altra sorgente - scrisse - quella dove, dopo aver bevuto, si ha ancora sete, ma d'una sete che non tormenta, anzi al contrario, è piena di dolcezza, perché ha sempre di che soddisfarsi. Questa sorgente è la sofferenza conosciuta da Gesù solo!". Perciò cantava: "Quant'è soave il saper velare il dolore! Si, voglio patire e non dirlo, perché Gesù si consoli: che m'è gioia il vederLo sorridere quando il mio cuore è in esilio".
Riguardo alle
San Gerardo Maiella (1726-1755) nacque da un'umile famiglia di Muro Lucano. Fin da ragazzino aveva ardentemente desiderato entrare nell'Ordine dei Redentoristi, ma ebbe molte difficoltà, perché non disponeva di dote. Quando infine ce la fece la sua gioia fu immensa. Accadde, però, dopo qualche tempo, che si trovò a dover affrontare la più grande prova della sua vita. Una certa Nerea Caggiano lo calunniò presso i suoi (di San Gerardo) superiori, accusandolo di avere una morbosa relazione lussurio
Convinto del valore anche terapeutico dei Sacramenti, per l’influsso salutare che la grazia divina esercita sia sull’anima che sul corpo, san Giuseppe Moscati non mancava mai di raccomandare agli ammalati, nel congedarli, queste medicine essenziali: la Confessione e la Comunione.
Un giorno, ad un infermo di Amalfi, nel consegnargli la ricetta per la cura di una pericolosa infermità, diceva: “Tornando a casa in Amalfi, fermatevi a Valle di Pompei, confessatevi e comunicatevi: questa è la mia me